Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto Sostegni. Nella bozza esaminata in Cdm ci sono 29 articoli che affrontano diversi settori, dalle imprese al caro-bollette. Ad esempio, c’è il taglio ai sussidi alle fonti fossili. Ci sono interventi per discoteche, esercizi commerciali, stabilimenti termali, enti locali, cultura, sport, trasporti, ma anche contrasto a frodi fiscali, scuola, famiglie, e prestazioni sanitarie e digitali. Per quanto riguarda la misura relativa alla riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, pare valga oltre 105 milioni di euro a partire dal 2022, secondo fonti qualificate citate da LaPresse.



Tali risorse saranno destinate al finanziamento delle misure di contenimento dei costi delle bollette dell’energia elettrica. Pare che Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, abbia avuto una forte presa di posizione sul punto. Inoltre, sono in arrivo 400 milioni per le spese Covid delle Regioni per affrontare la quarta ondata e per la campagna vaccinale. Ma sono previsti anche contributi per i trasporti: si parla di 80 milioni per il trasporto pubblico locale, mentre per gli autobus privati è previsto un fondo per 15 milioni. Invece nel settore ferroviario 10 milioni all’anno a Rfi, dal 2022 al 2034, per abbattere il canone della rete per gli altri operatori. (agg. di Silvana Palazzo)



L’ORDINE DEL GIORNO IN CONSIGLIO DEI MINISTRI

È cominciato alle ore 11.15 il CdM per il varo del nuovo Decreto Ristori (il Sostegni ter): «Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico».

Un duplice intervento nel medesimo decreto dunque, tanto per i ristori alle attività costrette dal Governo alle chiusure per l’emergenza Covid-19, quanto per il caro-bollette. All’ordine del giorno anche altri due provvedimenti in discussione al Consiglio dei Ministri: il disegno di legge per la delega al Governo dell’adozione del Codice della ricostruzione e il decreto del Presidente della Repubblica recante «disposizioni in materia di istituzione e funzionamento del registro pubblico dei contraenti che si oppongono all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali». Poco prima di mezzogiorno il Premier Draghi ha firmato il nuovo Dpcm sui negozi esentati dal Green pass: qui tutte le novità e le nuove regole dal 1 febbraio 2022.



CABINA DI REGIA E POI CDM: GLI INTERVENTI

È in corso dalle ore 9 la Cabina di regia a Palazzo Chigi tra Draghi e i capidelegazione dei partiti di maggioranza per fare il punto sul duplice atteso intervento nel prossimo Consiglio dei Ministri previsto nelle prossime ore.

Lo scudo contro il caro-bollette da circa 4 miliardi, il Dl Ristori ter da 1,6 miliardi e poi un’ultima verifica sul Dpcm con la lista dei negozi esentati dal Green Pass, pronto da firmare oggi per il Presidente del Consiglio. Riporta l’ANSA che nella bozza sul decreto bollette ci saranno il rinnovo del meccanismo delle aste per l’emissione di CO2 (da destinare a ridurre i rincari anziché il debito pubblico) ma anche il taglio attraverso la cartolarizzazione di parte degli oneri di sistema: rispetto ai 3,8 miliardi già stanziati con la Manovra per ridurre il costo delle bollette per le famiglie, l’intervento di oggi è volto a salvaguardare le imprese e i costi altissimi per l’energia cui sono sottoposti in questo inizio 2022. Per il Dl Ristori invece gli stanziamenti dovrebbero essere di questo tipo: 360 milioni per le attività in crisi per le restrizioni, dalle discoteche alle piscine fino alla filiera del tessile, con ulteriori stanziamenti poi per il turismo. In tutto 1,5 miliardi per andare a sostenere imprese e lavoratori colpiti duramente dalle restrizioni operate dal Governo. Secondo la sottosegretaria al Mef Maria Cecilia Guerra, «Il decreto sostegni all’ordine del giorno del Consiglio è un primo intervento che deve essere fatto con risorse a disposizione, senza ricorrere a scostamenti. La selezione degli strumenti è pensata per arrivare il prima possibile a destinazione, si farà ricorso a strumenti già utilizzati, potrebbe essere il credito agli affitti o la riduzione dell’Imu, un sostegno attraverso il rifinanziamento di fondi esistenti e un intervento per facilitare, dove necessario, il ricorso alla cassa integrazione». In CdM si affronterà anche gli ultimi nodi sul Dpcm dopo che è stata definita ieri la bozza, con ulteriori controlli che saranno disposti anche nelle attività dove non sarà richiesto il Green Pass per verificare che i clienti non vaccinati «facciano acquisti per sole esigenze primarie», nota che ha fatto suscitare più di una polemica dopo essere uscita ieri sera in anteprima.

+++SLITTA A DOMANI IL CONSIGLIO DEI MINISTRI+++

Secondo quanto appreso dall’Adnkronos da fonti di Governo, sarebbe slittato a domani il Consiglio dei Ministri con il triplice “pacchetto” di misure previsto: Decreto Ristori, intervento contro il caro bollette e la riflessione sulle misure anti-Covid (Dpcm, sistema colori etc..).

