Caterina Abbattista è stata assolta in Appello per l’accusa di concorso nell’omicidio di Gloria Rosboch. La Corte d’Assise ha stabilito pochi mesi fa che l’infermiera di Gassino non avrebbe mai partecipato al delitto. Anche se i genitori della vittima hanno sempre avuto una visione diversa di quanto è accaduto e di quanto avrebbe potuto fare la donna per evitare che Gloria finisse nelle mani dei suoi aguzzini. “Quella donna avrebbe potuto salvare Gloria, ma ha sempre mentito, Proprio come suo figlio“, hanno detto i Rosboch qualche tempo fa a La Sentinella del Canavese, “Aveva cercato di convincere mia figlia a ritirare la denuncia per truffa. Disse che le avrebbero restituito i soldi non appena fossero riusciti a vendere la casa di Castellamonte ed il resto li avrebbero dati un poco alla volta”. Un’accusa che corrisponde solo in parte a quanto dichiarato Efisia Rossignoli in aula: lei si è finta centralinista di una banca come complice della truffa da 187 mila euro ai danni di Gloria. Caterina, a suo dire, sapeva tutto. “Roberto [Obert, nda] e mio figlio mi hanno ingannata“, ha detto invece la Abbattista ai microfoni di Pomeriggio Cinque, “o ho avuto fiducia in loro perchè non puoi credere che tuo figlio possa fare del male ad una persona. Sarebbe stato meglio che fossi morta io”. L’infermiera ha sottolineato più volte di non aver mai saputo della truffa, ma di aver chiesto subito spiegazioni a Defilippi una volta giunta la lettera dell’avvocato dell’insegnante. “Ne parlai con lei [con Gloria, ndr]”, ha rivelato, “e mi rassicurò: ‘Stai tranquilla, è un progetto che abbiamo io e lui’. Ma io volevo che Gabriele la risarcisse”.

Caterina Abbattista, madre Giuseppe Defilippi: il suo sospetto

Quando Gloria Rosboch è scomparsa, Caterina Abbattista ha avuto il sospetto che il figlio Gabriele Defilippi e l’amante di quest’ultimo Roberto Obert, potessero sapere qualcosa. “Quella sera ho chiesto insistentemente a mio figlio e a Obert cosa avessero fatto“, ha dichiarato tempo fa a La Repubblica, “ma fui rassicurata proprio da Roberto sul fatto che Gabriele non c’entrasse nulla. Mi disse: ‘Cosa pensi di tuo figlio? Sei impazzita? Tuo figlio era con me!’. Io mi sono fidata: mai e poi mai avrei potuto immaginare che fossero capaci di una simile atrocità“. Eppure agli occhi degli inquirenti, la Abbattista è diventata subito sospettabile di aver partecipato al delitto oppure di aver persino istigato il figlio e Obert a commettere quell’atrocità. Oggi, domenica 17 maggio 2020, Caterina Abbattista sarà al centro della puntata di Un giorno in pretura. La seconda parte del caso Rosboch infatti riguarderà proprio l’infermiera e madre di Defilippi. “Non sono mai uscita dall’ospedale, l’ho sempre ripetuto e solo dopo 9 mesi gli accertamenti hanno dimostrato che ho sempre detto la verità”, ha detto all’epoca. Sapeva inoltre che Gabriele non si trovava con il fratellino Claudio al momento del delitto, anche se un primo momento avrebbe detto il contrario: “Mi aveva detto che aveva un impegno, mi sono preoccupata che mio figlio piccolo non stesse solo e l’ho affidato alla famiglia del mio compagno. Non ero assolutamente a conoscenza del progetto di Obert e Gabriele”.