L’INTERVENTO DELLA PREMIER MELONI IN CDM E LE NOVITÀ SU MANOVRA, TIM E CAIVANO

«La prossima legge di bilancio dovrà essere, come è stata quella dello scorso anno, seria, per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese»: lo ha detto la Premier Meloni aprendo il Cdm convocato oggi pomeriggio a Palazzo Chigi per fare il punto sui temi cardine della prossima Manovra, poi elencati dal Ministro Giorgetti durante la riunione. Per la Presidente del Consiglio, il primo appuntamento davanti è per l’appunto «la scrittura della legge di bilancio, la più politica tra le leggi che un governo possa fare»: lo scorso anno, ricorda Meloni – come riporta l’ANSA – «l’emergenza energetica ha assorbito due terzi della manovra», eppure questo non ha impedito «di lanciare alcuni segnali importanti e di tracciare una direzione».



Meloni conferma il taglio del cuneo fiscale e le risorse da destinare alle famiglie, a partire dall’aumento dell’assegno unico: «Misure che hanno tracciato una direzione. Direzione che ora dobbiamo consolidare e rafforzare». Particolarmente critico il passaggio della leader FdI, sempre nel resoconto stilato da ANSA, sui provvedimenti economici passati come il Superbonus: «Non possiamo permetterci sprechi, stiamo pagando in maniera pesante il disastro del Superbonus 110% , la più grande truffa contro lo Stato. Una tragedia contabile che pesa sulle spalle di tutti gli italiani». Chiudendo il Consigli dei Ministri, Meloni ha accolto l’invito formulato oggi da don Maurizio Patriciello dopo gli abusi di gruppo sulle due cuginette a Caivano: «verrò, la mia non sarà una semplice visita: offriremo sicurezza alla popolazione». Il Governo intende bonificare l’area di Caivano in quanto «per la criminalità non esistono zone franche. Il Centro sportivo deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile». Immediata e felice la replica all’ANSA del parroco di Caivano, Don Patriciello: «Ringrazio Dio e ringrazio la Meloni che ha accolto il mio invito. Ha mostrato sensibilità. Da credente ringrazio il Signore che ci dà la forza di andare avanti e di non arrenderci».



Nel frattempo il CdM ha approvato lo stato di emergenza per le alluvioni in Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia: sul fronte Tim, Il Cdm ha approvato due provvedimenti. Si tratta di un decreto legge per assicurare le risorse finanziarie e un Dpcm che autorizza il ministero dell’Economia a entrare nella Netco con una quota di minoranza per la partecipazione all’offerta di acquisto del 20% avanzata da KKR. «Con questi provvedimenti ci sarà partecipazione di minoranza del Ministero ma è finalizzata ad assicurare l’esercizio dei poteri speciali per incidere in termini di infrastrutture nazionali», spiega il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa, «speriamo di dare un quadro di stabilità ad una vicenda che vive stagione di impasse ormai da tempo». In merito ai decreti su Tim approvati in Cdm, netto il commento del Premier Meloni, «il governo difende l’interesse nazionale e quello dei lavoratori. Assumiamo il controllo strategico della rete dando una prospettiva ad un campione internazionale delle Tlc». In conferenza stampa il Ministro dell’Interno Piantedosi ha fatto il punto sul fronte migranti, sottolineando come i numeri sono alti ma «il sistema sta reggendo e il Governo è in campo per far fronte a tutte le emergenze». Prevista in serata la riunione del CISR (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica) a Palazzo Chigi, Meloni lo ha convocato in maniera permanente per fare fronte all’emergenza sbarchi.



PRIMO CDM OGGI DOPO L’ESTATE: I TEMI SUL TAVOLO DEL GOVERNO

Alle ore 17 si terrà oggi il nuovo Consiglio dei Ministri del Governo Meloni, il primo dopo la pausa estiva con atteso il confronto sulla Manovra di Bilancio che andrà presentata e approvata entro la fine 2023. Sulla scia dell’ultimo CdM ad inizio agosto dove nel Decreto Asset trovava spazio la controversa tassa sugli extraprofitti delle banche – norma attesa in Parlamento per le migliorie/modifiche – Palazzo Chigi riapre i battenti sui tre temi cardine di questa fine estate ancora molto calda politicamente: Manovra, rincari e caro-benzina, migranti.

