CDM, IL COMUNICATO DEL GOVERNO MELONI SU DECRETO E NOMINE

Il rinvio di parte della Riforma Cartabia al 30 dicembre, il mantenimento dell’ergastolo ostativo approvando la norma del precedente Governo, il nuovo reato sui rave party e la nomina di 39 tra sottosegretari e viceministri: il Governo Meloni entra in piena operatività e con il suo secondo CdM approva in un unico Decreto legge tutte le norme emergenziali su Giustizia, Covid e ordine pubblico. Dal prossimo Consiglio dei Ministri – già annunciato dalla Premier Meloni in conferenza stampa per venerdì 4 novembre – si parlerà invece di Nadef, Manovra ed energia-caro bollette. «Abbiamo proceduto ad approvare un primo decreto che secondo me è molto importante. Per me è a tratti simbolico», ha detto ancora Meloni. «Avevamo promesso che saremmo stati veloci e veloci siamo stati. Sono molto contenta delle misure approvate sulla giustizia».



Nel lungo comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi si definisce quale sia il nuovo dispositivo voluto dal Ministro degli Interni Matteo Piantedosi in merito al tema controverso dei rave party: «Si modificano le norme relative all’invasione di terreni o edifici, pubblici o privati, con la previsione della reclusione da 3 a 6 anni e della multa da 1.000 a 10.000 euro. Se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica. Nel caso di condanna o applicazione della pena su richiesta delle parti, si prevede la confisca delle cose utilizzate per commettere il reato». Sul fronte Covid invece, il Ministro Schillaci conferma quanto definito alla vigilia: «Si anticipa dal 31 dicembre al 1° novembre 2022 la scadenza dell’obbligo vaccinale per il personale esercente le professioni sanitarie, per i lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie e per il personale delle strutture che effettuano attività sanitarie e sociosanitarie. Inoltre, con specifico riguardo alla categoria degli esercenti le professioni sanitarie, si elimina la misura della sospensione dall’esercizio della professione, al fine di contrastare la grave carenza di personale sanitario che si registra sul territorio». Sul fronte mascherine, è stato prorogato l’obbligo negli ospedali fino a fine anno: qui però il Ministro ha voluto fare una sottolineatura in conferenza stampa, «è una scelta condivisa con il Premier Meloni, non c’è nessun ripensamento e non ho mai detto che intendevo abolire quella norma».



CDM APPROVA IL PRIMO DECRETO LEGGE DEL GOVERNO MELONI: I CONTENUTI

Il primo Decreto Legge del Governo Meloni è stato approvato in CdM all’unanimità di tutti i Ministri presenti: il Dl unico con misure su Covid, rave party e giustizia passa dunque alla riunione del Governo, così come la nomina di 39 tra viceministri e sottosegretari. In attesa dei documenti ufficiali, vengono confermate tutte le anticipazioni della vigilia, compresa la proroga dell’obbligo di mascherine in ospedali e Rsa fino al 31 dicembre 2022 (sarebbe scaduto domani, ndr). Le misure saranno presentate dalla Premier Meloni assieme ai Ministri Nordio (Giustizia), Piantedosi (Interni) e Schillaci (Salute) in conferenza stampa dopo le ore 16.30 (qui la diretta video streaming da Palazzo Chigi).



“Salva” la norma sull’ergastolo ostativo, così come l’ok alla proroga su parte della riforma Cartabia: stop alle multe e all’obbligo vaccinale per i sanitari, mentre permangono le mascherine negli ambienti sanitari fino a fine anno. Per il “sottogoverno” di Giorgia Meloni sono stati nominati i 31 sottosegretari, mentre gli 8 viceministri saranno nominati formalmente in un nuovo CdM venerdì prossimo 4 novembre. Ecco la lista completa:

SOTTOSEGRETARI
Esteri: Giorgio Silli; Maria Tripodi
Interni: Emanuele Prisco; Wanda Ferro; Nicola Molteni
Giustizia: Andrea Delmastro Delle Vedove; Andrea Ostellari
Difesa: Isabella Rauti; Matteo Perego
Economia: Lucia Albano; Federico Freni; Sandra Savino
Mise: Fausta Bergamotto; Massimo Bitonci
Ambiente: Claudio Barbari
Agricoltura: Patrizio La Pietra; Luigi D’Eramo
Infrastrutture: Tullio Ferrante
Lavoro: Claudio Durigon
Miur: Paola Frassinetti
Università: Augusta Montaruli
Cultura: Gianmarco Mazzi; Lucia Borgonzoni; Vittorio Sgarbi
Salute: Marcello Gemmato
Rapporti con Parlamento: Giuseppina Castiello; Matilde Siracusano
Palazzo Chigi: Alessio Butti (Innovazione); Giovanbattista Fazzolari (Attuazione del programma); Alberto Barachini (Editoria); Alessandro Morelli (Cipe).

