In una lunga intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Caterina Guzzanti ha analizzato la sua carriera e il suo rapporto con il fratello Corrado e la sorella Sabina. In prima battuta, la donna ha rivelato che da bambina non ha mai coltivato il sogno di fare l’attrice, almeno “finché Corrado e Sabina non hanno cominciato a farlo. Non avevo nessun modello prima di loro ed ero paralizzata da una timidezza che devo ancora risolvere”. Tanto che, quando Sabina le propose di partecipare al “Pippo Chennedy Show”, Caterina Guzzanti ebbe le traveggole: “Mi prese un colpo, avevo 21 anni. Poi però mi sono lanciata: avevo seguito i loro programmi in tv, gli spettacoli a teatro, le riunioni che facevano in casa con David Riondino, Francesca Reggiani e Cinzia Leone. Quel mondo mi era familiare”.
Da lì prese il via la sua carriera, fatta di tanti personaggi e imitazioni, ma anche dal legame con i suoi fratelli: Caterina Guzzanti è più legata a Corrado o a Sabina? “Ma figuriamoci se rispondo – ha detto –! Diciamo che con Corrado ho trascorso più tempo da piccola, perché Sabina è andata via di casa presto. Con lui guardavamo sempre un film la sera, mi faceva vedere quelli tremendi che mettevano paura, tipo Poltergeist. Io spesso mi addormentavo e lui mi rimetteva a letto”.
CATERINA GUZZANTI: “NON HO MAI PATITO LA FAMA DEI MIEI FRATELLI”
Sempre al “CorSera”, Caterina Guzzanti ha confidato due ricordi che la legano ai suoi fratelli: “Una sera costrinsi Corrado a uscire per farmi portare in un deposito dell’Atac ed entrare dentro un autobus parcheggiato. Io ero una bambina. È stata una fuga d’amore meravigliosa. Invece, mia sorella Sabina, quando avevo 7-8 anni veniva a prendermi la domenica mattina con la sua 126 e mi portava a Sacrofano per le prime passeggiate a cavallo. Diceva: ‘Chi dorme non piglia zoccoli!'”.
Caterina Guzzanti ha rivelato di avere smesso da poco di essere “la sorella di”, ma “prima era ovvio. Ho lavorato talmente tanto con Corrado e Sabina… Tuttavia, non ho mai patito la loro notorietà: da ragazza ero molto orgogliosa, mi vantavo di essere la loro sorella”.