Torna allo scoperto il sindaco di Messina, Cateno De Luca. Da ieri il primo cittadino messinese si è schierato in prima linea per bloccare gli arrivi dal nord e dalle varie regioni d’Italia, verso la Sicilia. Stamane, in collegamento dal porto e dallo Stretto che separa la Sicilia dalla Calabria, ha parlato con i microfoni del programma di Canale 5, Mattino Cinque, raccontando gli ultimi arrivi in massa di ieri sera, automobilisti arrivati fino a Villa San Giovanni, la sponda calabrese: “Non è vero che erano tutte persone autorizzate, come ha detto il Viminale – le parole del primo cittadino di Messina – il 50 per cento erano irregolari”. De Luca spiega che i viaggiatori in “fuga” dal nord non intendono andarsene: “Non se ne vogliono andare – ha proseguito – li abbiamo dovuti assistere per la notte. E’ in atto un depistaggio di Stato – ha concluso furioso lo stesso sindaco – il Viminale ha accusato il presidente di regione Nello Musumeci di dire falsità, non è così, noi sindaci non veniamo ascoltati”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SINDACO DI MESSINA BLOCCA I TRAGHETTI, MUSUMECI: “NON SI PUÒ SBARCARE”

Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, è stato in collegamento stamane con Storie Italiane su Rai Uno, per parlare della situazione che si sta vivendo in regione a causa dei numerosi sbarchi degli ultimi giorni. “Il problema è che le vetture non dovrebbero nemmeno arrivare sulla sponda calabra – spiega il numero uno siciliano – dispiace ma sono cinque giorni che è vietato entrare in Sicilia: chi si mette in viaggio lo fa sapendo di trasgredire una norma. Prima la norma era nostra, poi della Calabria e poi del governo. Bisogna fare più controlli a Villa San Giovanni, altrimenti non avrebbero permesso a tutti quegli automobilisti di arrivare allo Stretto. Possono entrare solo operatori sanitari, forze dell’ordine, pendolari e persone che hanno motivi gravi, che vanno ovviamente dimostrati. Ho richiamato il ministro ad una maggiore attenzione sullo Stretto e ieri mattina sono stati posti i sistemi di vigilanza. Noi non sappiamo chi entra in Sicilia oggi. Non possiamo sapere se chi sbarca sia portatore del virus. Non possiamo consentire che migliaia di persone ogni giorni transitino dalla Calabria alla Sicilia”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CATENO DE LUCA, SINDACO DI MESSINA BLOCCA I TRAGHETTI

Il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, con un accorato intervento durante la diretta di Stasera Italia su Rete 4 (CLICCA PER VEDERE IL VIDEO) si è opposto alla possibilità degli sbarchi sullo stretto, bloccando il traghetto che avrebbe dovuto attraccare al porto alle ore 22.00. Dopo aver lanciato un appello alla cittadinanza e al mondo politico, il Sindaco De Luca si è opposto personalmente agli arrivi da fuori città a Messina: “Io mi metterò qua di fronte dove si aprirà il portellone del traghetto e non farò passar nessuno, che mi vengano ad arrestare. Non farò passare nessuno perché stanno violando le disposizioni nazionali e le ordinanze del Presidente della Regione che prevedono che chi arriva in Sicilia venga preventivamente registrato e autorizzato. Non solo, la disposizione di ieri del ministro Speranza che vieta i passaggi da un Comune all’altro rafforza ulteriormente questa situazione. Oggi abbiamo beccato una Renault 4 che è partita dalla Francia, ha attraversato l’Italia indisturbata, quindi è stata fermata nel salernitano ed è stata sanzionata. Nonostante questo ha continuato a scendere, ieri sera alle 22.20, allo stesso orario del traghetto che ora bloccheremo, ha attraversato lo Stretto e indisturbata è andata a finire ad Acitrezza, dove gli occupanti si sono ricongiunti con un altro gruppo di artisti di strada. Una Renault 4 scassata, piena di tutto e di più e oggi li hanno messi in quarantena perché con la Polizia Municipale li abbiamo seguiti. Come se non bastasse a quanto pare hanno pure violato la quarantena per fare acquisti in qualche supermercato.



“IL VIMINALE CI ACCUSA DI MENTIRE”

Cateno De Luca ha rivolto il suo appello direttamente al Viminale, indignato per il mancato rispetto delle norme e dei dubbi che da Roma hanno coinvolto il Presidente della Regione, Musumeci, e i sindaci siciliani: “E allora le norme si fanno per non essere applicate mentre la gente invece sta murata in casa e quando vede queste cose si indigna. Non è logico che noi continuiamo ad infettarci a causa di norme che sono sulla carta o semplicemente perché non si è fatto un database online dove si poteva prevedere la registrazione dei cosiddetti pendolari dello Stretto, persone che sono di Reggio Calabria ma lavorano a Messina. Sono circa 3000, si potevano registrare una volta per tutte dopodiché chi doveva entrare in Sicilia faceva una prenotazione 12 ore prima, si verificava l’effettivo stato di necessità previsto dalla norma e si consentiva come prevede già l’ordinanza del presidente Musumeci di entrare. La beffa è che questa sera il Viminale accusa il presidente Musumeci e i Sindaci come me di aver denunciato il falso: e allora dico al Ministero di venire qui a dire come si applicano queste norme, che mandino il Prefetto qui a dire chiaramente qual è la soluzione. Noi l’abbiamo trovata e tra poco farò l’ennesima ordinanza. Usciti dal porto è strada comunale e farò un’ordinanza per non fare passare più nessuno, visto che non solo non vengono fatte rispettare le norme ma veniamo anche accusati di essere dei mistificatori. Questo è depistaggio di Stato!”.