Cateno De Luca non è più il sindaco di Messina. A svelarlo, in un video pubblicato sui social, è lo stesso De Luca, che ha svelato di aver rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino di Messina proprio da dove da giorni porta avanti la sua protesta contro il Super Green pass richiesto ai siciliani per traghettare da Villa San Giovanni, in Calabria, a Messina. Le ultime proteste di tanti cittadini hanno infatti scatenato la polemica di De Luca e del presidente della Regione Nello Musumeci, pronti a far valere la continuità territoriale.
De Luca infatti da settimane lotta contro la norma che prevede l’obbligo del Super Green pass sui traghetti per l’attraversamento dello Stretto. La norma, secondo il sindaco uscente e anche il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, cozzerebbe con la continuità territoriale che deve essere garantita alle isole. A far esplodere il caso ci aveva pensato quanto accaduto al commercialista Fabio Messina, che doveva tornare a Palermo, e ai tanti siciliani che hanno ricevuto il no all’imbarco sui traghetti da Villa San Giovanni a Messina perché sprovvisti della certificazione verde rafforzata.
DE LUCA SI DIMETTE, PROTESTA O TROVATA?
De Luca, nonostante il via libera del Tribunale che si è pronunciato a favore dei pendolari, ha deciso di portare avanti la sua protesta: “Ho cercato di farmi sentire per le vie istituzionali ma non ho avuto risposte. Ci sono arrivate decine di telefonate di persone che per motivi di lavoro e salute dovrebbero passare ma non possono. Mi sento abbandonato dallo Stato, ma non voglio essere strumentalizzato da chi è contro il vaccino”.
Nei giorni scorsi, dopo la posizione vacillante di Nello Musumeci, De Luca aveva anche annunciato di volersi candidare alla presidenza della Regione siciliana. Diverse dunque le ipotesi, che solo De Luca potrà sciogliere dando una spiegazione “entro il prossimo 6 febbraio” della scelta presa. La nota di dimissioni è stata fermata alla rada San Francesco, dove De Luca sta comunque proseguendo la protesta portata avanti in questi giorni contro le decisioni, a suo dire sbagliate, del governo.