L’INTERVENTO DELLA PREMIER MELONI SUL DECRETO BABY GANG DOPO IL CDM

«C’è una alternativa al degrado e abbandono. Le norme licenziate oggi dal CdM sono norme molto importanti»: così la Premier Giorgia Meloni interviene, a sorpresa, nella lunga conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri dove è stato approvato il Decreto “anti baby gang”. Intervenendo dopo i tanti Ministri presenti per spiegare le varie nome del decreto, il Presidente del Consiglio rileva come su alcune materie lo Stato in passato si è occupato di altro, dando un brutto segnale in quanto «sarebbe stato pericoloso occuparsene. Quello di oggi invece è segno dello Stato che ci mette la faccia su materie complesse e difficili da risolvere».



Andando a Caivano, ricorda Meloni, il Governo si è chiesto quale modello può avere senso nel futuro di quel territorio così simile ad altre realtà in Italia: «è una sfida non semplice ma la vogliamo battere prendendo un territorio e poi occupandoci di tutti gli altri». Scuole, sport, educazione, e così tanti interventi con questo pacchetto di norme su Caivano «ma non pensate che il Governo considera tutto questo sufficiente e per questo abbiamo nominato un commissario straordinario a Caivano con Fabio Ciciliano». Dopo l’incontro con la mamma del ragazzo ucciso barbaramente a Napoli, Giovanbattista Cutolo, il Governo propone la medaglia al valor civile.



«Noi non sbattiamo in galera bambini 12enni, è solo previsto l’ammonimento con ammenda per reati gravi compiuti dagli under 14; mentre è previsto l’arresto in flagranza di reato per possesso d’armi e droga»: attenzione però, la Premier sottolinea come le nome del Decreto non è solo una questione di repressione, «ma c’è un tema di cultura e di educazione, serve rafforzare la presenza dello Stato laddove c’è assenza della famiglia». Sul tema della pornografia, è saltata all’ultimo la norma in Decreto con la spiegazione data da Meloni in conferenza stampa legata alla complessità della materia: «non nego la forte preoccupazione davanti ai dati messi a disposizione dalla Ministra Roccella sull’accesso di giovanissimi ai siti pornografici. Ma la materia è complessa e non penso sia giusto intervenire via decreto, prepareremo una proposta di legge con aiuti anche dalle altre forze politiche».



CDM GOVERNO MELONI OGGI, L’ORDINE DEL GIORNO: BABY GANG, SUD, PORNO ED EURO5

Il Governo Meloni ha convocato il nuovo CdM oggi giovedì 7 settembre 2023 alle ore 12.30 a Palazzo Chigi per consentire poi in serata alla Presidente del Consiglio di recarsi al G20 a New Delhi in India: tra i tanti punti all’ordine del giorno, spicca il nuovo Decreto con misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, già ribattezzati “Dl baby gang” o “Dl Caivano”.

Dopo la visita infatti della Premier Meloni la scorsa settimana nelle aree più disagiate della periferia di Napoli, in risposta al giro di violenze e stupri, la mano forte del Governo viene calata in duplica modo: prima il blitz della Polizia al Parco Verde di Caivano e ora le misure per provare a “mixare” quanto sostenuto dal Ministro dell’Interno Piantedosi, repressione ma anche recupero dei minori. All’interno del provvedimento in arrivo oggi in CdM trovano spazio anche misure per aumento di forze dell’ordine, carcere e multe sul fronte baby gang, stretta su dispersione scolastica ed emergenza porno minorile, fino al Daspo urbano e al giro di armi. L’odg del Consiglio dei Ministri prevede poi, tra gli altri interventi, anche il nuovo decreto legge “salva Sud” con disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese. Infine, il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin con il Ministro delle Imprese Adolfo Urso hanno anticipato che nel CdM di oggi troverà spazio lo stop al blocco dei veicoli Euro 5 in Piemonte dal 15 settembre (con proroga ancora da definire del provvedimento molto contestato da lavoratori e aziende).

