Sono ore decisive per le restrizioni in vista di Natale e Capodanno. Stanno per avviarsi i lavori del Consiglio dei ministri, che era previsto alle 18 e poi è slittato in serata. È pronta la bozza che finirà sul tavolo del Cdm: il nuovo decreto legge Covid attende quindi solo il via libera. Sarà un decreto “a perdere”, cioè avrà forza di legge, ma non verrà convertito in legge visto che deve essere efficace solo dal 24 dicembre al 6 gennaio in cui l’Italia sarà zona rossa, fatta eccezione per i giorni feriali. Per quanto riguarda il fronte ristori, la situazione resterebbe al momento in stand-by. Fonti di governo, citate da Rai News, spiegano infatti che un decreto sui ristori, dopo i quattro varati nei mesi scorsi, non dovrebbe approdare in Cdm questa sera, ma slittare più avanti, quindi essere approvato in una nuova riunione del Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi tra Natale e Capodanno. (agg. di Silvana Palazzo)



CDM OGGI, NUOVE MISURE ANTI COVID

È stato convocato per le ore 18 l’85esimo Consiglio dei Ministri del Governo Conte-2, atteso da giorni per varare finalmente le nuove misure anti-Covid per Natale, Capodanno ed Epifania: dopo la duplice produzione Decreto Natale-Dpcm dello scorso 3 dicembre si pensava che le regole sulle festività fossero già state fissate ma un “dietrofront” dello scorso weekend e una settimana passata a confrontarsi-scontrarsi all’interno del Governo, si valuta ora con forza un irrigidimento delle restrizioni e un’Italia che ritorni in lockdown quasi come in primavera. Dopo numerosi vertici con i capidelegazione e nel pieno di una complicata verifica di Governo (l’ultima ieri nel vertice “lampo” tra Conte e Renzi a Palazzo Chigi), finalmente ieri è stato convocato il Cdm in realtà con ordine al giorno al momento ancora senza includere la voce “Decreto con misure anti-Covid”. Il motivo è presto detto, sono ancora in corso le interlocuzioni tra Governo, Regioni e Cts per formulare la bozza da portare in Cdm: visto però il grande flusso di agenda politica prevista per questo venerdì (vertice Governo, Conferenza Stato-Regioni, cabina anti-Covid) è anche probabile che la firma ultima del Dpcm possa slittare a domani, con invece il varo del decreto “cornice” (che dia poteri specifici al nuovo Dpcm) con pochi articoli che rinnovino ulteriormente le misure e i divieti per la fascia 24 gennaio-6 gennaio. Anche per questi continui ritardi, è stato inviato ieri al Premier un documento siglato da tutti i Governatori della Lega assieme al leader Matteo Salvini: «Ribadiamo la necessità che ci sia l’indispensabile copertura finanziaria per garantire i risarcimenti totali a tutte le categorie che potranno essere colpite dalle misure di restringimento decise dal governo»



CDM OGGI, L’ORDINE DEL GIORNO

Le due ipotesi in campo restano al momento: Italia in zona rossa “a tratti”, ovvero solo nei festivi e prefestivi (24-25-26-27-31 dicembre, 1-2-3-6 gennaio) con 28-29-30 dicembre in zona arancione nazionale; in secondo luogo, la linea più dura lanciata dai Ministri Boccia, Speranza e Franceschini ovvero lockdown totale dalla vigilia di Natale fino all’Epifania. La mediazione tra Conte, Italia Viva e M5s starebbe portando la linea lockdown verso una “mitigazione” che limiti comunque le libertà dei cittadini ma per “soli” 8 giorni nelle festività natalizie: il problema restano come sempre i ristori ed è su quello che stanno discutendo da giorni i Ministri, oltre ai nodi deroghe, spostamenti e regole cenoni. Con la zona rossa infatti rimarranno chiusi negozi, bar e ristoranti e sarà impossibile uscire di casa se non per “comprovate esigenze”: questo evidentemente darà una mazzata ulteriore ad un’economia già in crisi da un anno per via dei precedenti lockdown e della costante pandemia Covid-19, per questo motivo Conte e Italia Viva vorrebbero tentare una “via più morbida” per non stravolgere a livello economico il Paese pur mantenendo la protezione sanitaria. Il dibattito non è semplice e così da giorni ancora manca una firma finale sul decreto, quella stessa che potrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri oggi qualora si trovi una “quadra” nell’ultima riunione con i capidelegazione. Nell’attesa che i cittadini sappiano con chiarezza quali regole saranno approntate nei prossimi giorni, l’ordine del giorno ufficiale vede per il Cdm di oggi: «DECRETO LEGISLATIVO: Determinazione dei collegi uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, a norma dell’articolo 3 della legge 27 maggio 2019, n. 51 – ESAME DEFINITIVO – (PRESIDENZA – RAPPORTI CON IL PARLAMENTO – INTERNO); LEGGI REGIONALI, Esame, ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione, di leggi regionali; PROVVEDIMENTI A NORMA DELL’ARTICOLO 143 DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI». Al Cdm parteciperanno anche le Ministre di Italia Viva dopo la semi-crisi aperta negli scorsi giorni e dopo che ancora oggi Renzi al Corriere, commentando il vertice di ieri con Conte, ha spiegato «noi chiediamo una svolta, ora sta al Premier dare risposte».