È terminato poco dopo le ore 20 il CdM con il licenziamento anche per il Decreto Liquidità Imprese dopo il via libera stamane del nuovo Dl Scuola: nella conferenza stampa del Premier Conte ha illustrato i principali risvolti normativi con tutti i provvedimenti previsti dal Governo per far fronte all’emergenza economica causata dal coronavirus. Dopo i vari scontri tra ieri sera a questa mattina, il Cdm ha dato disco verde al dl per la liquidità delle imprese. La Sace garantirà i prestiti per le aziende ma sarà controllata dal Mef di Gualtieri con contributi da 50: «liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese. 200 per il mercato interno e 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco: non ricordo un intervento così poderoso a favore delle aziende, cifra enorme per rilanciare la nostra economia: prestiti saranno erogati dalle banche ma con la garanzia dello Stato perché tutto avvenga in maniera celere e sicuro», spiega il Premier Conte nel suo breve intervento. Saranno «7 miliardi per le PMI, mentre Sace garantirà i prestiti alle imprese: varato misure fiscali e sospensione contributi anche per i mesi di aprile e maggio. Abbiamo adottato anche lo strumento del golden power per tutelare le imprese ed evitare “scalate” dall’estero».



È stato approvato poi un nuovo Decreto Scuola con tutte le novità per far finire l’anno scolastico «in un periodo così difficile come questo». Il Ministro Mef Roberto Gualtieri ha invece aggiunto «Ci saranno poi 30 miliardi che si aggiungono ai 200 “sbloccati” per le aziende nel prossimo Decreto Aprile tra qualche giorno: lì vi saranno anche le varie sospensioni fiscali». Il Ministro del Mie Patuanelli poi illustra le novità sulla garanzia dei prestiti per le aziende, tramite Sace e tramite Banche: «c’è bisogno di liquidità immediata tanto per i piccoli quanto per i grandi. Fino a 25mila euro di prestito non servirà la garanzia dell’artigiano, si fa garante lo Stato».



PRIMA LO SCONTRO PD-M5S, POI L’INTESA

Il CdM sta per riprendere la riunione dopo la pausa pranzo e dopo che nella mattinata è stato approvato il Decreto Scuola per concludere l’anno dopo la crisi coronavirus: negli ultimi minuti si sarebbe invece trovato l’accordo anche sull’altra parte del Consiglio dei Ministri di oggi, ovvero il tanto chiacchierato Decreto Liquidità Imprese con alcune novità importanti sia sulla Sace che sul fronte garanzia prestiti. Secondo quanto riportato da fonti di Governo all’Adkronos, sul pacchetto liquidità è stato trovato l’accordo: risorse per oltre 750 miliardi di euro, di fatto 400 in più rispetto ai 350 miliardi già previsti nel dl Cura Italia.



Viene rafforzato il ruolo di Sace (che però non passa sotto il controllo del Mef, almeno secondo l’ultima bozza) in campo export e concederà internazionalizzazione delle imprese. Nello specifico, riportano le fonti di Palazzo Chigi, «si mobilitano 200 miliardi di prestiti con garanzie fino al 90% per tutte le imprese, senza limiti di fatturato, e altri 200 miliardi di crediti destinati al sostegno dell’export». Questo significa che la linea Renzi per il momento non ha pagato e tramite il Premier Conte – lo spiegherà nella conferenza stampa finale post-CdM – si è trovata la via di mezzo tra chi chiedeva l’80% di copertura e chi come Italia Viva il 100%. Dalle 16.30-17 ripresi i lavori interni al Consiglio dei Ministri.

VIA LIBERA AL DECRETO SCUOLA

Arrivano importanti aggiornamenti dal CdM: secondo quanto riporta Tg La7, è stato approvato il Decreto Scuola. Per il momento non ne sono stati resi noti i contenuti, ma secondo le prime indiscrezioni sarebbe prevista l’ammissione di tutti gli studenti agli esami di maturità – ci sarà solo la prova orale, niente prove scritte – e sarebbe fissato ai primissimi giorni di settembre l’inizio del prossimo anno scolastico. Nel dl sono inoltre contenuti gli scenari in caso di ritorno alla didattica in classe. Intesa sul decreto Scuola, dunque, ma non è stata ancora raggiunta l’intesa sul dl liquidità imprese. Ansa fa sapere che la riunione del Consiglio dei Ministri è stata sospesa e aggiornata a questo pomeriggio. Uno stop legato ai nodi ancora sul tavolo, con le forze di maggioranza che non hanno ancora raggiunto la fumata bianca su imprese e norme sulle garanzie per dare liquidità, senza dimenticare il capitolo dell’estensione del golden power, quello sulla giustizia e il rinvio delle amministrative al prossimo autunno. (Aggiornamento di MB)

