Caterina Abbattista e Roberto Obert sono gli altri due volti del caso Gloria Rosboch, la professoressa 49enne di Castellamonte (Torino) assassinata il 13 gennaio 2016. Il suo corpo senza vita fu ritrovato in una vasca di scolo a Rivara il 19 febbraio seguente e a ucciderla, materialmente, sarebbe stato il figlio di Caterina Abbattista, l’allora 22enne Gabriele Defilippi poi condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione per l’omicidio.
Gloria Rosboch sarebbe stata strangolata in macchina dopo aver subito una truffa dal ragazzo che, dietro falsa promessa di un futuro insieme in Costa Azzurra, le aveva sottratto una somma ingente: 187mila euro. Dopo essere stato denunciato dall’insegnante, Gabriele Defilippi l’avrebbe convinta a salire in auto con il pretesto di sistemare la situazione e restituirle il denaro. Un’altra menzogna, questa, sfociata nel drammatico epilogo con l’uccisione della donna.
Caterina Abbattista: chi è la madre di Gabriele Defilippi coinvolta nel caso Rosboch
Caterina Abbattista, operatrice sociosanitaria, fu coinvolta con il figlio Gabriele Defilippi nelle indagini sulla morte della prof 49enne Gloria Rosboch e inizialmente fu accusata di concorso in omicidio. Processata, fu assolta da quel reato e fu invece condannata a 12 mesi di carcere per aver partecipato alla truffa ai danni della stessa insegnante. La sentenza a suo carico fu emessa in via definitiva nel 2022.
Prima della conclusione della vicenda giudiziaria che la vide imputata di concorso in omicidio, Caterina Abbattista aveva ribadito la sua versione e avrebbe chiesto di essere “lasciata in pace”: “Io non ho fatto niente. Vi prego, adesso basta, abbiate pietà“, le sue parole riportate da La Sentinella del Canavese. Di diverso avviso i genitori di Gloria Rosboch, convinti che la donna fosse a conoscenza non solo della truffa, ma anche del delitto commesso dal figlio allora 22enne: “È una strega, una manipolatrice. Ma laddove non è riuscita a far affiorare la verità la giustizia fatta dagli uomini, ci riuscirà quella divina. Ne sono certa. E solo quel giorno, la mia povera Gloria troverà finalmente pace“, disse la mamma della vittima, Marisa Mores.
Roberto Obert: chi è il complice di Gabriele Defilippi nell’omicidio Rosboch
A portare gli investigatori sul luogo in cui era stato occultato il cadavere di Gloria Rosboch, il 19 febbraio 2016, fu l’allora 55enne Roberto Obert, amico e sedicente amante di Gabriele Defilippi. La sua confessione avrebbe chiuso il cerchio investigativo aprendo così al processo che li portò alla definitiva condanna per il delitto.
Secondo la verità processuale, a commettere l’omicidio di Gloria Rosboch fu proprio il giovane ex allievo che, il 13 gennaio dello stesso anno, l’avrebbe attirata in trappola con la complicità di Roberto Obert fingendo di volerle restituire il denaro che le aveva sottratto (ben 187mila euro). La donna fu strangolata in macchina. Gabriele Defilippi fu condannato in via definitiva a 30 gli anni di reclusione, ritenuto esecutore materiale dell’assassinio, 18 anni e 9 mesi per Roberto Obert.