Caterina Caselli si è sempre schierata dalla parte di Mia Martini e per questo ha scelto di attendere il momento giusto, prima di pubblicare l’inedito Fammi sentire bella. Un brano scritto da Angelo Valsiglio e Giancarlo Bigazzi e che verrà inserito in anteprima in Mia Martini, fammi sentire bella: il docu-film che Rai 3 trasmetterà nella sua prima serata di oggi, giovedì 27 febbraio 2020. “Non volevo che si mischiasse con operazioni commerciali”, ha detto la Caselli a La Repubblica, “Sono stata sempre dalla parte di Mimì“. Prima di raggiungere il grande pubblico, la cantante ha scelto giustamente di far ascoltare il brano alla sorella della celebre collega scomparsa, Loredana Bertè. “Si è commossa“, ha raccontato ancora, “credo che non sapesse di questa canzone”. E’ stata infatti Gianna Bigazzi a segnalare alla Caselli l’esistenza del brano, grazie a quel rapporto profondo che aveva creato con Mimì e che le ha permesso di dare nuova vita all’amica. “Nella voce aveva la dolcezza e il graffio“, ricorda la Caselli riguardo alla Martini, “come se accentuasse nello spartito certi passaggi. Quando sentii Minuetto dissi ‘Accidenti, ha un’estensione pazzesca, come fa?'”.



Caterina Caselli, un mito iniziato negli anni sessanta

Il mito di Caterina Caselli inizia negli anni sessanta e ancora oggi è considerata una delle signore della musica italiana. Lo dimostra il successo della sua partecipazione a Penso che un sogno così non ritorni mai più, il ciclo di spettacoli che ha preso vita lo scorso 12 febbraio al Teatro Duse di Bologna. Il successo della Caselli lo si deve a quella canzone, Nessuno mi può giudicare, che nel ’66 le permette di salire sul palco del Festival di Sanremo. Il merito è anche di Adriano Celentano, che sceglierà di rifiutare l’interpretazione. “Poi, per mia fortuna, Adriano scrisse Il ragazzo della via Gluck“, sottolinea la Caselli a Il Resto del Carlino, “così l’altra canzone rimase senza interprete. Gli autori mi dissero che avevano un pezzo forte, proprio per me, anche se sapevo che non era vero. Ma era un tango e non la sentivo mia“. La Caselli infatti mostra subito delle reticenze: non vuole cantare quel brano. Lei, appena 19enne, sente di avere un’altra strada da percorrere nel mondo della musica. Eppure sceglierà di fare una piccola esibizione con un gruppo di studenti, che si mostreranno entusiasti. Diventata poi per tutto lo Stivale come ‘Il caschetto d’oro’, la cantante diventerà popolare anche sul piccolo schermo. Condurrà con Giorgio Gaber il programma Diamoci del tu e sceglierà di invitare per la prima volta Francesco Guccini. “Nel tempo scoprii che è stato un caso”, continua la cantante, “quando cercai la prima volta di portare Guccini in televisione. Una sorta di vocazione e da lì ho capito che volevo fare da gradino per qualcun altro e fare quello che avrei voluto che gli altri avessero fatto per me”. La stessa situazione si ripeterà poi con Andrea Bocelli: subito dopo il loro primo incontro, la Caselli chiederà ad un compositore di creare una canzone “che avesse la possibilità di esprimere l’ampio registro vocale di Andrea: mi portò quella che ora è Il mare calmo della sera“. Ancora oggi ricordiamo il suo grandissimo talento nonostante si sia ritirata dalla carriera musicale da 14 anni. Di recente è stata interpretata da Tiziana Rivale in Tale e Quale Show.



Video, Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli

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