DIRETTA CDM: DECRETO SCUOLA, LIQUIDITA’ IMPRESE E GOLDEN POWER

È cominciato attorno alle ore 12 il nuovo Cdm che si appresta a varare diversi importanti provvedimenti anti-coronavirus: come potete scorgere qui sotto nei vari focus, sono principalmente due i Decreti in “gioco”, il Liquidità Imprese e il Dl Scuola, ma si aggiungono alle discussioni del Governo anche le misure sul golden power, il rinvio delle Elezioni Amministrative in autunno e nuovi fondi al Commissario Domenico Arcuri. Come si legge nell’odg, oltre al Decreto Liquidità («misure in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese, nonché di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e di disciplina dei termini in tema di consultazioni elettorali e di giustizia») e al Decreto Scuola («sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato») figurano anche una deliberazione a norma del dl Cura Italia «recante assegnazione di risorse al commissario straordinario per l’emergenza Covid-19».

Inoltre sarà presente in CdM anche un decreto della Presidenza della Repubblica «recante autorizzazione al ministero dell’Istruzione ad assumere personale docente». Secondo fonti di Governo dell’Adnkronos, nei decreti non ci sarà il capitolo sul rinvio delle Elezioni Amministrative e Regionali bensì «dovrebbe essere approvato fuori sacco». A seguire, come sempre, la conferenza stampa del Premier Conte assieme ai Ministri protagonisti delle rispettive misure adottate.

Qui la diretta video della conferenza stampa post-CdM

TUTTI I DECRETI IN CDM

Attorno alle ore 11 è stato convocato stamattina il Consiglio dei Ministri sul duplice importante tema del Decreto Liquidità Imprese e Decreto Scuola, una sorta di “anticipo” da circa 10 miliardi per il ben più corposo e prossimo (attorno a metà mese sarà varato) Decreto Aprile che avrà il compito di rifinanziare le misure del Dl Cura Italia di marzo con diverse aggiunte per sostenere un’economia sempre più in crisi. Al termine del CdM convocato ci sarà la consueta conferenza stampa in diretta video sui canali social del Premier Conte e sul canale YouTube di Palazzo Chigi.

Il Presidente del Consiglio intanto sta vedendo tutti i capi delegazioni dei partiti prima dell’inizio del CdM per cui anche l’orario di inizio potrebbe subire qualche slittamento e variazione rispetto al programma prefissato; quel che è certo è l’impianto centrale di quanto andrà discusso nel Consiglio con tutti i ministri chiamati a dirimere ancora una volta la crisi coronavirus sul piano sociale, economico e produttivo.

Ancora molto delicato e da dirimere nella discussione interna alla maggioranza il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti: nella nottata è stato trovato un iniziale accordo sulla Sace, come spiega l’Ansa «ad immettere garanzie nei prestiti alle grandi aziende – e occuparsi della valutazioni di solvibilità – sarà Sace che, tuttavia resterà una controllata di Cdp». Sul fronte scuola, nell’intervista a Fazio ieri sera il Ministro Lucia Azzolina ha tracciato le ultime ipotesi inserite nella bozza di Governo: ecco i maggiori dettagli nel nostro focus.

OGGI IL CDM

Ci sono voluti giorni per limare i dettagli di un doppio Decreto che prova ad intervenire in sostegno a imprese e mondo Scuola colpiti dalla crisi coronavirus: il Decreto che dovrà concedere immediata liquidità alle imprese è stato in qualche modo anticipato giorni fa nel confronto a Palazzo Chigi tra Centrodestra e Governo con il Premier Conte che annunciò in quella sede come l’intenzione era quella di porre fin da subito un aiuto concreto per salvare le imprese altrimenti destinate ad un mese di aprile ancora più devastante del marzo appena passato. Nella recente intervista a il Fatto Quotidiano il Presidente del Consiglio ha poi aggiunto «abbiamo concordato di stralciare le misure per assicurare liquidità soprattutto alle imprese, come ha anticipato il ministro Gualtieri. Stiamo preparando un apposito decreto, spero di riuscire a portarlo già in Consiglio dei ministri proprio per consentire alle imprese un più agevole accesso ai finanziamenti delle banche, fino a 200 milioni di euro, con la garanzia di Stato». Il provvedimento “liquidità imprese” segue il nuovo Dpcm col quale sono state prorogate le misure di quarantene a chiusura attività fino almeno al 13 aprile prossimo, mentre anticipa la “nuova manovra economica” (come definita da Conte stesso) sul mese di aprile da incardinare prima di Pasqua. Nella serata di ieri il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha anticipato le misure: 7 miliardi al Fondo di garanzia, prestiti fino a 25mila euro senza valutazione del merito di credito, garanzia dello Stato per prestiti fino a 800mila euro.