L’intervento per frenare l’aumento di luce e gas al momento non sarebbe ancora pronto, a differenza del decreto Sostegni ter per i comparti più colpiti dalle ultime misure anti-Covid varate dall’esecutivo: alle 15 di oggi è invece convocato il pre-Cdm ma all’ordine del giorno – spiega l’Adn – vi sarebbe solo il ddl delega per l’adozione del codice della ricostruzione. Potrebbe avvenire comunque in giornata, forse entro sera, la firma di Draghi sul Dpcm con la lista dei negozi esentati dall’obbligo di Green Pass e Super Green Pass. Qui l’interlocuzione nella maggioranza riguarda sostanzialmente il nodo delle tabaccherie: nella bozza del Dpcm sarebbero escluse dalle deroghe, dunque occorrerebbe munirsi di Green Pass per andarsi a comprare le sigarette, ma nel Governo viene discussa fino all’ultimo la possibilità di una deroga in extremis dalla norma di legge.

VERSO CONSIGLIO DEI MINISTRI: I TEMI

Dovrebbe tenersi questo pomeriggio il Consiglio dei Ministri con il varo di tre importanti provvedimenti sulla lotta al Covid e il tema caldissimo del caro-energia: da quanto filtrato finora da Palazzo Chigi, in CdM è atteso il nuovo Decreto Ristori (o Sostegni ter) per tutti gli interventi a favore dei settori più colpiti dalle chiusure del Governo.

Non solo, dovrebbe poi essere stanziato un nuovo intervento corposo per affrontare gli alti rincari delle bollette energetiche, come ribadito ieri dalla riunione dei Ministri Mise e MiTE, Giorgetti e Cingolani. Da ultimo, è attesa sempre oggi la firma del Premier Mario Draghi sul Dpcm per specificare quali attività saranno esentate dall’obbligo di Green Pass e Super Green Pass a partire dal 1 febbraio prossimo: sulla scia, potrebbe essere condotta una riflessione in seno all’esecutivo sul sistema a colori delle Regioni e le regole sulla stesura del bollettino anti-Covid, punti ormai all’ordine del giorno dei tavoli con i territori e i Governatori.

CARO ENERGIA: PRONTI 4 MILIARDI PER RINCARI BOLLETTE

Il Decreto Ristori atteso in CdM dovrebbe vedere stanziato un miliardo di euro, mentre immediati per il caro-bollette saranno 4 i miliardi messi a disposizione, con un piano di tagli che a lungo termine potrebbe arrivare attorno ai 10 miliardi complessivi. Le stime contenute nelle bozze giunte all’ANSA e all’AGI prevedono interventi a sostegno dei mancati guadagni di turismo, spettacoli, sport, discoteche e grandi eventi: non dovrebbe invece trovare spazio nel decreto il rinnovo dell’indennità riconosciuta come malattia per la quarantena da contatto Covid. Costa in tutto un miliardo, sono le stime del MEF, il Governo dunque non intende spendere una cifra di fatto pari all’interno Dl Ristori e per questo sta ragionando su come eventualmente intervenire in aiuto di chi costretto alla quarantena da contatto nei (pochi) casi rimasti ormai che non rientrano nelle ultime regole approvate nel Decreto Covid. Sullo shock-prezzi dell’energia invece è atteso un nuovo stanziamento del Governo senza però scostamenti del deficit: circa un miliardo e mezzo di euro con i proventi delle aste di CO2 e con la cartolarizzazione di alcuni oneri di sistema che invece valgono 2,5 miliardi. In totale sono 4 miliardi senza per il momento approvare un nuovo scostamento di bilancio, come invece suggerito dal M5s dell’ex Premier Conte. Non dovrebbe infine esserci alcun intervento sugli extra-profitti delle aziende energetiche, ipotesi rilanciata dalla viceministro dello Sviluppo, Alessandra Todde (M5s). «Sul caro bollette il governo è intervenuto a più riprese attraverso misure aventi carattere di urgenza», ha spiegato ieri il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani durante il question time alla Camera, «Tuttavia l’eccezionalità della situazione rischia di offuscare l’efficacia delle azioni messe in atto dal governo e induce alla valutazione di ulteriori misure di carattere prettamente strutturale».

VERSO FIRMA DRAGHI DEL DPCM NEGOZI

È atteso in giornata il varo finale del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dpcm) per la lista di tutte le attività che saranno esentate dall’obbligo di Green Pass: dopo una lunga discussione su più livelli tra Ministeri, tecnici, Regioni e associazioni di categoria, la “quadra” dovrebbe essere stata raggiunta, resta ancora un’ultima riflessione sul tema delle tabaccherie. Il Green Pass ‘base” (dunque anche con tampone negativo) non servirà per le seguenti categorie: supermercati, alimentari, pescherie, mercati rionali, ottici, farmacie, prodotti igienico-sanitari, alimenti per animali, benzinai, edicole all’aperto. Servirà invece per entrare nelle tabaccherie, sempre che all’ultimo la norma non venga stralciata dopo la forte discussione accesa nelle riunioni preparatorie al CdM. Da oggi 20 gennaio l’obbligo di Green Pass “base” è richiesto per parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre dal 1 febbraio sarà esteso praticamente a tutte le attività al chiuso, negozi di abbigliamento, librerie e cosmesi comprese.