Caterina Guzzanti, in un’intervista al “Corriere della Sera”, ha parlato dei suoi genitori e del suo prozio, che fu ministro della Salute. L’attrice ha confessato innanzitutto che il primo ricordo che ha è una corsa sulla spiaggia in braccio al suo papà, “dopo che mi aveva punto una tracina e mi fece ridere quando in farmacia chiese l’Ananase”. Dal padre Paolo Guzzanti, Caterina ha risposto di avere ereditato “i polpacci, ma sicuramente la fantasia, l’immaginazione, un punto di vista diverso sulle cose, non so se artistico, possibilmente spiritoso, anche nel dramma”.



Dalla mamma, Germana Antonucci, Caterina Guzzanti avverte invece di avere acquisito “tutto il resto. Lei è la mente pratica e matematica della famiglia. E io mi reputo una persona molto pratica: mi piace guidare, montare le cose con il cacciavite seguendo le istruzioni. Mi fa tenere con i piedi ben piantati per terra”. Tuttavia, oltre ai suoi genitori, c’è stata anche un’altra figura illustre nel suo passato: quella di Elio, suo prozio, che ricoprì un incarico a Roma…



CATERINA GUZZANTI: “MIO PROZIO ELIO, EX MINISTRO, MORÌ MENTRE ASPETTAVO MIO FIGLIO. L’HO CHIAMATO COME LUI”

Sul “Corriere della Sera”, Caterina Guzzanti ha infatti detto di avere chiamato suo figlio Elio in memoria del suo prozio, ex ministro della Salute: “Inizialmente mio figlio ci rimaneva male quando gli chiedevano dove avesse lasciato le Storie Tese. Ma quell’altro Elio non c’entra nulla. Anzi, tra loro c’è stato uno scambio molto carino: Elio grande gli ha mandato delle magliette di Spiderman”.

Il prozio Elio era il fratello minore del nonno di Caterina Guzzanti, Corrado: “Un vecchio molto simpatico che, purtroppo, ho frequentato poco. Ha rivoluzionato il sistema sanitario grazie al day hospital. Ed è stato direttore di molti ospedali, tra cui il Bambino Gesù: quando andiamo con Elio per le piccole emergenze sono tutti molto affettuosi. È morto mentre aspettavo mio figlio: ho pensato che un Elio andava e uno veniva”.