Cateno De Luca contro il Ministero dell’Interno. Il sindaco di Messina, dopo che già negli scorsi giorni aveva fatto una diretta video su Facebook per denunciare la fuga di 20 migranti dall’ex Caserma “Gasparro”, centro per l’accoglienza in quel di Bisconte, a seguito della segnalazione della Prefettura siciliana, e invitando le autorità competenti a portare i fuggiaschi in parlamento. Usando parole dure e un po’ sopra le righe , De Luca aveva intimato di voler prendere a “calci in c*o quelli che non sanno fare per bene il proprio mestiere”. E nelle ultime ore, con un nuovo video-messaggio rilanciato poi dal leader della Lega, Matteo Salvini, il primo cittadino della città portuale del nord della Sicilia si rivolge direttamente a Luciana Lamorgese: “Signora Ministra la dovrei mandare a f… Non lo faccio perché tanto oramai abbiamo questo processo per il delitto di lesa maestà” era esploso il sindaco contro la titolare del Viminale nella denuncia del fatto che alcuni migranti sono fuggiti dal centro che lui vuole chiudere.

CATENO DE LUCA VS LUCIANA LAMORGESE: “ALTRI MIGRANTI SCAPPATI, UN ‘VAFFA’ ISTITUZIONALE…”

Nei giorni scorsi, come è noto, 20 migranti erano fuggiti dalla struttura causando la protesta di molti residenti locali che avevano chiesto la chiusura del centro, garantita da De Luca “senza se e senza ma”. E nella clip succitata ha anche aggiunto, “Domani mattina signora Ministra la aspetto a Messina per il caffè”, scegliendo questa volta la più efficace arma dell’ironia e specificando che in questo caso il suo ‘vaffa’ era solamente istituzionale e che i migranti in fuga dovrebbero essere portati al più presto al Parlamento a Roma. Tra l’altro nelle ultime ore si è aperto un nuovo fronte per la Lamorgese dato che gli ex lavoratori del Cara di Mineo, la struttura che era stata chiusa per volere del suo predecessore al Viminale, le hanno scritto chiedendone la riapertura per poter consentire ai migranti positivi di effettuarvi la quarantena, dal momento che sarebbe un’alternativa più economica per lo Stato rispetto alle navi e che così si darebbe occupazione a “centinaia di persone espulse dal mercato del lavoro perché inutili”.