Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi a Palazzo Chigi e ha approvato, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il disegno di legge per la riforma fiscale, che diverrà attuativo entro due anni. Esso ha tra i principali obiettivi l’impulso alla crescita economica e alla natalità, mediante la riduzione del carico fiscale, l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e l’individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese.



“È una vera e propria svolta per l’Italia. È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e attrattivo per le aziende”, ha affermato la Premier Giorgia Meloni come riportato da Ansa. Anche il Ministro Giancarlo Giorgetti è della stessa idea. “Le nuove regole vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni. Sul fronte delle imprese ci sarà una graduale eliminazione dell’Irap e una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e/o assume”, ha preannunciato.



Cdm approva riforma fiscale e autonomia differenziata

Il disegno di legge sulla riforma fiscale non è stato tuttavia l’unico approvato durante il Consiglio dei Ministri odierno: c’è stato, infatti, l’ok anche a quello che reca disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, proposto dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. “In quell’ottica di collaborazione che guida il mio lavoro fin dal principio nel testo definitivo oggi approvato sono state inserite alcune proposte emendative degli enti territoriali, ivi compresa l’insularità. L’Italia ha una storica occasione di rinnovamento strutturale che va affrontata senza pregiudizi o ideologie, ma con pragmatismo e consapevolezza”, ha affermato quest’ultimo.



Infine, è stato approvato anche il Dpcm per la nuova organizzazione del Mef, che prevede un nuovo Dipartimento a cui sono attribuite competenze in materie di interventi finanziari nell’economia, valorizzazione del patrimonio pubblico e gestione delle partecipazioni societarie dello Stato e tutela degli attivi strategici. “È un passaggio importante che va nella direzione della razionalizzazione del sistema coerente con i nuovi tempi dell’economia e in linea con il nuovo approccio europeo”, ha commentato Giancarlo Giorgetti.