CDM APPROVA DECRETO SU ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA
Il CdM ha approvato all’unanimità il decreto maltempo per le aree dell’alluvione in Emilia Romagna: subito 100 milioni di euro per i primi aiuti, con sospensione confermata dei versamenti di tasse e contributi. Inoltre viene approvata una tregua fiscale fino all’autunno: stop poi a processi amministrativi e provvedimenti sul lavoro mentre viene rifinanziato di circa 200 milioni del Fondo per le emergenze nazionali. «Complessivamente questo primo provvedimento prevede uno stanziamento di oltre due miliardi di euro per le zone colpite dall’alluvione», spiega la Presidente del Consiglio.
Al termine del CdM del Governo, la Premier Meloni con i ministri incaricati ha incontrato il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini assieme ai rappresentanti sindacali e dal mondo produttivo locale: nella conferenza stampa in diretta video streaming da Palazzo Chigi, la Presidente del Consiglio ha spiegato «Vorrei raccontare i provvedimenti licenziati, che offrono prime importanti risposte ai territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna». È un decreto legge con primi interventi urgenti, è molto corposo ma non sarà certo l’unico: «Il decreto legge prevede la sospensione dei termini relativi ai versamenti tributari e contributivi fino 31 agosto. Sul tema delle utenze è stata deliberata la sospensione da parte di Arera. Per quanto riguarda i mutui, non c’è bisogno di una norma. Su questo fa fede il protocollo d’intesa con Abi sulla sospensione dei mutui in caso di eventi calamitosi», ha detto Meloni redita affianco al Governatore Pd. «Per la scuola c’è un fondo da 20 milioni di euro per la continuità didattica, e la facoltà al ministro dell’Istruzione, con ordinanza, a lavorare con una certa flessibilità all’adempimento degli esami di maturità con gli istituti coinvolti», ha aggiunto Meloni. I biglietti dei musei nazionali vedranno un temporaneo aumento di 1 euro sul prezzo totale da destinare al ripristino delle aree alluvionate dell’Emilia Romagna.
ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA, ALLE 11 IL CDM CON I PRIMI AIUTI
È fissato alle ore 11 il Cdm n.35 del Governo Meloni dedicato esclusivamente ai primi aiuti per l’alluvione che ha devastato l’Emilia Romagna in questi giorni: come promesso dalla stessa Presidente del Consiglio in visita domenica nelle zone alluvionate, vi saranno diversi interventi volti a far “respirare” economicamente e a livello organizzativo una Regione colpita da una calamità metereologica di queste tragiche dimensioni (14 morti, 20mila sfollati, danni per ora incalcolabili ma sopra il miliardo di euro).
Il decreto aiuti per l’Emilia Romagna viene pensato dal Governo Meloni solo come un primo di diversi interventi volti nelle prossime settimane a sostenere la ripartenza delle zone colpite dall’alluvione: la bozza circolata pre-CdM prevede 100 milioni di euro per “coprire” larga parte delle misure previste per la “fase 1” dell’emergenza. Nomina commissario, stop mutui, bollette e tasse ed estensione dello stato di emergenza già annunciato ad inizio mese dopo i primi disastri del maltempo in Emilia: «il governo sta pensando a lotterie aggiuntive speciali per l’Emilia Romagna e al ricavato di auto sequestrate alla criminalità organizzata», ha anticipato ieri il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo.
DECRETO EMERGENZA ALLUVIONE, GOVERNO MELONI: LE MISURE DA 100 MILIONI DI EURO
«I primi provvedimenti sono per l’emergenza, per esentare aziende e cittadini dal pagamento delle imposte, per fermare tutti gli adempimenti che le persone e le imprese non possono portare avanti», ha spiegato la Premier Meloni la scorsa domenica incontrando il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e la talk force della Protezione Civile dopo la visita nelle zone più colpite dall’alluvione. «Dopodiché – ha aggiunto la Presidente che oggi presiede il CdM di ritorno dal G7 in Giappone – bisogna lavorare sugli indennizzi e sulla ricostruzione, ma questo richiede una stima dei danni completa. Va fatto anche un lavoro sulla semplificazione delle procedure, e questa forse è una delle cose più strategiche ora».
Sulle risorse, ancora tutte da calcolare, i 100 milioni di oggi sono solo un primo step di una lunga serie, «dovremo cercare di concentrarle per spendere subito quello che possiamo spendere». Si pensa ovviamente già alla fase 2 dove i provvedimenti del Governo saranno legati ai ristori di aziende e popolazione, ma sarà possibile solo quando sarà più chiaro il bilancio totale dei danni: essendo probabilmente miliardi di euro il “conto” del disastro, il Governo dovrebbe fare richieste nelle prossime ore al Fondo di Solidarietà europea, come avvenuto già con il terremoto del 2012 (670 milioni in quel caso, a fronte di danni per 12 miliardi, ricorda RaiNews). Nel pacchetto di aiuti presenti oggi in CdM – spiegano i ministri Lollobrigida (Agricoltura), Pichetto Fratin (Ambiente) e Urso (Imprese) – verranno sospesi alcune norme fiscali, stop ai termini per i versamenti e gli adempienti tributari, sia per i cittadini che per le imprese locali. «la sospensione dei mutui, la rateizzazione degli oneri fiscali, e soprattutto l’attivazione del Fondo di Garanzia, che a nostro avviso deve essere il massimo che ci è consentito dalle norme europee sugli aiuti di Stato», ha aggiunto il Ministro Urso; si discute infine dell’esonero dal lavoro per i dipendenti pubblici impossibilitati per l’alluvione a recarsi in ufficio o a ricorrere allo smart working.