Il 22 febbraio di ogni anno, la Chiesa celebra la Cattedra di San Pietro Apostolo, ovvero l’autorità del Santo (primo Papa di Roma) e i suoi innumerevoli sforzi nel costruire una comunità forte che facesse riferimento agli insegnamenti di Cristo. Si ricorda quindi la missione che lo stesso Gesù gli affidò direttamente, quando gli disse “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”.
La Cattedra di San Pietro Apostolo: come Gesù lo rese “pescatore di uomini”
Nato in Galilea nel I secolo d.C., figlio di Giona e fratello di Andrea, Simon Pietro (di professione pescatore) fu caro amico e discepolo di Gesù. Secondo quanto narrato dalle Sacre Scritture, ricevette la prima chiamata all’apostolato al lago di Genesaret: in occasione di una delle sue tante predicazioni, il Maestro salì sulla barca dei due fratelli invitandoli a gettare le reti.
Nonostante passarono un’intera nottata senza prendere nulla, Simone e Andrea obbedirono e la sorpresa fu tanta quando ottennero una pesca miracolosa, abbondante al punto tale da dover chiedere l’aiuto di altre persone. Fu in quel momento che Cristo annunciò loro che sarebbero diventati pescatori di uomini. Spinte le barche alla riva, i due fratelli mollarono tutto e seguirono il Maestro senza esitare.
Fu a Cesarea di Filippo che Gesù nominò Simone Primo ministro della sua Chiesa, con il compito di governare non solo i fedeli, ma anche i funzionari. Dopo la morte del Nazareno, il santo divenne rappresentante degli apostoli portando le sue predicazioni in giro per il mondo e dedicandosi a diverse attività missionarie.
Oltre alle tante conversioni, all’apostolo vennero riconosciuti diversi miracoli. Nel nome di Gesù, restituì la salute a uno storpio e riportò alla vita la cristiana Tabita. Prima di predicare il Vangelo nella capitale italiana, San Pietro stabilì la propria sede in Antiochia, dove venne istituita la festa della Cattedra, pratica in cui i vescovi celebravano la loro rinascita spirituale.
Durante il regno dell’imperatore Nerone, il vescovo di Roma venne catturato e crocifisso a testa in giù (fece tale richiesta perché il suo martirio non poteva essere paragonato a quello di Gesù). Morì tra il 64 e il 68 d.C. e le sue spoglie oggi riposano sotto l’attuale Basilica come parte della Necropoli Vaticana, in una grandiosa tomba visitata annualmente da milioni di persone. La cattedra, uno scranno di legno su cui si sedette Pietro come Vescovo di Roma e primo Papa, è considerata un tesoro storico di inestimabile valore ed è conservata al sicuro nell’altare papale della Basilica. Chiunque voglia osservarne la bellezza potrà ammirare una fedele riproduzione esposta nel Tesoro della Basilica.
La storia della celebrazione della Cattedra di San Pietro Apostolo
In origine, la festa della Cattedra di San Pietro Apostolo veniva celebrata il 18 gennaio e il 22 febbraio che corrispondevano rispettivamente ai giorni in cui Simone tenne il suo primo sermone a Roma e ad Antiochia. Nel 1960, Papa Giovanni XXIII propose di stabilire una data universale per commemorare l’evento, ma questa opzione non venne accolta con entusiasmo, anzi suscitò molta disapprovazione. Solo nel 1969 la giornata attuale venne approvata e inserita nel calendario romano. Ogni anno, per l’occasione la Basilica viene aperta al pubblico per dare modo a tutti di partecipare alla funzione eucaristica. Ovviamente, per motivi di sicurezza, chiunque desideri prendere parte alla messa dovrà superare degli scrupolosi controlli eseguiti dalle autorità.
Gli altri Santi del giorno
Oltre alla Cattedra di San Pietro Apostolo, il 22 febbraio la Chiesa festeggia anche Santa Margherita da Cortona religiosa, la Beata Isabella di Francia principessa, San Massimiano di Ravenna vescovo, San Papia di Gerapoli vescovo, il Beato Diego Carvalho gesuita e martire, la Beata Maria di Gesù d’Oultremont e San Pascasio di Vienne vescovo.