Cavalleria rusticana dall’Arena di Verona oggi 27 luglio 2021 su Rai3: commento live

Il finale della Cavalleria rusticana è particolarmente tragico, visto che il compositore lo liquida in una sola battuta: “Hanno ammazzato compare Turiddu!”. “E con questa battuta tragica e lapidaria (…) si conclude Cavalleria rusticana”,  riprende Baudo dal ‘salotto’ dei commentatori. “Una bellissima rappresentazione, come gli applausi testimoniano qui all’Arena”, aggiunge Di Bella. Degna di nota l’interpretazione degli attori, in particolare quella di Turiddu, Murat Kaharan, un tenore dal talento indiscusso che si distingue fin dalla sua prima apparizione on stage. I conduttori danno appuntamento alla prossima settimana, dal momento che questo è soltanto il primo dei tre spettacoli andati in scena all’Arena di Verona quest’estate e riproposti in differita su Rai3. Martedì prossimo, in particolare, toccherà ai Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, mentre il 10 agosto sarà la volta della celebre Aida di Giuseppe Verdi. (agg. di Rossella Pastore)



Cavalleria rusticana: finale tragico con omicidio

Alfio va a cercare Turiddu per consumare il suo proposito criminale. Nel frattempo, quest’ultimo sta festeggiando insieme a Lola e ad altri paesani bevendo vino (il brano in sottofondo s’intitola proprio Viva il vino spumeggiante). Turiddu offre un calice ad Alfio, ma lui lo liquida subito rifiutando. Avendo capito che Alfio lo ha scoperto, Turiddu azzarda una mossa a dir poco avventata, lanciandosi contro di lui e mordendogli l’orecchio in un antico gesto di sfida. Il risultato è che di lì a poco ci sarà un duello; non prima, però, che Turiddu abbia detto addio a sua madre Lucia. “Voi dovrete fare da madre a Santa, s’io non tornassi”, ripete Turiddu, mentre si accinge a uscire. “Per me pregate Iddio”, sono le sue ultime parole. Ma Dio non benedice certo un’azione del genere, né la sua né tantomeno quella di Alfio, che nel duello riesce a sopraffarlo. “Hanno ammazzato compare Turiddu” è il grido straziante di Lola. (agg. di Rossella Pastore)



Cavalleria rusticana: la reazione di Alfio al tradimento

Santuzza lamenta che Turiddu le ha tolto l’onore, tornando tra le braccia di Lola, il suo primo amore. Alfio è l’altra vittima di tutta questa storia, anche se per ora non sa ancora niente. Ci pensa Santuzza, la fidanzata tradita, a fargli presente che Lola gli è fedele. Dopo avergli rivelato tutto, però, Santuzza si pente: ha capito che Alfio è un tipo collerico, e che la rivelazione fatta in quella maniera l’ha a dir poco sconvolto. Per questo si autodefinisce un’“infame” e fa mea culla per avergli parlato così. Ma ormai è troppo tardi: Alfio ha già deciso in cuor suo di agire nel peggiore dei modi possibili, andando ad affrontare Turiddu con violenza. Non è escluso che l’uomo arrivi a spargere il suo sangue, macchiandosi di un delitto orribile e per certi versi simile in gravità a quello della moglie adultera. Santuzza non può fare nulla per fermarlo: solo si batte il petto accusandosi di aver sbagliato. (agg. di Rossella Pastore)



Cavalleria rusticana: i virtuosismi di Murat Karahan

Preludio: ci troviamo in un piccolo paese siciliano, dove il giovane Turiddu canta una serenata a Lola, la sua innamorata. All’alba il paese comincia a ridestarsi e a prepararsi al giorno di festa, dal momento che è Pasqua. Santuzza, un altro dei personaggi, va da Lucia, la mamma di Turiddu, per sapere dove sia andato suo figlio. Per Lucia, Turiddu è andato a comprare il vino a Francofonte, ma questa tesi non convince Santuzza, che sa che il ragazzo è stato avvistato poche ore prima in paese. Santuzza è la fidanzata di Turiddu, mentre lui è innamorato di Lola, con cui aveva intrattenuto una relazione prima di partire per il militare. Nel frattempo, però, quest’ultima si è sposata, e al ritorno anche lui ha iniziato a frequentare un’altra donna (la stessa Santuzza). Particolarmente virtuoso Turiddu nella sua entrata in scena tutto trafelato e accigliato: Murat Karahan, il tenore che lo interpreta, rende perfetta giustizia a un personaggio così sanguigno e al tempo stesso sornione. Turiddu, infatti, teme di essere scoperto, ma allo stesso tempo è così preso dalla passione da non voler rinunciare a Lola. E questo, alla fine, arriverà a costargli la vita. (agg. di Rossella Pastore)

