Judy Garland, l’inizio della fine
Judy Garland (Frances Ethel Gumm) è stata una grandissima attrice, cantante e ballerina statunitense degli anni ’90. La sua morte sarebbe avvenuta in modo accidentale, la star morì nel 1969 all’età di 47 anni e in un momento in cui nessuno si sarebbe mai aspettato accadesse. Secondo la versione ufficiale, la Garland fu uccisa da una overdose accidentale di barbiturici. La star fu trovata morta nel bagno della sua casa a Chelsea dal quinto e ultimo marito Mickey Deans. Poco prima era stata visitata da un medico che aveva stabilito le mancasse comunque poco tempo da vivere, a causa di una grave forma di cirrosi epatica di cui soffriva.
Sin da dodicenne Judy inizia il suo percorso cinematografico con la casa di produzione Metro Goldwyn Mayer (MGM) e sin da subito vengono a galla le prime problematiche. Aveva iniziato a lavorare per un grande regista: Victor Fleming; a quei tempi sia le case di produzione americane che i registi volevano che le attrici fossero belle e soprattutto molto magre. Fleming e la MGM iniziarono sin da subito a sorvegliarla e tenerla a dieta, tanto che poco dopo l’attrice scoprì che il suo coinquilino era una spia di Mayer, utilizzata per controllare le sue abitudini. Da li a poco, le viene somministrato un forte medicinale, molto in voga all’epoca: la Benzedrina, che si assumeva insieme a dei sonniferi. Quello probabilmente per Judy segnò l’inizio della fine, poiché da quel giorno a gli anni che seguiranno, Judy avrà una forte dipendenza da quei medicinali.
La lotta di Judy Garland contro la sua salute cagionevole e la sua morte
La salute di Judy Garland è sempre stata instabile e cagionevole, ma lei era una donna forte e in un primo periodo della sua vita, ha sempre cercato di resistere. L’attrice ha avuto svariati mariti, dalla relazione con il secondo Vincent Minelli, nacque la sua primogenita, Liza. Il parto peggiorò la sua salute fisica e psichica ma la donna, imperterrita, continuò a girare diversi film. La casa di produzione Metro Goldwyn Mayer iniziò pian piano a stancarsi dei suoi ritardi, della sua salute cagionevole e dei suoi improvvisi scatti di rabbia che via via andavano peggiorando e nonostante Judy avesse procurato loro grande successo, decisero di sciogliere il suo contratto.
Judy per quattro anni si dedicò a spettacoli di varietà, canto e ballo ma ancora una volta tutte queste fatiche aggravarono la sua salute fisica. Ebbe altri mariti, altri divorzi, altri due bambini e aprì anche una sua casa di produzione indipendente: Transcona. Poi, nel momento in cui tutto sembrava andare a gonfie vele, il suo ultimo marito, Mickey Deans, la trovò avvelenata di sonniferi nel loro appartamento di Londra. Dopo la sua morte, l’attore James Mason dichiarò: “Judy ha dato così tanto che non c’era moneta con cui poterla ripagare e lei aveva tanto bisogno di essere ripagata”.