«In Cdm porto la nomina del nuovo ambasciatore in Niger. Cominceremo ad affrontare i grandi temi della manovra, poi giorno 6 settembre ci sarà una riunione di maggioranza anche con i capigruppo, i due vicepremier e ovviamente la presidente del Consiglio»: così Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, svela i primi punti all’ordine del giorno del CdM atteso per oggi pomeriggio. Se sul fronte immigrazione il Ministro Piantedosi sta già mettendo a punto un nuovo decreto sicurezza per far fronte ai continui sbarchi sulle nostre coste, lato MEF si preparano i dossier su Tim oltre che il vasto dialogo con gli altri ministeri per trovare le giuste risorse in vista della Finanziaria. Dalle pensioni al lavoro fino al taglio delle tasse su famiglie e per il cuneo fiscale: di questo si inizierà a discutere già oggi in CdM con la Premier Meloni chiamata alla sintesi tra le varie richieste/intenzioni dei partiti di maggioranza. Secondo un retroscena emerso oggi, il messaggio della leader FdI agli alleati è chiaro: «in vista della Manovra, promettete solo quello che potete fare».

LE ULTIME NOTIZIE SULLA MANOVRA: IL PRIMO CONFRONTO OGGI AL CDM

Non ci sarà un nuovo taglio delle accise sulla benzina ma potrebbero aumentare i fondi per le “social card” in grado di aiutare i più bisognosi nei rincari continui dei carburanti: detto del decreto sicurezza per provare ad ovviare sul tema migranti, il grosso delle discussioni oggi in CdM saranno orientate per l’appunto sulla Manovra di Bilancio, mentre a margine dovrebbero essere approvati il disegno di legge per gestire le ricostruzioni post alluvione e un Dpcm per rendere operativo il memorandum di intesa per Tim firmato il 10 agosto tra il Mef e il fondo Usa Kkr.

Sono invece tre i pilasti sui quali il Governo Meloni sta impostando le prime interlocuzioni sulla Legge di Bilancio 2024: lavoro, famiglia, pensioni. Lato politiche sociali, la priorità del Governo è il rinnovo del taglio del cuneo contributivo per i lavoratori dipendenti (in scadenza a fine 2023): sono circa 9-10 miliardi che impegneranno la Manovra dal valore invece complessivo che dovrebbe aggirarsi attorno ai 30miliardi, come fatto intuire dal Ministro Giorgetti. Si ipotizzano poi le detassazioni sulle tredicesime e gli interventi per ridurre il peso del fisco alle famiglie con figli: «aiuti alle famiglie con tre figli, alle agevolazioni per chi assume mamme, al bonus per il secondo figlio. Un pacchetto che potrebbe costare sui 4-5 miliardi di euro e sul quale verrà dirottato il miliardo risparmiato con l’assegno unico», riportano le anticipazioni del “Sole 24 ore” sul pacchetto famiglia inserito nella prossima Manovra. È sulle pensioni invece che si registrano le frizioni più tese fra i partiti: Forza Italia con Tajani punta all’aumento delle minime (portarle a 600 euro) mentre la Lega con Salvini non abbandona l’idea della riforma anti-Fornero di Quota 41, magari con risorse limitate all’inizio per portare a termine la misura durante la Legislatura. Al momento restano fermi solo pochi punti viste le scarse risorse che dovrebbero pervenire sulla previdenza: conferma Quota 103 per un altro anno (62 anni di età e 41 di contributi), Ape sociale per lavoratori usurati, Opzione Donna con qualche ritocco per allargare la platea. Dopo il CdM altre risorse serviranno poi anche per interventi importanti “spot”: Ponte sullo Stretto (1-2 miliardi), tassazione agevolata sui premi di produttività, fringe benefit (1-2 miliardi), avvio riforma Irpef (4 miliardi), Sanità (4 mld) e contratti pubblici (8 mld). Importante sarà quantificare quali “entrate” vi saranno per sovvenzionare questa Manovra, riducendo al minimo il deficit: rimasugli del Def, spending review e l’incognita tassa sugli extraprofitti. Nei prossimi giorni con la Nadef il contorno dei conti sulla nuova Manovra sarà certamente più chiaro.