DECRETO “BABY GANG” CONTRO LA CRIMINALITÀ GIOVANILE: LA BOZZA E LE MISURE

È certamente il Decreto “baby gang” a rappresentare però l’interesse maggiore verso il CdM del Governo Meloni previsto appena dopo mezzogiorno: da ieri circolano le ultime versioni della bozza sul Dl contro la criminalità giovanile, anticipata dalle parole del Ministro Piantedosi e dal commento del vicepremier Matteo Salvini ieri durante il vertice di maggioranza sulla Manovra. «In CdM arriva un provvedimento sulle babygang che aumenta controlli e sanzioni. Il 14 enne che gira con un coltello o con una pistola è capace di intendere e volere e se sbaglia, se uccide, rapina, spaccia, deve pagare come un 50 enne», ha detto il leader della Lega. Ecco qui di seguito i provvedimenti principali presenti nella bozza del Decreto Caivano, in attesa di eventuali modifiche/cambiamenti dell’ultima ora:

Carcere più facile per i minori

Per provare a reprimere sul nascere le violenze e le criminalità tra i più giovani, viene abbassata da 9 a 6 anni la pena edittale minima perché un minorenne possa essere sottoposto a custodia cautelare in carcere. Allo stesso tempo, il Decreto studiato dal Governo vuole incentivare la “messa in prova” dei minorenni, aumentando la possibilità concessa dai giudici di evitare il processo (solo per reati con pena massima di 5 anni), in cambio che il ragazzo accetta un percorso «di reinserimento e rieducazione con svolgimento di lavori socialmente utili per un periodo compreso da uno a sei mesi».

Arresto, smartphone, social

Si estende anche ai 14enni l’avviso orale del Questore, in caso il giovane risulti condannato anche non in via definitiva, che possa vietare l’utilizzo di social, web e telefoni cellulari. Sorveglianza affidata ai genitori, qualora venisse meno il rischio è multa da 200 a 1.000 euro a meno che «non provino di non aver potuto impedire il fatto». Per chi ha invece tra i 12 e i 14 anni viene estesa la possibilità di subire l’arresto: l’ammonimento ha lo scopo di garantire le vittime di bullismo e violenze domestiche. La bozza spiega l’itera: si convoca in questura il minorenne insieme ad almeno uno dei genitori, lo si avverte di «astenersi da ulteriori atti di molestia o violenza», e infine si potrà sanzionare la famiglia con una multa fino a mille euro.

Spaccio, Daspo urbano e porno

Nel Decreto baby gang il Governo intende porre in atto il Daspo urbano – divieto temporaneo di frequentare certe zone come misura a tutela del decoro cittadino – anche per minori over 14 anni. Stretta poi voluta dalla Ministra della Famiglia Eugenia Roccella sull’accesso ai siti porno: misure di certificazione dell’età per l’accesso ai siti hot e un maggior incoraggiamento alle famiglie all’uso del “parental control” sui dispositivi in uso ai minori. Infine, il Decreto contro la criminalità giovanile intende aumentare le pene per detenzione, traffico e produzione di sostanze stupefacenti: i ragazzi fino ad oggi rischiavamo da sei mesi a quattro anni, mentre il dl baby gang alza le sanzioni da uno a cinque anni, con possibilità di arresto per minori anche 14enne in caso di spaccio (oltre che per violenza a pubblico ufficiale). Da ultimo, pene più severe per il reato di porto d’armi abusivo.

Rieducazione, scuola e recupero

Prevista nel Decreto baby gang la rieducazione per i minori con lavori socialmente utili a titolo gratuito per massimo sei mesi, da unirsi alla riforma varata dal Ministro Valditara che punta a rivoluzionare il sistema del voto in condotta in ogni ordine di classi e gradi. Altro punto centrale nel decreto contro il disagio giovanile e la criminalità organizzata è il cambiamento drastico di pene per i genitori il cui figlio non frequenta la scuola dell’obbligo: niente più multa da 30 euro, ma fino a due anni di carcere. Il provvedimento del decreto abroga l’articolo del codice penale che prevedeva sanzione pecuniaria e introduce nuovo articolo che punisce fino a 2 anni di carcere «chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria».