Via libera del Cdm al riordino dei ministeri. Nello specifico, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto ministeri con cui si procede alla riorganizzazione di alcuni dicasteri, a partire dal ministero di Transizione ecologica. Inoltre, ha approvato i cinque decreti legislativi per l’attuazione della riforma dello Sport, che erano stati presentati dal ministro Vincenzo Spadafora quando era in carica il governo Conte. «Con il consiglio dei ministri odierno è stato ufficialmente creato il nuovo Ministero per la Transizione Ecologica. Una promessa che avevamo fatto ai cittadini per rendere la politica industriale del Paese improntata al Green New Deal europeo», ha scritto Stefano Patuanelli su Facebook, sottolineando che si tratta di «una scelta di campo che caratterizza fortemente l’azione del Governo e che sposta molte competenze del Ministero dello Sviluppo Economico in materia energetica».



Anche Luigi Di Maio è intervenuto sui social: «È un risultato importante per il Paese, proposto e negoziato da Beppe Grillo, che punterà a proiettare l’Italia verso nuove opportunità di crescita e sviluppo». Poi ha proseguito: «Transizione ecologica non significa solo ambiente e green, ma andremo a revisionare totalmente il concetto di lavoro, di imprese e apriremo una strada innovativa e moderna che ci porterà ad essere molto più competitivi». Questo vuol dire che ci saranno «nuovi posti di lavoro duraturi». (agg. di Silvana Palazzo)



CDM GOVERNO DRAGHI: VERSO NUOVO DPCM

Sarà un Consiglio dei Ministri corposo quello convocato oggi dal Governo Draghi, il quarto dall’insediamento del nuovo esecutivo: appena terminata la riunione del Consiglio Europeo dove il Premier ha “battuto i pugni sul tavolo” per chiedere una accelerazione importante della campagna vaccini in Ue, a Palazzo Chigi si riuniscono i Ministri per affrontare diversi dossier sul tavolo. Nuovo Ministero della Transizione Ecologica, la separazione tra Cultura e Turismo, la riforma dello Sport (con la possibile nomina del nuovo sottosegretario con delega, ndr) e forse anche una prima discussione sulla bozza del Dpcm che in giornata verrà presentato alle Regioni.



Come ha annunciato ieri la Ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, nelle prossime ore gli enti locali riceveranno la bozza del nuovo Decreto che dal 6 marzo (fino a dopo Pasqua, 6 aprile) terrà sostanzialmente le medesime chiusure/regole del precedente Dpcm, con la novità delle ordinanze sui colori dettate in anticipo così anche le altre misure in modo da consentire una miglior programmazione ai cittadini e alle imprese: non è da escludersi dunque che tale bozza possa essere già discussa oggi in Consiglio dei Ministri, tenuto conto che l’esecutivo punta all’approvazione già il prossimo 1 marzo non appena ricevuto consigli/modifiche dagli enti locali.

CDM GOVERNO DRAGHI, L’ORDINE DEL GIORNO

Ma il fulcro in odg del Cdm – convocato alle ore 12.30 a Palazzo Chigi – riguarda la composizione dei nuovi ministeri scelti e indicati dal Premier Draghi come punti nodali nella lunga rincorsa al Recovery Plan per uscire dalla crisi economica: ci sarà il via libera al provvedimento che scorpora definitivamente il Ministero del Turismo da quello della Cultura (rispettivamente guidati da Massimo Garavaglia, Lega e Dario Franceschini, Pd), ma anche la bozza di riorganizzazione del Ministero dell’Ambiente che diventa della Transizione Ecologica (MiTE) guidato invece dal super-tecnico Roberto Cingolani.

A tutto questo occorrerà un Decreto Legge che prevede il riordino dei Ministeri, nello specifico le attribuzioni della Presidenza del Consiglio ad Ambiente e tutela del territorio e del mare, Beni culturali e turismo, Infrastrutture e trasporti, Sviluppo economico (Giancarlo Giorgetti, Lega), Innovazione tecnologica e transizione digitale (Vittorio Colao, tecnico). Diverse le novità in questo nuovo Dl, a partire dal trasferimento dal 31 marzo prossimo di tutte le competenze oggi in campo al Mibact sul settore del Turismo: il nuovo Ministero amministrato dal leghista Garavaglia, inoltre, è autorizzato «a bandire apposite procedure concorsuali pubbliche, da concludere entro il 31 dicembre 2021, per l’assunzione di unità di personale, ovvero a utilizzare graduatorie di concorsi pubblici di altre pubbliche amministrazioni in corso di validità, nonché a reclutare personale non dirigenziale mediante procedure straordinarie di mobilità esterna», recita la bozza del Dl visionata da AgCult. Cingolani invece otterrà tutte le deleghe su competenze energetiche fino ad oggi distribuite tra i Ministeri dell’Ambiente, Sviluppo Economico, Infrastrutture e MEF.

Da ultimo, i 5 decreti presentati dall’ultimo Cdm del Governo Conte sullo sport dovrebbero portare oggi alla definitiva approvazione della Riforma dello Sport, con anche (forse) la nomina di un nuovo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che dovrà occuparsi di tutto il settore sportivo. Tra le principali novità, riporta la Gazzetta dello Sport, l’abolizione del vincolo sportivo «che però entrerà in vigore tra cinque anni, come chiesto a più riprese da moltissimi presidenti federali e regionali», ma anche il riconoscimento della figura del lavoratore sportivo «a partire da luglio 2022, con il versamento di contributi previdenziali per tutti coloro che supereranno la no-tax area fissata a 10.000 euro annui».