Secondo lo stimato professor Roberto Cauda, direttore di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, non vi è certezza sul fatto che un super green pass, quindi un ulteriore restrizione per i non vaccinati, possa realmente funzionare. Intervistato nella giornata di ieri dai microfoni dell’Adnkronos, ha spiegato: “Il problema fondamentale è che mancano dei dati in letteratura che ci dicano che questa differenza tra vaccinati e non vaccinati possa tradursi in un’efficace controllo dell’infezione e quindi in un reale controllo dei contagi”.
Quindi l’esperto ha aggiunto: “Sulla carta potrebbe essere di sì nel senso che, laddove tu in determinate attività riduci l’ingresso a queste persone non vaccinate, statisticamente hai un minor rischio di avere persone infette. Ovviamente non porti il rischio a zero, perché il rischio zero sappiamo tutti che non esiste, però sicuramente lo riduci”. Secondo Cauda il super Green pass potrebbe indurre la popolazione a vaccinarsi maggiormente: “Perché magari qualcuno che adesso è indeciso potrebbe decidersi, auspicabilmente, a fare il vaccino. E questo, unito al resto, potrebbe essere di impatto”.
CAUDA: “LOCKDOWN COME IN AUSTRIA? SCELTA MOLTO DIFFICILE
In ogni caso non mancano i dubbi: “Resta però un punto interrogativo, e cioè: se le persone non vaccinate vanno a lavorare, pigliano l’autobus eccetera, tu riduci, ma non annulli la circolazione del virus, perché queste persone non è che sono chiuse in casa”. La soluzione sarebbe quindi un lockdown in stile Austria? “E’ una scelta molto difficile – replica Cauda – e tra l’altro ha dei risvolti di natura economica, sociale e politica. Tutto dipenderà dai controlli. Qualunque sia la decisione presa, questa funzionerà se ci sono i controlli”.
L’infettivologo non esclude delle “misure estreme: il lockdown per non vaccinati o l’obbligo vaccinale”. Ma in questo momento sarebbe comunque più utile “Andare per gradi, ridurre la validità del Green pass a 9 mesi, vedere questa riduzione di accesso agli aspetti ludici dei non vaccinati, e capire cosa succede”. Cauda ricorda che dobbiamo imparare a convivere con il virus: “Io credo che si possa ancora manovrare su aspetti non così estremi, anche perché il super Green pass potrebbe indurre gli indecisi a vaccinarsi”. Dopo di che “non esistono misure giuste o sbagliate in senso assoluto. Esistono misure che sono opportune in determinati momenti e possono diventare meno opportune in altri. Io sarei sempre per una gradualità”.