Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, ha proposto il censimento delle moschee abusive. La richiesta è arrivata dopo che a Grosseto alcune settimane fa un centro culturale islamico è stato chiuso proprio perché veniva usato come luogo di preghiera. Il caso non sarebbe isolato. “L’indicazione che ci arriva da tanti Comuni è quella che ci sono parecchie situazioni di centri culturali che in realtà vengono utilizzati come moschee. E questo non va bene”, ha affermato in una intervista a Libero Quotidiano.
I motivi non sono soltanto urbanistici. “Sicuramente ci sono norme che vanno rispettate, ma la cosa più preoccupante è che da queste situazioni di abusivismo nasce il radicalismo”. Il riferimento in tal senso non è esclusivamente al terrorismo, ma anche alla mancata integrazione dei musulmani. “Guardiamo a quello che sta succedendo oggi in Italia, dove si moltiplicano i casi di ragazze maltrattate o addirittura uccise perché vogliono ‘sposare’ una cultura più vicina all’Occidente”, ha sottolineato.
Ceccardi (Lega): “Censire moschee abusive contro radicalismo”. La proposta
È per questi motivi che Susanna Ceccardi vuole intervenire contro le moschee abusive in modo decisivo e immediato. “Partiamo dal presupposto che quanto successo a Grosseto dimostra che i sindaci, attraverso la polizia locale, hanno gli strumenti per impedire che situazioni di illegalità permangano nei loro Comuni. Da qui l’idea di lanciare un grande censimento nazionale invitando i sindaci a segnalare le situazioni di irregolarità e, in caso di irregolarità conclamata, ad intervenire”.
Nel caso specifico, infatti, sono stati disposti una serie di accertamenti, anche fotografici, che hanno documentato l’illecito. L’eurodeputata della Lega sta dialogando col Governo di Giorgia Meloni, da sempre molto attento alla causa, per potere estendere questo metodo. “Stiamo discutendo le modalità più idonee a procedere”, ha concluso.