VICEMINISTRI
Esteri: Edmondo Cirielli (Fdi)
Giustizia: Francesco Paolo Sisto (Fi)
MEF: Maurizio Leo (Fdi)
MISE: Valentino Valentini (Fi)
Ambiente: Vannia Gava (Lega)
Infrastrutture: Galeazzo Bignami (Fdi); Edoardo Rixi (Lega)
Lavoro: Maria Teresa Bellucci (Fdi)

UNICO DECRETO IN CDM: GIUSTIZIA, COVID E RAVE PARTY

È in corso dalle ore 13 il secondo Consiglio dei Ministri del Governo Meloni con una novità emersa nelle ultime ore: in CdM arriva infatti un unico decreto legge (il primo dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, ndr) che riunisce le decisioni su giustizia, Covid e rave party, con le misure d’emergenza prese dal Ministro degli Interni Matteo Piantedosi dopo i fatti di Modena. E così nell’ordine del giorno emesso stamane da Palazzo Chigi si legge «Decreto Legge: Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali (PRESIDENZA – INTERNO – GIUSTIZIA – SALUTE)».

Novità importanti anche sul fronte Covid, con il possibile “dietrofront” del Governo Meloni in CdM sul fronte mascherine: confermati gli stop a obbligo vaccinale e multe ai sanitari no vax, mentre fonti di Palazzo Chigi riportano «Passo indietro del governo dopo le ordinanze delle regioni, prorogato fino al 31 dicembre l’obbligo di mascherine negli ospedali». Le ordinanze cui si fa riferimento sono quelle di Campania, Lombardia e Lazio che hanno deciso di prorogare l’obbligo di mascherine negli ospedali e nelle Rsa fino al 31 dicembre 2022. Da ultimo, in pre-CdM dovrebbe essere stata definita la squadra di viceministri e sottosegretari con un “taglio” da 39 a 35 caselle da occupare: qui il totonomi e gli aggiornamenti.

SECONDO CDM DEL GOVERNO MELONI: ORARIO E ORDINE DEL GIORNO

Alle ore 13 è convocato per oggi pomeriggio il Consiglio dei Ministri con un fitto ordine del giorno già anticipato negli scorsi giorni: il CdM n.2 del Governo Meloni si appresta “succulento” per i contenuti politici che emergeranno dalla riunione di Palazzo Chigi tra la Presidente del Consiglio e i nuovi Ministri appena nominati. Giustizia, regole Covid, tetto al contante, caro bollette e lista di viceministri/sottosegretari: tutto questo nel CdM odierno, dove ancora non è dato sapere se vi sarà mantenuta la “tradizione” vista con gli ultimi Governi (Conte e Draghi) di una conferenza stampa successiva al vertice dell’esecutivo. Entrando nelle pieghe dei provvedimenti in esame oggi pomeriggio al Consiglio dei Ministri, ecco qui di seguito in “pillole” i decreti attesi dal Governo Meloni:

GIUSTIZIA
In esame in CdM il decreto legge per mantenere l’ergastolo ostativo, in quanto considerato dal Governo Meloni «uno strumento essenziale nel contrasto alla criminalità organizzata». Il Dl è urgente per poter anticipare l’udienza della Corte Costituzionale del prossimo 8 novembre (che richiede adempimenti legislativi su indirizzo delle norme Ue) e per modificare le misure attuali previste per legge: con questo testo vi sono possibilità per i condannati per mafia di accedere a diversi benefici penitenziari solo se hanno riparato il danno con le vittime e dimostrato “pentimento” e “stop ai legami con il clan”. Il Governo Meloni con FdI e Lega in primo piano intende confermare tali benefici rendendo più rigoroso il Decreto: in realtà il testo ricalca quanto già approvato alla Camera sotto il Governo Draghi (dove FdI si era astenuta, ndr) ma da Forza Italia già fanno sapere di non voler inserire norme più “giustizialiste”, puntando sulla figura del Ministro Nordio che in merito all’ergastolo ostativo si è sempre dichiarato piuttosto contrario. Verrà invece rinviata di due mesi l’ingresso del maxi-decreto di riforma penale Cartabia per poter «rispettare le scadenze del Pnrr e consentire la necessaria organizzazione degli uffici giudiziari», fanno sapere da Palazzo Chigi all’Adnkronos.