Inizia Cavalleria rusticana su Rai3

Va in onda questa sera la prima della serie di tre opere liriche in programma quest’estate su Rai3. Oggi tocca alla Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, un’opera in un unico atto tra le più rappresentative del primo Novecento. Degno di nota l’entusiasmo di Pippo Baudo, che poco prima dell’inizio parla con Antonio Di Bella dell’importanza e della ‘storicità’ dell’evento. “Un capolavoro assoluto, vuoi sapere come nasce?”, esordisce Baudo. Questo il suo racconto: “Il maestro Pietro Mascagni studiava al Conservatorio di Milano, poi siccome le cose non andavano bene si trasferì a Cerignola per dirigere la Filarmonica locale. Ebbe successo, ma non era felice. Allora decise di partecipare a un concorso per opere in un atto”. E a quel punto la sua vita cambiò: l’opera si classificò prima, con tutto quello che ne seguì. Dopo la spiegazione di Pippo Baudo, entra in scena Cecilia Gasdia: “C’è gente che ha comprato il biglietto nel 2019”, fa sapere la sovrintendente e direttrice artistica dell’Arena. Questo spettacolo, in effetti, era in programma già per l’anno scorso. (agg. di Rossella Pastore)

Su Rai 3 approda la “Cavalleria Rusticana” dall’Arena di Verona: serata dedicata all’opera

L’Arena di Verona si conferma il “più grande teatro d’opera a cielo aperto” ospitando tre opere che, da stasera, saranno trasmesse da Raitre nelle prossime due settimane. Uno scenario unico per l’opera Cavalleria Rusticana che, con la storia di Turiddu e il commento di Pippo Baudo incanterà i telespettatori di Raitre sia quelli amanti dell’opera che i principianti. Attraverso la televisione, l’opera e il teatro arrivano nelle case di tutti gli italiani. L’opera in onda questa sera è sicuramente una delle più belle in assoluto. Con le tradizioni siciliane, gli amori interrotti e le passioni mai finite, Turiddu con le sue donne, Lola e Santuzza, è pronto a far innamorate anche chi, per la prima volta, seguirà un’opera (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

“Cavalleria Rusticana” dall’Arena di Verona apre il ciclo di Raitre dedicato all’opera

Martedì 27 luglio, in prima serata, Raitre, in collaborazione con Rai Cultura, trasmette Cavalleria Rusticana, spettacolo registrato durante l’estate e che sarà commentato eccezionalmente da Pippo Baudo e Antonio Di Bella che, nel corso della serata, accompagneranno i telespettatori nella visione e nell’ascolto di un vero capolavoro dell’opera messo in scena all’Arena di Verona dopo la pandemia, con le scenografie digitali di D-wok.  Quella in onda questa sera sarà la prima di tre serate dedicate agli amanti dell’opera. Oltre a Cavalleria Rusticana, infatti, nelle successive serate, il pubblico potrà assistere all’opera di Ruggero Leoncavallo, Pagliacci e all’Aida di Giuseppe Verdi. A rendere suggestiva la serata saranno le grandi voci di Marina Rebeka, Sonia Ganassi, Anita Rachvelishvili, Angela Meade, Yusif Eyvazov, Luca Salsi e Michele Pertusi.

Cavalleria Rusticana è la prima opera del ciclo televisivo dedicato ai grandi capolavori

Una grande serata per gli appassionati della lirica e del melodramma quella in onda questa sera su Raitre e dedicata ad una delle opere più belle come Cavalleria Rusticana, la prima opera scritta di Pietro Mascagni. Sul podio è impegnato Marco Armiliato. Nel cast Sonia Ganassi, Clarissa Leonardi, Murat Karahan, Amartuvshin Enkhbat e Agostina Smimmero. L’opera mette in luce le tradizioni siciliane attraverso la proiezione di immagini del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, dai Musei Vaticani e dalla Biblioteca Apostolica Vaticana. Lo spettatore sarà così condotto in un viaggio nel tempo, negli usi e nei costumi della Sicilia attraverso una storia d’amore emozionante e drammatica. L’opera sarà poi trasmessa in replica su Rai mercoledì 15 settembre alle 21.15.

Scopri la trama di Cavalleria Rusticana

Il giorno di Pasqua, in un piccolo paese della Sicilia, Turiddu torna a casa dopo essere stato lontano per il servizio militare. Giunto in paese scopre che la bella Lola di cui era innamorato, in sua assenza, ha sposato Alfio, il carrettiere. Con il cuore spezzato, per provare a curare le ferite del cuore, decide di corteggiare e sedurre Santuzza. L’amore e la passione che, però, Turiddu e Lola provano l’uno per l’altra non si spengono. Di notte, approfittando dell’assenza di Alfio, i due continuano ad incontrarsi. Santuzza scopre tutto, ma di fronte alle bugie di Turiddu, decide di vendicarsi raccontando tutto ad Alfio il quale, deciso a difendere il proprio onore, dopo la messa di Pasqua, va a cercare il rivale in amore. Turiddu capisce la situazione: i due si sfidano a duello. Deciso a non lasciare sola Santuzza, la affida alla madre Lucia chiedendole di trattarla come una figlia. Poco dopo, le urla dei paesani, annunciano l’omicidio di Turiddu.