L’INFORMATIVA DEL MINISTRO CINGOLANI IN CDM: “-1 GRADO RISCALDAMENTI DAL 1 OTTOBRE”

Arriverà la prossima settimana il Decreto sul caro energia che proverà a dare respiro a famiglie e imprese travolte dagli aumenti dei prezzi su bollette e inflazione: nel Cdm di oggi a Palazzo Chigi si è già parlato della bozza strutturale per ridurre il caro energia, spiegando come sarà «provvedimento importante» che sosterrà soprattutto le imprese “azzannate” dalla crisi energetica. La riunione del Consiglio dei Ministri ha visto però in primo piano l’informativa del Ministro Cingolani in merito alla situazione del gas e degli approvvigionamenti: in particolare, è stato annunciato – riportano le fonti di Adnkronos – un piano di razionamenti che scatterà dal 1 ottobre 2022.



I termosifoni saranno abbassati di un grado – da 20 a 19 – mentre saranno tenuti accesi un’ora di meno al giorno: questo avverrà però non solo nelle case con i riscaldamenti centralizzati, spiega ancora il Ministro del MiTE, «ma anche negli edifici pubblici». La stretta sui riscaldamenti dovrebbe arrivare con un decreto ministeriale che lo stesso Cingolani firmerà nei prossimi giorni: sempre in CdM, ill Ministro non ha indicato possibili interventi per ricorsi allo smart working nel servizio pubblico, nemmeno si è parlato della riduzione sull’illuminazione delle vetrine dei negozi. Ulteriori fonti di Governo affermano poi che nel corso del Cdm di stamane è stata «bocciata totalmente» l’ipotesi avanzata dai dirigenti scolastici «di chiudere le scuole il sabato (o fare ricorso alla Dad) o accorpare orari per ridurre i consumi energetici».



CDM OGGI ALLE 10: SUL TAVOLO DECRETO ENERGIA MA POTREBBE NON ARRIVARE SUBITO

L’unica cosa certa è che alle ore 10 circa a Palazzo Chigi si è riunito il Governo Draghi per il primo Consiglio dei Ministri dopo le “vacanze”: su cosa si discuterà al tavolo del CdM è altrettanto evidente, vista l’emergenza del caro energia dovuta agli eclatanti problemi delle forniture di gas dalla Russia. Non è però dato sapere al momento se il Decreto energia specifico – richiesto da giorni praticamente da tutti i partiti in campagna elettorale – arriverà già oggi nella riunione del mattino o se verranno invece molto più probabilmente gettate le basi per un maxi intervento sul caro bollette la prossima settimana. Il pressing di Lega, Pd e M5s per sbloccare uno scostamento di bilancio al fine di salvaguardare famiglie e imprese non viene ancora valutato positivamente dal Presidente del Consiglio, convinto invece – come ha fatto trapelare nei giorni scorsi in diverse note di Palazzo Chigi – di poter utilizzare i fondi in arrivo dalla tassa extraprofitti sulle aziende energetiche oltre agli “avanzi” dell’erario nel mese di agosto per costruire una bozza di Decreto Energia da circa 10 miliardi di euro senza intaccare il debito pubblico.



La strada è comunque molto stretta e le tempistiche devono svilupparsi prima delle Elezioni Politiche del 25 settembre: dovrebbe poi essere il nuovo Governo insediato dopo il voto ad occuparsi della discussione e approvazione del Decreto, ormai scelto come strada principale rispetto all’ipotesi accantonata di un maxi emendamento al Dl Aiuti bis da approvare in queste settimane in Parlamento (riapertosi proprio stamattina). Da quanto emerge secondo le ultime fonti di Governo all’ANSA, nel CdM di stamane dovrebbero essere discussi come provvedimenti:

– Decreto del presidente della Repubblica recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto Afam
– decreto del presidente della Repubblica su modifiche al regolamento recante disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica
– varie ed eventuali

BOZZA DECRETO CARO ENERGIA: RAZIONAMENTI GAS, BOLLETTE, INFLAZIONE, BENZINA

È proprio però in quel “varie ed eventuali” dell’ordine del giorno nel CdM di oggi 1 settembre 2022 che potrebbe scorgersi la discussione più importante degli ultimi mesi di attività politica del Governo Draghi: l’intervento in un maxi Decreto Energia dove far confluire praticamente tutti gli accorgimenti utili per evitare un collasso economico per famiglie e imprese all’alba dell’autunno e prima dell’insediamento del nuovo Governo che avrà pieni poteri per poter adottare subito nuovi provvedimenti. Interventi contro l’inflazione, la riduzione di bollette per gas e luce, i razionamenti stessi del gas per aziende e condomini, poi la proroga del taglio sulle accise benzina e molto altro ancora: di questo si tratterebbe nella bozza in preparazione che con ogni probabilità verrà quantomeno discussa già oggi in questo primo CdM.

Secondo quanto trapelato da Palazzo Chigi al “Corriere della Sera”, la priorità verrà data alle aziende che necessitano dell’energia e del gas per poter funzionare: «si lavora quindi su crediti d’imposta e altri interventi per ridurre la bolletta e sulla cassa integrazione gratuita per quelle imprese che rallenteranno la produzione». Nel frattempo ieri i Ministri dell’Economia e del MiTE – Daniele Franco e Roberto Cingolani – hanno approvato il Decreto con cui viene siglata la proroga dal 20 settembre al 5 ottobre del taglio delle accise sui carburanti: resta così ancora per un mese la riduzione di 30 centesimi al litro del prezzo di benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione. Partiti, Sindacati, Confindustria: la lista di chi pressa il Governo per intervenire sul caro energia è praticamente completata e ora la parola passa a Mario Draghi e Daniele Franco. Nel CdM di oggi si potrà forse avere qualche indicazione in più rispetto alla strada da seguire nei prossimi, complicati ma decisivi, giorni.