BOLLETTE
Come ha spiegato alla vigilia del CdM la Premier Meloni, «I costi delle bollette sono diventati insostenibili per milioni di famiglie e per molte imprese, giunte ormai a drammatiche decisioni come chiudere o licenziare i propri lavoratori. Il Governo è al lavoro per rafforzare le misure nazionali a sostegno di cittadini e attività, con l’obiettivo di far fronte a questa difficile situazione». In arrivo norme per aiutare famiglie e imprese, come ribadito dalla Presidente del Consiglio «La nostra priorità è mettere un argine al caro energia e alla speculazione, accelerare in ogni modo la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale. Gli italiani chiedono risposte immediate, e noi gliele daremo. Non c’è più tempo da perdere».

COVID
Dopo le forti polemiche sollevate dalle opposizioni, arrivano in CdM le novità sulla gestione della pandemia Covid messo a punto dal neo Ministro della Salute Orazio Schillaci: si va verso l’anticipo al 1° novembre della scadenza dell’obbligo vaccinale per chi esercita la professione sanitaria, interrompendo così le sanzioni ai medici/infermieri/oss no vax. Si vuole dare un atto di discontinuità «rispetto ai precedenti esecutivi, nella gestione della pandemia da Covid-19», fanno sapere da P. Chigi. In discussione anche lo stop all’obbligo di mascherine negli ospedali (scade oggi 31 ottobre) e lo stop al bollettino quotidiano del Ministero (novità già cominciata da domenica 30 ottobre).

CDM GOVERNO MELONI: IN ARRIVO LA LISTA DI VICEMINISTRI E SOTTOSEGRETARI

La partita più politica, inevitabilmente, del nuovo CdM in arrivo oggi pomeriggio alle 13 riguarda la nomina dei 39 viceministri/sottosegretari del Governo Meloni: il “sottogoverno”, dopo aver vissuto giorni di totonomi e discussioni tra i partiti, vede ancora alcune caselle da dover limare prima di arrivare in Consiglio dei Ministri. Su tutte, è ancora Forza Italia a tentare di fare la “voce grossa” con Palazzo Chigi dopo aver contestato alcune scelte nella nomina dei Ministri: Giuseppe Mangialavori, nome di spicco di FI in Calabria, rischia di rimanere fuori dalla lista dei 39+1 (Alfredo Mantovano, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) perché il suo nome sarebbe citato (ma non indagato) nell’inchiesta “Imponimento” sulla presunta assunzione della figlia del boss Anello. Forza Italia rivendica l’anima garantista del Governo, FdI invece non vorrebbe optare per Mangialavori considerandolo un nome “a forte rischio di polemiche”.

Essendo Mangialavori un fedelissimo di Licia Ronzulli, si riapre lo scontro interno al Governo e interno alla stessa Forza Italia: alla fine Berlusconi dovrebbe aver spuntato un viceministro in più nelle 8 caselle a sua disposizione per la squadra di sottogoverno da presentare in CdM (il giuramento previsto per venerdì 4 novembre al Quirinale, ndr). Viceministri saranno Francesco Paolo Sisto (Giustizia), Paolo Barelli (Interno) e Valentino Valentini (Imprese e Made in Italy); sottosegretari invece Perego (Difesa), Casasco (Mef), Matilde Siracusano (Pnrr), Alberto Barachini (Editoria) e una tra Deborah Bergamini ed Elvira Savino. Confermato lo schema sui sottosegretari e viceministri del Governo Meloni: l’accordo prevede 39 incarichi in tutto – 9 viceministri e 30 sottosegretari – con la regola già sperimentata per la lista dei Ministri. 50% dei posti – ergo 20 tra viceministri e sottosegretari – andrà a Fratelli d’Italia, il resto (50%) da suddividere tra Lega, Forza Italia e Noi Moderati. 8 posti per Berlusconi (3 viceministri e 5 sottosegretari), 11 per Salvini (2 vice e 9 sottosegretari), 1-2 per Noi Moderati di Lupi.