È un rebus in continua evoluzione il Consiglio dei Ministri sul Def e lo scostamento di bilancio visto che prima del Consiglio Europeo l’ipotesi maggiore è che il CdM potesse svolgersi attorno alle 21.30 di oggi, «salvo ritardi nell’agenda europea». Poi però qualcosa ancora non deve essere andato nel verso giusto nella messa in atto del Documento di Economia e Finanza, con il Governo che avrebbe bisogno di un’altra riunione con i capi delegazione e alcuni ministri a cui prenderebbe parte oltre a Conte anche il n.1 Mef Roberto Gualtieri.



Al momento la stessa riunione ancora non è stata fissata (fonte Agi) e perciò le ipotesi restano tre principali: riunione in serata e CdM in nottata con l’approvazione del Def e dell’aumento di deficit da 50-55 miliardi; Consiglio dei Ministri domani in giornata; CdM sabato, unendo a questo punto quello sul nuovo Dpcm per la fase 2. Il motivo di questo ulteriore “ritardo” è legato alla portata che il Def dovrà avere nei prossimi mesi di battaglia politica ed economica nella piena crisi pandemica: 10 miliardi alle imprese sotto i 10 dipendenti e 13 per gli ammortizzatori, mentre 12 mld andrebbero per anticipare alle imprese creditrici i pagamenti della PA.



A queste anticipazioni sul Dl Aprile che necessiterà di quei fondi garantiti da Def e spostamento bilancio, si aggiunge un’altro “spiffero” assai importante: come riporta La Stampa, «via le clausole di salvaguardia sull’Iva dal 2021. L’idea è quella di assorbire e quindi annullare una volta per tutte la clausola, anche per dare un segnale – spiegano fonti dei diversi partiti della maggioranza – di stabilità dei conti pubblici rispetto ai mercati finanziari». Proprio per tutti questi motivi le tempistiche e le agende che si intasano si stanno dilatando con il “rebus” del CdM che ancora non è stato fissato e che potrebbe essere fatto nel giro di 12-48 ore.



LE STIME SUL DEF: PIL 8%, DEFICIT AL 10%

Il Cdm doveva tenersi lunedì, poi è slittato a mercoledì alle 21 e infine a questa mattina prima del Consiglio Ue: ora però, diverse fonti di Governo stanno rilanciando della possibilità di far slittare il Consiglio dei Ministri su Def e scostamento bilancio addirittura nella giornata di domani. Stanotte e stamattina Conte e Gualtieri si sono visti per mettere a punto le ultime tabelle del Def da inviare a Bruxelles e solo dopo incontrerà i capi delegazione dei partiti di maggioranza: con Pil all’8%, deficit di poco sotto il 10% e debito al 155% sono le cifre ingombranti che dovrebbero essere scritte sul Documento di Economia e Finanza per porre le basi del voto in Parlamento sullo scostamento di bilancio. Il Ministro D’Incà ha fatto sapere proprio oggi che la prossima settimana «voteremo il Documento di economia e finanza, poi voteremo lo scostamento, tra il 29 e 30. Poi in Consiglio dei ministri il 30 delibereremo sul decreto di aprile».

Ora non è detto che il CdM di oggi avvenga effettivamente alle ore 12, si rischia di slittare di troppo e interferire con la decisiva videoconferenza per il Consiglio Ue: a questo punto alcuni riferiscono che il Consiglio dei Ministri potrebbe tenersi domani, a bocce “ferme” e con la firma del trattato europeo su MES-BEI-SURE con impianto di Recovery Fund per i prossimi mesi. Di conseguenza, anche la conferenza stampa di Conte che avrebbe dovuto tenersi dopo il CdM sul Def potrebbe saltare ed essere “rinviata” a quella decisamente più attesa di sabato (come ha riferito Alessia Morani del Pd questa mattina a L’Aria Che Tira) dove il Premier spiegherà le linee guida della fase 2.

CDM SLITTA A DOMANI?

L’agenza del Governo Conte si “alleggerisce” per la giornata di oggi visto che Palazzo Chigi ha fatto sapere – poco dopo aver annunciato il CdM per la serata di oggi – che il Consiglio dei Ministri su Def e scoramento di bilancio si terrà nella giornata di domani, con ogni probabilità nella tarda mattinata per consentire poi al Premier Conte di partecipare in videoconferenza dalle ore 15 alla “battaglia” sul Mes ed eurobond in Consiglio Ue. Secondo quanto riporta Adnkronos, dietro allo slittamento vi sarebbe una serie di problemi tecnici e ritardi nella stesura dei testi da approvare e varare in CdM.

