Caterina Varzi su Tinto Brass: “Tinto sa accettare l’altro così com’è”

Caterina Varzi, moglie di Tinto Brass e avvocato psicanalista, in occasione di un’intervista al Corriere della Sera parla dell’amore con suo marito. Inizialmente i due avevano una diversa veduta della sessualità, con la quale dapprima l’avvocato si è scontrata: “Io erigevo muri, tentavo fughe e difese, gli dicevo che il sesso a me non importava ed era la verità. Ma più glielo dicevo più lui si avvicinava e mi cercava, mi esplorava“.



Caterina Varzi racconta in quale occasione ha conosciuto il marito: “Era il 2007, io facevo l’avvocata per conto di una società di produzione cinematografica interessata a fare un documentario sulla sua vita. Lo incontrai all’hotel Parco dei Principi ai Parioli per discutere del contratto. La cosa non andò in porto ma io nel frattempo avevo letto le sue memorie difensive di una causa per atti osceni riguardante un suo film, Caligola. Mi aveva colpito la forza dell’analisi, utopia, potere, follia, metteva insieme tutto in modo geniale ed eretico e questo mi aveva sedotto”. 



Caterina Varzi, l’amore con Tinto Brass: “Vi racconto quando è scoccata la scintilla”

Caterina Varzi ai microfoni del Corriere della Sera, svela quando è scattata la scintilla tra lei e Tinto Brass: “Un giorno, dopo avermi proposto di fare Ziva in Hotel Courbet, doveva venire a casa mia ai Parioli. Aveva dimenticato la borsa e si ricordava solo la via, Sergio Tacchini. Io avevo messo ad alto volume un cd di Mouloudji che mi aveva regalato. Tinto era in taxi e andava avanti e indietro finché sentì la musica e si fermò. Lo vidi entrare nel cortile con la sua mantella verde. Aveva seguito la musica. Ecco, lì ho avuto la percezione che sarebbe entrato nella mia vita in modo diverso“.



Commossa, l’avvocato parla della malattia che ha colpito l’attore: “Per nulla, Tinto sa accettare l’altro così com’è e manifesta il desiderio con dolcezza ed estrema delicatezza. Devo anche dire che è arrivata molto presto la sua malattia: un ictus che gli ha fatto perdere la memoria di colpo e gli ha creato grossi problemi. L’ho aiutato a recuperare il passato attraverso il suo archivio. Lui dice che l’ho riportato alla vita nel momento in cui pensava alla morte”.