Caterina Caselli tra le protagoniste della puntata di oggi, mercoledì 19 agosto 2020, di Techetechetè, il programma di successo della Rai. La cantante, oggi produttrice discografica di successo, è conosciuta dal grande pubblico per essere stata negli anni ’60 e ’70 una delle regine delle classifiche italiane. A credere in lei è la casa discografica CGD con cui partecipa al Cantagiro con “Sono qui con voi”, versione italiana di Babe please don’t go che la stessa Caselli ricorda così: “era un brano troppo avanti, solo gli addetti ai lavori erano colpiti e venivano sotto il palco a sentirla. Cantare col basso poi era difficilissimo. Insomma, perdevo sempre. Mi suggerirono di cambiare stile – ma mettevo i pantaloni, e perdevo. ‘Prova con la gonna’. Ma anche con la gonna perdevo. Mi spiaceva soprattutto per la CGD: puntavano su di me, ed io collezionavo figuracce. Mia mamma diceva che lavoravo troppo, ma io avevo un chiodo fisso: arrivare, arrivare al successo. Se ci ripenso oggi, mi stupisco della volontà che ho avuto: fare sacrifici è normale, ma io li ho affrontati a 15 anni. In famiglia si lavorava duro, io aiutavo mia madre, ma non sopportavo l’idea di fare la magliaia come lei: io volevo cantare”. La consacrazione come cantante della Caselli è dietro l’angolo visto che nel 1965 approda al Festival di Sanremo con “Nessuno mi può giudicare”, brano scartato da Adriano Celentano. Con questa canzone il caschetto biondo della canzone italiana conquista critica e pubblico classificandosi al secondo posto alle spalle di “Dio come ti amo” di Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti.
Caterina Caselli: da “Nessuno mi può giudicare” a “Perdono”
“Il secondo posto a Sanremo mi faceva piacere, ma già il giorno dopo la finale pensavo a riprendere la vita di prima” – ha raccontato Caterina Caselli in una vecchia intervista precisando – “in ogni caso, in settimana capitai in un negozio di dischi, e provai a vedere se c’era il mio disco. Ma non lo trovai. Allora andai in un altro. E poi in un altro. Ma non trovavo mai ‘Nessuno mi può giudicare’. Telefonai alla CGD, chiedendo come mai a Modena i miei dischi non fossero arrivati. Mi risposero: ‘Signorina, sono andati esauriti in tutta Italia. Stiamo stampando i suoi dischi anche di notte’. Non riuscivo a immaginare una faccenda del genere. Mi ci volle molto tempo per farmene una ragione”. Il dopo Sanremo trasforma “Nessuno mi può giudicare” in una vera e propria hit: conquista la classifica dei singoli lasciando dietro proprio il “Ragazzo della via Gluck” di Adriano Celentano. “Anche dopo i consensi ottenuti a Sanremo nessuno pensava a un simile seguito. Io volli onorare il mio contratto e mi esibii per quindici sere al Capriccio, in cambio di 1500 lire che dovevano bastarmi per mangiare e dormire in una pensione. Potevo permettermi un pasto al giorno, che rimpinguavo con le noccioline del bar del locale… Un mese dopo Sanremo, le mie entrate non erano cambiate: soldi non ne avevo guadagnati, i contratti erano già firmati. Avevamo un bisogno disperato di denaro. Ecco perché accettai di girare il film tratto dalla canzone” ha detto la Caselli in una vecchia intervista che delude i fan con il brano “Perdono”. La musica è rimasta da sempre una costante della vita di Caterina Caselli che oggi è una discografica di successo, ma anche talent scout. Basti pensare che artisti come Andrea Bocelli, i Negramaro, Malika Ayane ed Elisa sono tutti delle sue scoperte. Parlando proprio di artisti, la Caselli a Rolling Stone ha dichiarato: “oggi la discografia tende a non investire su un’artista come noi abbiamo investito su Elisa. A me piace l’idea di essere un gradino per far saltare un talento. Sono felice di aver investito tanto su Elisa”.