Bisogna parlare del Var, questa tecnologia che è stata pompata per spegnere le polemiche e togliere l’errore umano dai fischietti di tutto il mondo. Ha funzionato? Non proprio e infatti anche Ceccarini non è entusiasta del risultato. “è usato male, non c’è uniformità di giudizio” afferma nell’intervista su Repubblica, probabilmente anche lui si aspettava un prima e un dopo, invece siamo ancora fermi al prima. La questione sulla poca uniformità è sacrosanta, basti pensare al gol dell’Inter contro il Verona lo scorso 6 gennaio.



In quell’occasione fu convalidata una rete che seguiva le stesse dinamiche del gol annullato a Kean della Juventus, eppure nonostante l’episodio sia praticamente lo stesso (a parte la zona di campo) il gol dell’ex attaccante bianconero è stato annullato, mentre quello nerazzurro no. Le polemiche nascono da questi episodi qui, e Ceccarini lo sa bene dopo essersi visto rovinare la carriera proprio per quest’ultime. L’ex fischietto infatti non riesce a tenersi dentro quello che pensa della situazione di Orsato, che da quando arbitrò per la sua ultima volta Inter Juve non diresse più il derby d’Italia.



CECCARINI SU ORSATO: MA INTER JUVE?

Come avevamo anticipato Ceccarini si è sbottonato sulla questione Orsato-Inter, infatti nella stessa intervista ha rivelato “Il sistema arbitrale dovrebbe imporsi con il club e con il pubblico” per quanto riguarda la situazione del fischietto vicentino che non arbitra un derby d’Italia dal fatidico giallo a Pjanic. Ora, nessuno può dar torto al fatto che sia una situazione al limite del mobbing il fatto che un arbitro non possa dirigere la stessa partita solo per un errore, ma è pur vero che quello che dice Ceccarini non può essere accolto se prima l’AIA non regoli delle questioni interne che la portino ad avere un certo tipo di arbitraggio.



In primis, è impensabile che ogni arbitro dia una sua interpretazione del regolamento, questo non aiuta di certo ad avere una direzione omologata delle partite. In secondo luogo non può uno stato civile come quello nostrano permettere che un professionista non svolga il suo lavoro per paura di ritorsioni alla propria incolumità. Ma questa è una questione che dovrebbe affrontare in primo luogo l’Inter, esseno che i tifosi – se così vogliamo chiamarli – che danno contro all’arbitro sono i loro. Poiché ci aspettiamo che in dirigenza non si siano mai fatte pressioni di alcun tipo per evitare un arbitraggio di Inter Juventus ad Orsato.