Tra i vari temi all’ordine del giorno del nuovo Consiglio dei Ministri (CdM) oggi, mercoledì 4 settembre 2024, c’è la riforma della rete dei carburanti. Stando a quanto anticipato dall’Ansa, dovrebbero essere stanziati fino a 47 milioni di euro ogni anno dal prossimo fino al 2027 per l’ammodernamento delle stazioni di servizio dotate di ricariche green e biocarburanti.



Inoltre, è stato previsto un contributo di 60mila euro per gli impianti di ricarica elettrica per coprire la metà delle spese per la riconversione delle stazioni di servizio e 10mila euro per i biocarburanti. La bozza del decreto prevede anche la creazione di un Fondo per la trasformazione della suddetta rete verso la mobilità elettrica.



RIFORMA RETE DEI CARBURANTI, LE REAZIONI

A tale riforma sono contrarie le associazioni di categoria, pronte a chiudere gli impianti su strade e autostrade. Infatti, una nota congiunta di Faib, Fegica e Figisc/Anisa attacca la riforma, definendola “una vera e propria violenza alla realtà“, che “distrugge l’ultimo anello della catena“, cioè i gestori. Si rimarca anche la cancellazione della norma che prevedeva l’obbligo di mostrare il differenziale tra il prezzo self e servito.

Di parere opposto Assoutenti, secondo cui il decreto va nella direzione auspicata, in quanto contiene misure in grado di “migliorare la distribuzione degli impianti sul territorio e aumentare i profitti degli operatori“. Inoltre, aggiunge il presidente Gabriele Melluso, si compie “un importante passo verso l’ambiente e la sostenibilità“. D’altro canto, si segnala una mancanza di chiarezza che permane in merito alla formazione dei listini prima dell’arrivo alle pompe.



ANCHE LE CONCESSIONI BALNEARI NEL CDM OGGI

Sul tavolo del Cdm anche le concessioni balneari: il decreto all’esame oggi prevede una proroga fino al settembre 2027, ma potrebbe esserci un ulteriore rinvio fino al marzo 2028 in presenza di ragioni oggettive per le quali la procedura di gara non può essere completata. In caso di nuovo concessionario, quello uscente potrà ottenere un indennizzo da quello subentrante. L’importo deve corrispondere agli investimenti, ma comunque saranno stabilito in base ai criteri che andranno previsti con apposito decreto da introdurre entro il prossimo mese di marzo.

Comunque, le procedure di gara per le nuove concessioni balneari andranno avviate “almeno sei mesi prima della scadenza” della concessione. Comunque, le gare partiranno entro e non oltre il 30 giugno 2027. In riferimento alla durata della concessione, non deve essere inferiore ai 5 anni e non superiore a 20. Il ministro dei Trasporti sarà tenuto a mandare alle Camere, entro il luglio 2027, una relazione in merito alle procedure, evidenziando i risultati di quelle conclusione e i motivi della mancata conclusione per quelle non portate a termine. Invece, entro il giugno 2028 è tenuto a mandare alle stesse Camere una relazione finale in merito alla conclusione delle procedure.