Storie Italiane è tornato sul caso della povera Caterina, la giovane donna che ha fatto arrestare il suo ex dopo che questi ha tentato di entrarle in casa, video che è finito sul web nelle ultime ore. “Aveva fissazioni su tutti – ha raccontato stamane Caterina parlando in diretta tv su Rai Uno – sorella, genitori, cognati, non ha mai voluto frequentare la mia famiglia, fin dall’inizio è stato così. Lui ha iniziato a picchiarmi proprio per la mia famiglia, mi portava nelle strade isolate, accostava e mi picchiava, mi ha destabilizzato sin dall’inizio”.



Botte che continuavano anche nonostante la presenza dei bambini: “Faceva svegliare impauriti i bambini di notte quando mi picchiava. Lui continuava, non teneva conto dei bambini disperati, impauriti, lo faceva davanti ai loro occhi, lui non si fermava. Quando mi ha picchiata a fine novembre ho pensato fosse l’ultima notte della mia vita”. Quindi l’episodio del tentativo di entrarle in casa: “Lui quella mattina lì non ci doveva stare, aveva violato il divieto per 4 volte, eravamo solo io e mia mamma in casa, se riusciva ad arrampicarsi ci avrebbe uccise, stava come un diavolo, io ho visto la sua testa e ho detto ‘mamma questo ci uccide, questo è l’ultimo giorno’, poi il destino ha voluto che continuava a scivolare, per fortuna pioveva, siamo state miracolate, i miei bimbi a quest’ora non avrebbero avuto mamma e nonna”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CATERINA: “HO DENUNCIATO MIO MARITO MA HO PAURA, SONO VIVA PER MIRACOLO”

A Storie Italiane la tremenda vicenda di Caterina, ennesimo caso di donna che ha subito per anni violenze fisiche e psicologiche da parte del marito, ma che ha trovato la forza di denunciare, facendo arrestare il compagno: “Dal 2008 siamo andati a convivere assieme – ha spiegato in diretta televisiva su Rai Uno – e già da allora ha iniziato a manifestare atteggiamenti violenti verso di me, aveva atteggiamenti prepotenti, mi incolpava, mi insultava, faceva violenza psicologica, verbale e fisica, anche davanti ai bambini, loro assistevano a tutte queste cose bruttissime, poi la cosa è degenerata, è diventata sempre più violento, la mia vita è diventata un inferno, lui non lavorava non badava ai bambini, io invece dovevo lavorare e portare avanti la casa”. Caterina ha trovato finalmente il coraggio di denunciare: “Ad un certo punto non ce l’ho fatta più e i miei figli mi hanno dato la forza di denunciare, dovevo riprendermi la mia vita, non potevo più andare avanti così. Quella notte ho subito di tutto di più, era il 22 novembre 2020: dalle 8 di sera fino a notte fonda mi ha costretta a dormire su un lettino, mi veniva vicino e mi picchiava, mi tirava giù dal letto con i capelli, pugni al volto, ai fianchi, calci, bestemmiava e urlava, i bambini piangevano, un inferno”.



CATERINA: “IL GIORNO DOPO LA NOTTE CHE MI HA MALMENATA…”

Il figlio più grande era immobile – ha proseguito – non diceva nulla, era terrorizzato; la mattina dopo mi sono alzata, mi faceva male dappertutto, ho fatto finta che fosse un giorno normale come gli altri, ho preso la bici per andare a lavorare, e quindi sono andato a fare la denuncia”. Adesso il marito violento è in carcere ma Caterina ha paura possa uscire a breve con gli arresti domiciliari: “Ho paura che esca – ha spiegato – a volte li mettono a casa con gli arresti domiciliari, e lui non li rispetterà i domiciliari, lo conosco molto bene, lui non riflette sulle cose, io e mia mamma siamo vive per miracoli, se lui ce la faceva ad arrampicarsi io adesso non sarei qui”.