Caterina Balivo, l’incontro con Guido Maria Brera e il matrimonio

Non solo conduttrice di successo, Caterina Balivo è anche la moglie di Guido Maria Brera, dirigente d’azienda e scrittore di successo. Un incontro che ha cambiato la vita di entrambi nato grazie allo zampino di Lamberto Sposini. A rivelarlo è stata proprio la conduttrice che, intervistata dal settimanale Oggi, ha raccontato: “ci siamo conosciuti grazie ad amiche comuni, ma non essendoci scambiati i numeri di telefono ci siamo persi. Lui conosceva Lamberto Sposini a cui ha chiesto il contatto e che mi ha consegnato una lettera”.



Non solo, sempre la Balivo ha detto: “Guido mi aveva fatto avere il libro I Diavoli accompagnato da una lettera molto bella. Ammetto che quello stile vintage mi ha molto colpito”. La coppia è felicemente sposata dal 2014 e dal loro amore sono nati due splendidi figli: Guido Alberto di 10 anni e Cora di 4 anni.



Caterina Balivo e l’amore con Guido Maria Brera: “stiamo insieme da 13 anni”

Un grande amore quello nato tra Caterina Balivo e il marito Guido Maria Brera. “Stiamo insieme da 13 anni. Sicuramente ha giocato molto l’età. Con lui sono diventata adulta e, per fortuna, sono cambiata. Prima andavo tutte le sere ai concerti, ora ne vedo uno ogni tanto. È una questione di maturità, data dalla responsabilità delle cose che devi fare il giorno dopo, con il senso del dovere che diventa preponderante. Il passare del tempo ti arricchisce in ogni circostanza” – ha detto la conduttrice che dalle pagine del settimanale Oggi ha raccontato il suo essere mamma.



“Sono una mamma imperfetta. Perché sono quella che si arrabatta nella chat delle mamme chiedendo quando vanno fatti i compiti, arranco sempre e arrivo all’ultimo minuto. Alle feste dei bambini non ci sono mai” – ha rivelato – “alla recita della scuola di mio figlio non sono potuta andare perché non spostano un intero piano di produzione per me. Ho dovuto implorare mia madre di prendere un aereo e andare al mio posto. Se c’è da fare un cappello di cartapesta chiedo a lei perché non ho tempo né voglia di farlo”.