Un recente articolo del qu0otidiano francese Le Parisien si è interrogato sui millantati effetti positivi del CBD, scoprendo una realtà che probabilmente in molti ignorano. Il CBD, abbreviazione di ‘Cannabidiolo’, è una delle due principali molecole della cannabis assieme al THC, il ‘Tetraidrocannabinolo‘. A differenza di quest’ultimo, però, non il Cannabidiolo non ha alcun effetto psicotropo, ma offrirebbe tutta una gamma di effetti benefici, quali la riduzione dell’ansia, delle palpitazioni, ma anche del mal di schiena e testa.
Tuttavia, secondo Le Parisien dietro alla libera commercializzazione del CBD, si nasconderebbero tutta una serie di pratiche scorrette e potenzialmente dannose e vengono anche sollevati alcuni su tutti quegli effetti benefici. A dirlo a chiare lettere, riporta il quotidiano francese, è tra gli altri Nicolas Authier, direttore del reparto di farmacologia all’Ospedale universitario di Clermont-Ferrand. “È un prodotto attorno al quale la scienza sta ancora brancolando“, sostiene il dottor Authier, “ed anche il presunto effetto ansiolitico sembra discutibile”, sostenendo che per ogni “ignoriamo se si tratti di un effetto placebo o se funzioni solo combinato al THC“.
Il CBD: molecole magica o dannosa?
Il quotidiano francese Le Parisien continua poi la sua analisi sui presunti effetti benefici del CBD analizzando quelli che sono, a conti fatti, i rischi concreti che si corrono assumendolo, ma ponendo anche l’accento sugli effettivi benefici. In Francia il limite di THC in quella comunemente definita “cannabis legale” è dello 0,3%, mentre in Italia è dello 0,5%, pertanto i ragionamenti del dottor Authier appiano sensati anche per il modello italiano.
“Il CBD non è classificato come sostanza psicotropa”, spiega il dottor Authier, “ma ha comunque effetti psicotropi. Osserviamo alcuni vantaggi nei pazienti”, sostiene, “dicono di essere meno ansiosi e dormire meglio“. Secondo il dottore avrebbe anche un effetto sedativo e sarebbe pertanto “meglio non consumarlo prima di mettersi al volante”, visto che verrebbe inoltre rilevato in un controllo tossicologico stradale.
Il limite di CBD che converrebbe assumere, secondo il dottore, sono al massimo 50 milligrammi al giorno, “occasionalmente, come in seguito ad un evento stressante”. Questa quantità di cannabis legale non dovrebbe avere alcuna ripercussione sulla salute generale di chi lo assume, “purché il prodotto sia di buona qualità”. Ma il dottore ci tiene anche a fare due precisazioni: “Non può in nessun modo essere considerato un farmaco” fuorché nel trattamento specifico dell’epilessia, e soprattutto “fumare CBD è tossico quanto fumare una sigaretta“.