Cathryn White Cooper e Gianluca Vialli: il matrimonio in gran segreto
Uno dei grandi meriti di Gianluca Vialli è stato quello di essere riuscito ad essere un calciatore di successo senza mai “perdersi”. Merito anche delle sue radici salde, ma anche dell’amore di Cathryn White Cooper, la donna di origini sudafricane sposata in gran segreto il 26 agosto 2003 con festa nel castello di Ashby a Northampton. L’ha conosciuta a Londra, l’ha conquistata corteggiandola per molti mesi, con lei ha vissuto vent’anni restando lontani dai social. Arredatrice di interni, odiava esser chiamata ex modella, perché quell’esperienza nel mondo della moda era stata una parentesi giovanile, ma voleva essere riconosciuta per il suo lavoro in cui aveva peraltro successo.
Lo raccontava proprio Gianluca Vialli quelle poche volte in cui si concedeva degli excursus sulla sua vita privata. La moglie di Vialli ha una sorella gemella, che è rimasta al suo fianco in questo periodo così difficile vissuto in grande silenzio, rotto per diffondere un messaggio: «Luca non era solo uno sportivo di grande talento, rispettato da tutti, ma soprattutto il padre e il marito più affettuoso. Siamo devastati. Grazie per tutto il vostro sincero amore e supporto», ha scritto Cathryn White Cooper.
Cathryn White Cooper, il riserbo e le parole della sorella
Cathryn White Cooper ha consegnato il suo messaggio in una busta tramite Martina Vian, assistente dell’ex campione negli ultimi quattro anni e mezzo. Quando ha aperto la porta di casa a Chelsea, quartiere di Londra, ha squarciato brevemente quella privacy che Gianluca Vialli e sua moglie hanno sempre difeso gelosamente. Quel messaggio fa capire quanto sia commossa e al tempo stesso stupita dall’affetto arrivato dall’Italia e che ha illuminato la grigia Londra, dove Vialli e sua moglie da fine anni ’90 hanno cambiato diverse volte casa, stabilendosi alla fine in una piccola laterale di Old Church Street con le loro figlie Sofia e Olivia. Libby White Cooper, sorella gemella della moglie di Gianluca Vialli, è l’unica della famiglia che ha parlato di più, pur non dicendo molto: «Non è il momento giusto per parlare, sono giorni molto tristi. L’affetto che ci sta arrivando dall’Italia è incredibile, mio figlio che è lì me l’ha raccontato. Luca era una grande persona: non era più solo un campione, ma un simbolo».