È arrivato nelle scorse ore il decreto legge che ha ufficialmente sancito la proroga per la cassa integrazione in deroga, ordinaria e straordinaria, di ulteriori quattro settimane. Cosa comporta, esattamente? Oltre all’estensione della durata dello strumento, subisce un restyling anche la procedura per richiederlo, al fine di accorciare drasticamente le tempistiche; infatti, d’ora in avanti le aziende dovranno inviare i modelli che attivano il pagamento della cassa (Sr41) nel giro di 45 giorni. Qualora non venissero rispettati tali termini temporali, saranno le stesse aziende a doversi sobbarcare l’intera cifra da liquidare. Inoltre, sono stati prorogati al 15 agosto 2020 (e, dunque, di un mese), i termini per la presentazione delle istanze di regolarizzazione di cui all’articolo 103 del decreto legge 19 maggio 2020, numero 34, e dal 30 giugno al 31 luglio 2020 quelli inerenti alla presentazione delle domande per il reddito di emergenza. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

PROROGA CASSA INTEGRAZIONE, GUGLIELMO LOY: “PROCEDURA ORDINARIA IN TEMPO DI GUERRA”

La proroga della cassa integrazione è ufficiale. Il governo, tramite apposito decreto, ha prolungato di altre 4 settimane la Cig, alla luce della crisi economica che ha attanagliato l’Italia in questi mesi di emergenza coronavirus. Nelle scorse settimane l’erogazione della cassa integrazione da parte dell’Inps ha creato non pochi problemi, ed oggi, il presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza Inps, Guglielmo Loy, parlando a Radio 24, ha commentato: “Si è usata una procedura ordinaria in tempo di guerra, armi convenzionali in una guerra nucleare. L’errore sulla cassa integrazione è stato quello di non impostarla come il bonus, molto efficace: paghiamo tutti e subito in un mese. Sulla cassa si è deciso di usare lo strumento vecchio e ciò ha prodotto ritardi”. Tra l’altro non è ancora ben chiaro quante siano le persone che non hanno ancora ricevuto un euro di cig negli ultimi due mesi: “se guardiamo il lato lavoratore, su dati Inps, mancano almeno 120 mila lavoratori in attesa – dice ancora Loy – a questi vanno aggiunti quelli le cui aziende hanno fatto domanda ma Inps non ha ancora autorizzato”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

PROROGA CASSA INTEGRAZIONE DI ALTRE 4 SETTIMANE, RENZI “BASTA CHE ARRIVI PERÒ…”

Il governo ha ufficializzato l’estensione di altre 4 settimane della Cig, la Cassa Integrazione, strumento a disposizione dei datori di lavoro per pagare i propri dipendenti in periodo di crisi. “A differenza di altri governi – le parole del premier Conte a margine degli Stati Generali – non lasciamo i lavoratori, non li abbandoniamo per strada, non consentiamo che siano licenziati”. Conte ha quindi ribadito la volontà del governo di una profonda riforma degli ammortizzatori sociali, così come spiegato più volte dalla ministra del lavoro, Nunzia Catalfo: “Vogliamo riformare gli ammortizzatori sociali e cassa integrazione: vogliamo riformare uno strumento che si è rivelato farraginoso”. Sulla Cig si è espresso anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha puntato il dito nei confronti del sistema di erogazione della Cassa Integrazione tramite l’Inps: “L’Inps è stato un disastro di proporzioni epocali – le sue parole oggi a Rtl 102.5 – e quando hanno dato la colpa agli hackers mi hanno ricordato i blues brothers con la colpa alle cavallette… hanno fallito ma ora l’importante è che la cassa integrazione arrivi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CDM OGGI SU DECRETO CIG, CONTE “ESTENSIONE 4 SETTIMANE DI CASSA INTEGRAZIONE”

«Abbiamo predisposto un decreto legge, che adotteremo oggi stesso in un consiglio dei ministri che si svolgerà a margine degli incontri odierni – grazie al quale le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di cassa integrazione potranno richiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate con il decreto ‘Rilancio’»: così il Premier Giuseppe Conte questa mattina agli Stati generali sull’economia ha annunciato l’arrivo di un nuovo decreto “ad hoc” per provare a ridurre il più possibile la tempistica di ricezione dei contributi per l’emergenza Covid-19 dopo i perduranti problemi tra Inps, Ministero del Lavoro e gli stessi lavoratori. «L’obiettivo del governo è garantire la cassa integrazione a tutti i lavoratori, per tutto il tempo che sarà necessario nella fase di debolezza dell’attività economica», ha ribadito il Premier davanti ai responsabili dei sindacati Cgil, Cisl e Uil nel presentare il nuovo maxi-piano di rinascita del sistema Paese, “Progettiamo il Rilancio”. Nel frattempo, «Stiamo liquidando la cassa integrazione correntemente, mano a mano che arrivano gli Sr41, non c’è arretrato», ha detto ad Adnkronos/Labitalia, Maria Luisa Gnecchi, vice presidente dell’Inps, dopo le polemiche per i ritardi che ormai permangono da metà aprile fino ad oggi.

CONTE ANNUNCIA IL NUOVO DECRETO SULLA CIG

Nel annunciare il nuovo Decreto sulla Cassa Integrazione, il Presidente del Consiglio ha spiegato che l’obiettivo primario di questo Governo resta al momento la garanzia sul reddito minimo per tutti e la riforma degli ammortizzatori sociali: «Abbiamo già in cantiere progetti specifici come la riforma e la semplificazione degli ammortizzatori sociali, la rimodulazione in chiave di politica attiva degli strumenti di sostegno, il rinnovo della disciplina della Naspi». Come ha poi spiegato ancora il Capo del Governo davanti ai sindacati a Villa Doria Pamphili, «Questo non è il momento in cui il Governo deve – secondo me – rimarcare la quantità di risorse, riassunta nei famosi 80 miliardi, che sono state programmate, disciplinate e adesso man mano vengono messe a terra con qualche difficoltà che non abbiamo mai nascosto. E non ci nasconderemo. Ci siamo confrontati per poter affrontare un sistema anche sul piano normativo e burocratico molto farraginoso tanto che siamo già intervenuti sulla cassa integrazione in deroga». In attesa del Decreto specifico che verrà messo in campo stasera nel Consiglio dei Ministri, il leader della Cgil Maurizio Landini ha commentato a margine degli Stati generali «Abbiamo ottenuto un primo risultato, le ulteriori nove settimane di Cig Covid si possono fare consecutivamente. Non è ancora sufficiente e abbiamo chiesto il blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno e anche i conseguenti ammortizzatori sociali da mettere in campo».