La novità principale emersa dal Cdm è l’indicazione di Raffaele Fitto come commissario europeo: lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni, anticipando la scelta che verrà comunicata alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. La presidente del Consiglio l’ha definita «una scelta dolorosa», ma al tempo stesso «necessaria», oltre che «delicata» e «importante» per il Paese. Non è ancora noto, però, quale sarà il ruolo che andrà a ricoprire. Aprendo il Consiglio dei ministri, però, ha voluto sottolineare la compattezza della maggioranza per portare avanti il programma, procedendo in maniera decisa, visto che agli elettori è stata fatta una promessa, quella di lasciare un’Italia migliore di come è stata trovata.



«Dobbiamo entrare a fondo nei problemi e risolverli con coraggio», questo l’obiettivo fissato da Meloni, in base alle parole trapelate dal Cdm e riportate dal Corriere. La premier è soddisfatta del lavoro svolto finora, ma ci sono tante altre sfide da affrontare: avrebbe citato Autonomia, giustizia a premierato. C’è stato anche un riferimento alla situazione economica attuale, accusando la sinistra di mentire anche sugli investimenti, «perché con noi sono aumentati del 50% anche per il Sud».



Per quanto riguarda la Manovra, per Meloni va rafforzata e consolidata l’economia anche tramite le scelte da fare nella nuova legge di Bilancio: «Buon senso e serietà» sono gli ingredienti, perché «la stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo».

CDM, MELONI “BLINDA” ASSEGNO UNICO

Le risorse vanno concentrate per sostenere le imprese, favorendo così le assunzioni, ma per la premier Giorgia Meloni va anche rafforzato il potere di acquisto delle famiglie, soprattutto quelle che hanno bambini. A proposito di ciò, ha ribadito che sull’assegno unico non c’è niente da temere, perché nessuno nella maggioranza vuol farlo saltare. Non manca un attacco all’Europa, in particolare a «qualche zelante funzionario europeo» per la procedura d’infrazione aperta contro l’Italia. La leader di Fratelli d’Italia avrebbe voluto sostegno dalle opposizioni su questo, confidando che arrivi prima o poi.



Nel Cdm c’è spazio anche per la questione immigrazione: si fa il punto della situazione sul protocollo d’intesa con l’Albania, visto che i centri previsti per esaminare le richieste d’asilo saranno a pieno regime nelle prossime settimane. Meloni ha promesso anche gli accordi con i Paesi africani: «I numeri dimostrano che le morti in mare sono diminuite e gli sbarchi diminuiti del 64%». Prima di fare il nome di Raffaele Fitto come commissario italiano in Ue, la premier ha espresso ottimismo sul ruolo che l’Europa riconoscerà all’Italia.

DAI MIGRANTI ALLE NUOVE PROCEDURE DI BILANCIO

Nelle sue comunicazioni in Cdm, il cui testo è stato visionato dall’Adnkronos, la premier Meloni ha citato anche l’esposto al procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Melillo, che era stato bollato come inutile e sbagliato da più parti. Per la presidente del Consiglio, invece, è stato «molto efficace», infatti ha permesso a diverse procure di dare una svolta alle indagini e di agevolare il coordinamento con altre. Ma il governo vuole sanare le storture della legge Bossi-Fini, «che da quindici anni a questa parte – incredibilmente nell’indifferenza generale e dei governi che ci hanno preceduto – permette di aggirare e utilizzare in maniera fraudolenta i flussi regolari di immigrati per ragioni di lavoro come canale di immigrazione irregolare».

In Cdm è intervenuto anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il quale ha illustrato le nuove procedure di bilancio, tra cui il Piano strutturale di medio termine che è previsto dalla governance europea. Il piano in questione va presentato alla Commissione Ue entro il 20 settembre, quindi prima deve essere vagliato dal Cdm, poi dal Parlamento, come previsto per il Def (Documento di economia e finanza).