Decreto Milleproroghe confermato e varato dal Consiglio dei Ministri
prima di Natale, con una lunga lista di proroghe rilanciate a luglio e dicembre 2021 riassunta nei 22 articoli del testo (atteso alla firma del Presidente Mattarella nelle prossime ore, ndr).
Viene prorogato lo Stato di Emergenza fino al 31 marzo 2021 (scadeva il 31 gennaio prossimo, ndr) e con esso una serie di disposizioni “correlate” come l’attività e operatività del commissario Arcuri, «la disciplina delle aree sanitarie temporanee, le Unità speciali di continuità assistenziale-Usca, le disposizioni finalizzate a facilitare l’acquisizione di dispositivi di protezione e medicali, la permanenza in servizio del personale sanitario, la deroga delle norme in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie e in materia di cittadinanza per l’assunzione alle dipendenze della pubblica amministrazione, le disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione industriale».
Prorogato poi anche il diritto dei genitori con figli under 14 allo smart working fino al termine dello stato d’emergenza: slitta la scadenza per i contributi Inps (al 30 giugno) mentre esteso a tutto il 2021 il blocco dell’adeguamento «dei canoni per gli immobili in locazione passiva ad amministrazioni pubbliche e autorità indipendenti per finalità istituzionali». A questo link del Governo tutte le principali misure inserite nel vasto Milleproroghe approvate in Cdm.
LE PROROGHE DI FINE ANNO
Alle ore 16
il Governo Conte-2 ha convocato il Consiglio dei Ministri numero 86, l’ultimo prima del Natale, dedicato essenzialmente al Decreto Milleproroghe: a differenza di quanto anticipato nei giorni scorsi, non sarà questo il Cdm in cui Conte presenterà il Recovery Plan aggiornato viste le tempistiche che si sono allungate dopo le due verifiche di Governo avvenute negli ultimi giorni.
Un Consiglio dedicato al Piano nazionale di resilienza e ripresa verrà convocato tra Natale e Capodanno, non appena i singoli partiti avranno presentato tutte le specifiche proposte di modifiche alla bozza iniziale di Conte, tanto criticata da Italia Viva e parte del Pd. Tornando al presente, mentre proseguono i lavori frenetici alla Camera per l’approvazione in tempi più possibili rapidi della Manovra di Bilancio, è il grande classico di fine anno “Milleproroghe” che torna in Cdm con 22 articoli corposi atti ai rinvii urgenti da attuare: nella bozza in mano alle agenzie (e pubblicata da Orizzonte Scuola, qui il testo integrale) sono per l’appunto 22 i nodi approntati dal Dl Milleproroghe di fine anno e “rinviati” al 31 dicembre 2021 con annesse scadenze. Dai Covid Hotel ai concorsi, dai tempi per l’esame della patente fino ai pedaggi delle Autostrade ma anche le diverse norme anti-Covid, Alitalia e il nodo idrocarburi. Andando con ordine, nel nuovo Milleproroghe il Governo trova spazio e risorse per rinvio delle celebrazioni ovidiane, il completamento del progetto Mantova Hub e nuove norme per la semplificazione dei collegamenti in fibra ottica per scuole e ospedali (attendendo un piano più strutturato finanziato dal prossimo Recovery Plan). In merito ai Covid Hotel, il testo del decreto ribadisce che Regioni e Province autonome potranno «stipulare contratti di locazione di strutture alberghiere o di altri immobili con le stesse caratteristiche, da destinare agli hotel Covid, fino al 31 dicembre 2021».
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In termini di scadenze, il Milleproroghe sul tavolo oggi pomeriggio del Consiglio dei Ministri vedrà nuovo tempo “ulteriore” dato agli esaminandi della patente: con rinvio motivato dall’emergenza Covid (tema più volte ricorrente in tutto il decreto, ndr) si decide che per le domande presentate nel 2020 la “prova delle cognizioni” potrà essere svolta entro 1 anno dalla richiesta. Tra i rinvii in bozza vi è anche quello per i concorsi per i dirigenti tecnici scolastici: per le procedure concorsuali previste entro il 2020 si proroga tutto al 31 dicembre 2021. Fino a luglio 2021 invece è proroga la presentazione dei nuovi piani economia-finanziari delle concessioni delle autostrade, con annessi adeguamento alle tariffe ed eventuali aumento/calo dei pedaggi altrimenti scattati già da questo 1 gennaio 2021. Con il Dl Milleproroghe il Governo intende poi vietare in tutto il territorio nazionale «il conferimento di nuovi permessi di prospezione o di ricerca ovvero di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi».
Come spiega ancora la bozza, non vi sarà alcuna proroga per le concessioni più prolungate: «Le concessioni di coltivazione, anche in regime di proroga, vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge, – prosegue la bozza – mantengono la loro efficacia sino alla scadenza e non sono ammesse nuove istanze di proroga. Le attività di prospezione o di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi, già sospese per effetto dell’articolo 11-ter, comma 6 del decreto-legge n. 135 del 2018, sono definitivamente interrotte, fermo restando l’obbligo dimessa in sicurezza dei siti interessati dalle stesse attività». Infine, in merito alla cessazione dello stato di emergenza e comunque non oltre il 1 marzo 2021 il Milleproroghe permette la proroga degli specializzandi e medici pensionati richiamati in corsia, la produzione in deroga delle mascherine e l’operatività del Commissario all’Emergenza Domenico Arcuri. Se poi dovesse essere previsto un nuovo slittamento dello stato di emergenza anche oltre il 1 marzo (elemento ormai quasi certo, ndr) allora il Governo dovrà intervenire con nuovo decreto per consentire tutte queste misure in deroga.