È terminato poco prima delle ore 18 il Consiglio dei Ministri dove sono state normate le leggi regionali per le prossime Amministrative 2020 di settembre: «Oggi il cdm ha ‘imposto’ la doppia preferenza alle regioni che non avevano provveduto. Va reso merito al governo, rammarico per i consigli che in 5 anni non sono stati in grado di provvedere», scrive sui social il vicesegretario del Pd Andrea Orlando al termine della riunione di Governo che precede il nuovo vertice ora in corso tra Conte e i capi delegazione della maggioranza per tutti gli altri dossier ben più complicati. Intanto però alle prossime elezioni regionali in Puglia e Liguria si voterà con doppia preferenza di genere, le ultime due che ancora non avevano adeguato la norma a livello regionale in vista del voto amministrativo. Ora a livello nazionale mancano ancora all’adeguamento Piemonte, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano. Archiviato il tema regionali, il Governo si appresta ai “nuovi” dossier da chiudere nei prossimi giorni: Aspi, “manovrina”, Iva, decreto semplificazione, tutto viene confermato sul tavolo di Palazzo Chigi secondo fonti di Governo.
OGGI CDM SU LEGGI REGIONALI
È stato convocato per questo pomeriggio alle ore 16 un nuovo Consiglio dei Ministri dove però non arriveranno né decreti né piani-rilancio né “manovrine” con scostamento di bilancio: quanto promesso da Conte al termine degli Stati generali ancora non vede la luce verde nella maggioranza, divisa su diversi dossier e alle prese con la “grana” scuola (rinviata a domani la Conferenza Stati-Regioni per il mancato accordo, ennesimo, sulle linee guida del Miur presentate dalla Ministra Azzolina). Perciò l’ordine del giorno del Cdm odierno prevede le leggi regionali e l’esame ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione, più le consuete “varie ed eventuali”.
Al termine del Cdm, secondo quanto riportato dall’Ansa, è previsto un vertice di maggioranza tra il Premier Conte e i capi delegazione del Governo (M5s, Pd, Italia Viva, La Sinistra): sul tavolo praticamente tutti i nodi della “discordia” tra le forze di Governo, dallo scottante dossier Autostrade-Benetton al Decreto Semplificazione fino alla riforma del fisco con il taglio dell’Iva, per chiudere con le trattative europee e da ultimo ma non meno importante la mini-manovra che richiederà un nuovo scostamento di bilancio per rifinanziare gli ammortizzatori sociali prima della fine estate.
VERTICE GOVERNO SU TUTTI I DOSSIER
Al netto degli appelli di Zingaretti per un rinnovato piano di concordia tra le forze politiche impegnate per far uscire il Paese dal guado, il Governo vive ore di tensione a cominciare dal piano scuola che ancora tarda ad arrivare: «La ministra (Azzolina, ndr) ha incontrato i sindacati e gli enti locali. Stiamo lavorando tutti i giorni per consentire di ritornare in sicurezza a scuola a settembre. Dateci ancora un po’ di tempo. Sull’edilizia scolastica ci sono soldi mai usati dovremo fare un miracolo. Una nostra norma ha conferito a sindaci e presidenti di province il ruolo di commissari straordinari per poter procedere a tutto con due tranche di 300 mln più 300. Stiamo facendo di tutto», ha spiegato il Premier Giuseppe Conte nell’intervista al Tg1 prima di entrare al Cdm di questo pomeriggio. In merito ai prossimi decreti in preparazione dal Governo, non senza fatiche, il Presidente del Consiglio aggiunge «La settimana scorsa mentre eravamo alla consultazione nazionale i tecnici hanno continuato a lavorare. Stiamo arrivando alla versione definitiva. È un decreto che verrà molto dibattuto. Sono determinato e deciso a far compredere a tutte le forze di maggioranza che è essenziale per la ripartenza».
Sul piede di guerra le opposizioni che chiedono a gran voce, oltre all’incontro con il governo per fare le proprie proposte, di arrivare presto in Parlamento per il Decreto Rilancio in modo da discutere appieno i vari emendamenti presentati. A distanza risponde il Ministro Boccia ad Agorà: «Ogni ministero sta semplificando le proprie attività per consentire al decreto Semplificazioni di essere la seconda parte del Dl Rilancio. Ci sarà anche un documento condiviso con Regioni e enti locali e, dopo la Conferenza unificata di oggi, trasmetteremo formalmente una proposta unitaria delle autonomie al governo; lo stesso lavoro lo stanno facendo in ogni altro ministero, ognuno per le proprie competenze ha assunto l’impegno di accorciare i tempi e sfoltire le incombenze amministrative. Il Presidente del Consiglio e la Ministra Dadone faranno la sintesi finale che approderà in Cdm».