In attesa dunque del nuovo Decreto Aprile che mira a “copiare” l’intervento del “Cura Italia” (ma con maggiori finanze, come i 3 miliardi per il Reddito di Emergenza garantito dal Ministro Catalfo), il tavolo “caldissimo” resta quello delle aziende dopo la mazzata data dagli studi di Confindustria che stimano un -16% della produzione industriale nel solo mese di marzo: «Non intendiamo nazionalizzare nessuna impresa – spiega il premier Conte con riferimento ai campioni nazionali dei settori strategici quotati in Borsa – piuttosto lavoriamo per tutelare i nostri asset strategici con lo strumento del ‘golden power”, da rinforzare anche a livello europeo per le operazioni intracomunitarie». All’interno del Consiglio dei Ministri dovrebbe poi anche essere affrontato il capitolo del rinvio in autunno di referendum ed Elezioni Amministrative: qui tutti i dettagli. 

DECRETO LIQUIDITÀ AZIENDE, I NODI IN CAMPO

Dopo il pre-consiglio tenutosi ieri tra Conte e Gualtieri, sono emersi ancora due principali nodi sul Decreto liquidità aziende da dirimere prima del CdM: «Tutti insieme compatti si sta cercando di trovare la soluzione migliore», è emerso dopo il vertice con presente anche l’ad di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo. In primis bisogna capire chi si prenderà in carico le garanzie sui prestiti alle aziende: Cdp direttamente o la Sace, la società specializzata nel sostegno alle imprese italiane controllata sempre da Cassa Depostiti e Prestiti. Il M5s sarebbe per la seconda ipotesi visto che non vuole snaturare l’operato e l’obiettivo di Cdp, ma boccia anche l’acquisizione del Mef su Sace «questo comporterebbe corposo ritardo tecnico nell’immissione delle garanzie statali per i prestiti alle aziende», rivela fonte M5s a Repubblica. Secondo “nodo” da sciogliere in Consiglio dei Ministri è invece sulla percentuale delle garanzie sui prestiti, se 80% o quota integrale: secondo l’Adkronos, il Governo vorrebbe puntare sul 100% «E’ il momento di dare un segnale chiaro al Paese e di puntare sulla ripartenza», spiegano fonti di governo ieri sera. Su questo punto arriva la proposta del leader di Italia Viva, Matteo Renzi: «La garanzia statale al 100% alle banche per dare subito ad aziende e partite IVA il 25% del fatturato 2019 (da restituire a partire dal 2022) è la VERA misura di ripartenza. Italia Viva sostiene con forza, da giorni, questa proposta. Facciamola semplice, facciamola subito».

PREVISTO DL SCUOLA IN CDM: LE NOVITÀ

A fianco delle imprese, il CdM previsto per oggi dovrebbe affrontare anche un secondo capitolo strategico molto importante, ovvero un nuovo Decreto mirato al mondo scuola, il primo “chiuso” fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus: «la battaglia contro il Coronavirus non è ancora vinta, anzi. I segnali di rallentamento dell’epidemia non devono trarre in inganno: abbassare la guardia sarebbe disastroso», scriveva il 2 aprile scorso la Ministra Miur Azzolina sulla propria Facebook, annunciando presto «un piano complessivo che possa guidare la Scuola nella prosecuzione di questo anno scolastico e guardando al prossimo. Di concerto con tutte le forze politiche che compongono la maggioranza stiamo definendo un pacchetto di misure. A breve faremo chiarezza perché la scuola ha bisogno di certezze».

In attesa di capire se il testo verrà varato già in giornata (c’è l’ipotesi che possa slittare in un secondo CdM nei prossimi giorni) la bozza del Decreto (QUI TUTTI I DETTAGLI) scuola circolata nei giorni scorsi prevedeva misure da attuare tanto sul fronte esami (maturità e terza media) quanto sulla conclusione dell’anno scolastico: se si riuscirà a tornare a scuola entro il 18 maggio si svolgerà la Maturità in una versione light con tre prove. La seconda non sarà a carattere nazionale, ma predisposta dalle singole commissioni. Non solo, l’esame di terza media potrebbe essere abolito e sostituito da una valutazione finale del consiglio di classe. Se invece le scuole rimarranno chiuse fino a dopo il 18 maggio l’ipotesi nella bozza del Decreto prevede il “piano B”: esame di maturità in una sola prova orale, il colloquio potrebbe essere “normale” oppure – in una versione ancora più radicale contenuta nella bozza di Decreto – “da remoto” con collegamenti in streaming.