COSA HA DECISO IL CDM E COSA HA FATTO SLITTARE PER I TEMPI LUNGHI DELLA CABINA REGIA PNRR

È slittato il Decreto Elezioni 2024 sull’Election day che era atteso nel CdM di questo pomeriggio: per il protrarsi della Cabina di regia sul PNRR e la successiva riunione sull’ex Ilva di Taranto (a cui si è aggiunto il vertice del Cisr, Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica), il Governo Meloni ha deciso di far slittare alla prossima settimana il decreto legge che accorpa per l’8-9 giugno 2024 il voto di Europee, Amministrative e Regionali in un unico Election day. La conferma è giunta da Palazzo Chigi dopo la conclusione del CdM dove comunque sono state prese decisioni importanti soprattutto sul fronte delle crisi aziendali.



Il Governo ha approvato in Consiglio dei Ministri un decreto legge che rafforza alcune misure già presenti nell’ordinamento, «a tutela della continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi», fra cui anche l’ex Ilva; lo stesso dl prevede garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l’eventuale amministrazione straordinaria. Il provvedimento preso dall’esecutivo di fatto apre la strada all’utilizzo della norma nell’ambito dello scontro con ArcelorMittal per il futuro dell’ex stabilimento Ilva di Taranto, Acciaierie Italia (intanto l’incontro è stato fissato con i sindacati per giovedì 18 gennaio alle ore 15).



Intervenuta prima del CdM alla lunga Cabina di regia sul PNRR, la Premier Giorgia Meloni spiega di essere soddisfatta per quanto fissato finora sul fronte Recovery Fund: mettendo in evidenza il “doppio primato” centrato, la Presidente del Consiglio afferma «essere la prima nazione in Europa non solo a presentare la richiesta e a ricevere dalla Commissione europea la quarta rata, ma anche a presentare entro il 2023 la richiesta per la quinta rata». Per il Ministro PNRR Fitto i risultati finora «rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire, con estremo rigore ed a ritmo serrato». Meloni conclude elencando i 4 risultati finora ottenuti: «Primo: il completamento e la verifica degli obiettivi per il pagamento della terza rata. Secondo: la verifica e la rendicontazione degli obiettivi per chiedere la quarta rata, versata dalla Commissione europea. Terzo: il completamento della revisione del Pnrr con l’implementazione del capitolo REPowerEU e l’approvazione del nuovo Piano da parte del Consiglio Ue. Quarto: il raggiungimento degli obiettivi per la quinta rata e la presentazione della nuova richiesta di pagamento». Diversa la posizione dell’ANCI, presente in Cabina di regia: «ci saremmo aspettati di ricevere informazioni certe su quali Comuni siano stati coinvolti dalla rimodulazione del Piano, o di conoscere i contenuti del decreto che dovrà specificare le nuove fonti di finanziamento e le modalità di impiego, ma così non è stato».



DECRETO ELEZIONI 2024 SBARCA OGGI IN CDM: L’ORDINE DEL GIORNO, GOVERNO CONVOCATO ALLE ORE 18

Il CdM numero 65 del Governo Meloni è stato convocato questo pomeriggio alle ore 18 a Palazzo Chigi per approvare una serie di importanti provvedimenti all’ordine del giorno tra i quali spicca il nuovo Decreto Legge “Europee 2024” che pone le regole (e le date) di quasi tutti gli appuntamento elettorali dell’intenso anno politico appena cominciato. Nel pieno del “nodo candidature” da limare ulteriormente per il leader del Centrodestranon è esclusa una riunione prima del Consiglio dei Ministri tra Meloni, Salvini e Tajani per decidere il futuro dei candidati in Sardegna, Basilicata, Piemonte, Abruzzo e Umbria – il Governo si prepara a definire regole e tempistiche per i tanti voti attesi nel 2024.

Nell’ordine del giorno del nuovo CdM convocato per questo tardo pomeriggio, si trova anche un nuovo schema di decreto legge per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7: atteso anche il disegno di legge per la «ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento all’Accordo istitutivo dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino relativo alla localizzazione della sede, adottato a Parigi il 21 maggio 2022». Protocolli con Thailandia e Malesia verranno poi sottoposti ai Ministri, così come l’esame definitivo del Decreto del Presidente della Repubblica sull’approvazione dello Statuto dell’Agenzia Italiana per la Gioventù: da ultimo, segnala il comunicato di Palazzo Chigi, in CdM anche il «Regolamento recante la tabella unica del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità tra dieci e cento punti, comprensivo dei coefficienti di variazione corrispondenti all’età del soggetto leso ai sensi dell’articolo 138, comma 1, lettera b), del codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209».

BOZZA DECRETO ELEZIONI IN CDM: EUROPEE, REGIONALI, AMMINISTRATIVE E MANDATI SINDACO, COSA CAMBIA

Al netto delle possibili modifiche al testo che saranno nel caso apportate durante il CdM convocato questa sera, il Governo Meloni si appresta a celebrare le Elezioni Europee 2024 con un unico Election day che unisca il voto di Bruxelles con le Regionali – ad esclusione della Sardegna dove si vota il 25 febbraio e in Abruzzo il 10 marzo – e con le Amministrative. Questo significa che alle urne gli italiani si troveranno la scheda delle Europee, nei Comuni al voto anche quella delle Elezioni Comunali e in Piemonte, Umbria e Basilicata si avrà anche la scheda verde delle Regionali.

Secondo la bozza circolata ieri sul Decreto Elezioni 2024, l’Election Day in Italia è fissato per l’8-9 giugno 2024: in particolare, riportano le anticipazioni del Dl in CdM, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo dalle ore 14 alle 22 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno; alle stesse ore e negli stessi giorni si terranno anche le Elezioni Regionali in Piemonte, Basilicata e Umbria, oltre alle Amministrative di oltre 3700 Comuni italiani, tra cui 27 capoluoghi di provincia e 6 di Regione (ovvero Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza). Si è scelto di modificare l’asset tradizionale degli ultimi anni per il semplice fatto che l’Europa ha stabilito tra il 6 e il 9 giugno il range di date per fissare le singole Elezioni Europee nei 27 Paesi membri, perciò non è stato possibile per l’Italia confermare il “trend” del voto su due giorni tra domenica e lunedì. Per lo spoglio dell’Election day, si procederà alle Europee alle ore 23 di domenica 9 giugno; alle 14 del lunedì 10 si avrà lo scrutinio delle Regionali e a seguire quello delle Amministrative.

All’interno del Decreto Elezioni 2024 oggi in CdM si discuterà anche sul terzo mandato consecutivo i sindaci dei Comuni con più di 5mila abitanti e fino a 15mila, laddove attualmente invece vale il limite di due mandati di fila (così come accade per i grandi Comuni sopra i 15mila abitanti, dove per ora rimarrà il vincolo). «Il decreto modifica l’articolo 51 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali e abolisce anche il limite (ora di 3 mandati consecutivi) per i sindaci dei Comuni fino a 5mila abitanti», si legge nella bozza anticipata ieri dall’Adnkronos, aggiungendo che «i mandati svolti o in corso all’entrata in vigore del decreto sono computati ai fini dell’applicazione delle disposizioni».