Il nuovo decreto covid approvato ieri in Cdm, prevede una Pasqua blindata. Oltre alle misure restrittive in vigore a seconda delle varie fasce di colore, fra il 3 e il 5 aprile tutta l’Italia sarà praticamente in lockdown, così come avvenuto già a Natale e a Capodanno. Divieti rigidi per evitare feste e conseguenti assembramenti, che in caso di clima mite potrebbero proliferare da nord a sud dello stivale.
E per far rispettare le misure contenute nel nuovo decreto covid, saranno moltiplicati i controlli sulle strade italiane, sulla falsa riga appunto di quanto accaduto a dicembre. Lo ha annunciato stamane la ministra dell’interno Luciano Lamorgese, attraverso un’intervista concessa al quotidiano La Stampa. La titolare del Viminale ha parlato di “controlli capillari sul territorio”, sottolineando “Un effettivo rispetto delle regole, che in questo contesto è finalizzato alla tutela della salute di tutti i cittadini, dipende soprattutto dai comportamenti individuali e dal senso civico che ci deve legare come comunità nazionale”. Ricordiamo che chiunque viene trovato a trasgredire, quindi in giro a circolare nonostante divieti vari, rischia una multa di ben 400 euro. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CDM APPROVA NUOVO DECRETO COVID, STOP DPCM E ZONE GIALLE: REGOLE GOVERNO DRAGHI
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Decreto legge anti-Covid che stabilisce una ulteriore stretta nelle misure di contenimento, superando così il Dpcm che resterà in vigore solo fino al 15 marzo prossimo: da lunedì infatti e fino al 6 aprile, entrano in funzione nuove regole in ambito nazionali. Vengono abolite le zone gialle fino a Pasqua, con dunque rimodulazione sui criteri per “colorare” le aree del Paese: un’Italia in zona arancione si appresta a sussistere fino alle feste di Pasqua, con l’ingresso in zona rossa automatica per tutti i territori dove si supereranno i 250 contagi ogni 100mila abitanti in 7 giorni. La Pasqua sarà in lockdown: tutta Italia in zona rossa dal 3 al 5 aprile, con una visita al giorno permessa in ambito regionale; sul fronte visite, le regole dal 15 marzo al 2 aprile (e pure nel giorno 6 aprile) prevedono «nelle Regioni nelle quali si applicano le misure stabilite per la zona arancione, è consentito, in ambito comunale, lospostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Lo spostamento di cui al presente comma non è consentito nei territori nei quali si applicano le misure stabilite per la zona rossa». Nominata Valentina Vezzali, ex campionessa olimpionica nella scherma, è stata nominata nuova Sottosegretario allo Sport del Governo Draghi: la conferma nel Cdm appena conclusosi a Palazzo Chigi. Per tutte le novità sul Decreto e sul piano vaccini “rivoluzionato” ecco il link per la conferenza stampa del Premier Draghi che dovrebbe tenersi nel pomeriggio.
A BREVE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
È convocato alle ore 11.30 di stamane il settimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi, molto atteso per il via libera certo del nuovo Decreto Legge anti-Covid che possa normare l’ulteriore recrudescenza della pandemia con nuove regole e chiusure, di fatto sostituendo il Dpcm approvato il 2 marzo e in vigore da sabato 6 marzo scorso. Di primo mattino si tiene il vertice informale in video collegamento tra i Ministri Gelmini e Speranza con i rappresentanti di Regioni-Anci-Upi, a seguire la riunione con il Premier Draghi e tutti i Ministri dove tentare la sintesi delle ultime cabine di regia degli scorsi giorni su come normare le nuove chiusure da lunedì 15 marzo fino alla Pasqua.
L’ordine del giorno del Cdm recita tre punti all’ordine del giorno: Decreto Legge con misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del COVID-19 (PRESIDENZA – SALUTE); Decreto Legge con misure urgenti in materia di svolgimento dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato durante l’emergenza epidemiologica da COVID-19; attività varie ed eventuali. La road map di oggi per il Presidente del Consiglio vede poi al termine del Cdm l’appuntamento al HUB vaccinale di Fiumicino dove terrà un breve punto stampa per dirimere le polemiche e i dubbi sorti nelle ultime ore – con il concreto aiuto dei media che in alcuni frangenti hanno aumentato il panico nei cittadini – sul vaccino AstraZeneca (qui tutte le novità, ndr).
DECRETO COVID IN CDM, ECCO COSA CAMBIA
Elemento però centrale della riunione con i Ministri stamattina è ovviamente l’approvazione del Decreto Legge anti-Covid che sostituisce a neanche una settimana di distanza il precedente Dpcm 6 marzo: da lunedì la maggior parte delle Regioni italiane – per effetto dei dati peggiorati in arrivo oggi nel Monitoraggio Iss-Ministero Salute – potrebbe essere in zona rossa con le ordinanze di Speranza dettate dalla cabina di regia, con conseguente chiusura quasi totale delle attività e forte limitazione degli spostamenti, oltre che scuole chiuse in ogni ordine e grado (asili esclusi). L’aumentare dei contagi e dei ricoveri dovuti alle varianti Covid hanno portato il Cts a disporre un pacchetto molto rigido di misure che il Governo dovrà valutare attentamente nel Consiglio dei Ministri odierno, prima di stilare il Decreto Legge presentato in bozza stamane alle Regioni. Con ogni probabilità – e in attesa di una validazione in CdM – nel nuovo provvedimento del Governo Draghi entreranno le seguenti misure:
– con un’incidenza settimanale di 250 casi ogni 100mila abitanti si entra automaticamente in zona rossa
– Stretta di Pasqua: Italia in zona rossa dal venerdì santo (2 aprile) fino a Pasquetta (5 aprile)
In discussione e per nulla certi come punti invece la messa in zona arancione (o peggio, rossa) nei weekend fino a Pasqua, l’abbassamento della soglia di Rt per entrare in zona arancione – oggi fissato per 1 ad ogni Regione – e l’anticipo del coprifuoco alle ore 20, misura sulla quale però Lega, Forza Italia e Italia Viva già hanno manifestato tutta la propria contrarietà. A rischio, infine, la riapertura di cinema e teatri il 27 marzo e anche lo spostamento tra Regioni: quasi sicuramente entrambe le norme di divieto verranno prorogate a dopo Pasqua con questo nuovo Decreto legge.