Per questo motivo l’intera riunione dovrebbe spostarsi a giovedì mattina, in attesa di capire se il Premier Conte terrà o meno una conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. Potrebbe essere un’ulteriore situazione in cui annunciare i propositi della linea italiana che di lì a poco seguirà in Consiglio Ue; seconda ipotesi, potrebbe tenersi la conferenza stampa al termine della videoconferenza per fare il punto su Mes, Def e scostamento bilancio oppure, in ultima analisi (ed è la più probabile) l’appuntamento con la conferenza stampa verrà rinviato a venerdì/sabato quando Conte spiegherà le linee guida della fase 2 tanto attese da tutto un Paese.

DEF E SCOSTAMENTO BILANCIO IN CDM

Alle ore 21 si terrà il Consiglio dei Ministri con il Governo impegnato su due fronti molto delicato: nel CdM infatti si varerà il Def (Documento Economia e Finanza, una sorta di “schema” delle spese dello Stato per i prossimi mesi che dovrà poi valutare Bruxelles) e soprattutto lo scostamento di bilancio necessario per finanziare il prossimo Decreto Aprile. Sono in ballo tra i 50 e i 55 miliardi di euro, come anticipato ieri dal Premier Conte nella doppia informativa alla Camera e al Senato: esattamente come avvenuto con il Dl Cura Italia del 17 marzo scorso, il Consiglio dei Ministri deve prima varare lo scostamento sul deficit da far votare poi al Parlamento prima di poter passare, da regolamento, al varo del nuovo Decreto Aprile (che presumibilmente, visto le tempistiche, potrebbe arrivare nei primi giorni di maggio).

Le opposizioni hanno già fatto sapere che voteranno in blocco a favore dello scostamento (anche perché serve l’unanimità del Parlamento per poter sforare il tetto del deficit), nonostante chiedono costantemente più risorse del Governo: ieri Conte in Aula ha spiegato «Dobbiamo potenziare la nostra risposta di politica economica, per tale ragione in aggiunta ai 25 miliardi del Cura Italia il governo invierà al Parlamento un’ulteriore relazione contenente un discostamento di bilancio pari a una cifra ben superiore rispetto a quella stanziata a marzo, non inferiore a 50 miliardi di euro che si aggiungeranno ai 25 miliardi, per un intervento complessivo non inferiore a 75 miliardi di euro».

CDM: LE CIFRE DELLA CRISI

Le risorse da circa 50-55 miliardi che dovranno essere sbloccate nel CdM di questa sera – con il Governo impegnato in una corsa su tre fonti tra Fase 2 (vertice con sindacati ed enti locali in giornata), Consiglio Ue di domani sul Mes e, per l’appunto, Decreto Aprile – prevedono il finanziamento degli aiuti a imprese, sanità, famiglie, lavoratori e Protezione Civile. Tutto per far fronte ad una emergenza economica che il coronavirus sta peggiorando ogni giorno di più: tra Fitch, Istat e Governo, le cifre che inquadrano forse meglio la nostra crisi sono un probabile Pil a -8%, deficit tra l′8 e il 10%, debito/Pil tra il 155 e il 160%. Si cerca dunque di trovare liquidità da un lato ma anche di far ripartire la macchina del Paese per evitare che lo stallo economico si tramuti in collasso totale: come riportano fonti di Governo all’Adkronos, ai 55 miliardi di quesa sera si ragiona su almeno altri 30 utili per stanziare l’intero pacchetto voluto da Palazzo Chigi (con garanzie pubbliche, Golden Power, prestiti alle imprese) «50-55 mld di soldi freschi per il Paese, 30 mld di garanzie».

CI SARÀ ANCHE LA CONFERENZA STAMPA DI CONTE DOPO CDM?

Si ragiona inoltre nelle ultime ore su un fondo da 40 miliardi per Cassa depositi e prestiti, dove l’obiettivo è sostenere le aziende strategiche colpite dalla crisi «si tratta di una operazione di ricapitalizzazione delle società pubbliche», ribadisce la fonte di P.Chigi ai colleghi dell’Adn. Non è invece ancora definito se ci sarà o meno la conferenza stampa del Premier Conte al termine del CdM di questa sera (nel caso in diretta video streaming su YouTube Palazzo Chigi): in programma domani la maratona del Consiglio Ue (dalle ore 15) ed entro venerdì-sabato il piano per la fase 2 in cui il Presidente del Consiglio ha già preso l’impegno di spiegarlo personalmente (con la ormai consueta formula della diretta Facebook) ai cittadini: non è detto dunque che questa sera appaia in video per l’informativa su Def e scostamento del bilancio, ma al momento è troppo presto per saperlo