Catena Fiorello è stata ospite stamane del programma di Rai Due, I Fatti Vostri. La sorella di Rosario, Beppe e Anna si è raccontata parlando con Salvo Sottile: “Il mio nome? L’ho ereditato da mia nonna ma non mi chiamo Catena per questo ma per il santuario, per la devozione dei miei genitori alla Madonna. Nonna Catena non ci viziava come fanno le nonne, lei era pronta con il bastone in mano, li usavano solitamente gli anziani per camminare. Lei era sempre pronta con quello. Mio padre non voleva che ci toccasse ma appena si girava mio padre, lei dava bastonate ma non potevamo dirlo. Era una donna dura ma fantastica”.



E ancora: “Mio padre era un appuntato della guardia di finanza ma era anche un clown. In quegli anni c’era il mito del padre severo e tutto di un pezzo ma lui aveva capito che nella vita dovevi concederti anche il caos con i figli e la famiglia. Mio padre e mia madre hanno avuto una vita davvero complicata e difficile nell’infanzia, una condizione economica molto severa nel lavoro e lo dico con un eufemismo.



CATENA FIORELLO: “DA BIMBI I MIEI ERANO POVERISSIMI”

“Da bambini – ha proseguito Catena Fiorello – con grandi difficoltà non sono riusciti nemmeno ad andare a Messina per andare a trovare sua mamma. Mio zio Pippo lo dice ancora oggi che ha 92 anni che non aveva i soldi per andare a Messina”. E ancora: “Mio papà era una via di mezzo fra Clark Gable e Modugno. Mio padre diceva sempre che non gli interessava dei soldi ma di avere una bella famiglia”.

Sul Festival di Sanremo: “Stavo fino alle 2:30 a guardare loro poi continuavo a guardare la tv su Rai News, guardando anche le notizie su Sanremo”. In chiusura di intervista Catena Fiorello ha presentato il suo nuovo libro, Ciattuzzu: “Si chiama così perchè Ciatu è la forma più alta d’amore. Racconto la storia di un bimbo che perde la mamma a nove anni e lui poi sarà costretto a raggiungere il padre in Belgio, staccandosi dal suo paese”.