LE PAROLE DI CEFERIN SULLA SUPER LEAGUE

I 12 club che avevano fondato la Super League subiranno delle conseguenze. Forse adesso, forse in futuro, di certo “dovranno subire le conseguenze delle loro azioni”. Parola di Aleksandr Ceferin, il presidente della Uefa, al medio sloveno 24ur: è lui il reale vincitore della querelle che ha fatto esplodere il mondo del calcio, 48 ore che saranno comunque ricordate come un potenziale terremoto che, al momento, sembra essere rientrato. Nella sua intervista, abbastanza lunga e corposa, il numero 1 della federcalcio europea ne ha avuto per tutti.



Intanto per Andrea Agnelli, già duramente apostrofato nel corso di interventi precedenti e ora bollato come bugiardo. Sostiene, Ceferin, che sabato lo avesse contattato per chiedere lumi circa l’incombente firma di 5 società al progetto Super League. “Agnelli mi ha detto che non era vero niente” spiega Ceferin, che dunque gli avrebbe chiesto di preparare un comunicato con dichiarazioni pubbliche. Mandatane la bozza, il presidente della Juventus non si sarebbe detto soddisfatto: “Mi ha detto che l’avrebbe modificata e mi avrebbe richiamato: non l’ha fatto, e ha spento il telefono”.



CEFERIN VS AGNELLI

Ecco allora che le parole di Ceferin riguardano innanzitutto Andrea Agnelli, nel passaggio in cui dice che nelle prossime riunioni deciderà chi gli siederà vicino “così potrò mettere qualcuno un po’ più lontano”: il riferimento è al presidente della Juventus che, almeno nell’immaginario collettivo, fa da contraltare al dirigente sloveno e cioè è lo sconfitto della situazione (insieme a Florentino Perez), il manager che ci aveva messo la faccia e che ha cercato di tenere duro sul progetto Super League. “Dovremo valutare quale sia la situazione per un determinato club e vedere come va a finire” ha aggiunto Ceferin, che ha parlato di onestà e, appunto, del doversi prendere le responsabilità delle proprie azioni. Per esempio, si è ventilato che il Real Madrid possa clamorosamente essere escluso dalla Champions League attuale: scenario che secondo il presidente della Uefa è poco concreto perché “rischiamo che le tv ci presentino una richiesta di risarcimento se non si giocheranno le semifinali”. Tuttavia, Ceferin ha anche esplicitato che se i club “ribelli” vorranno ancora giocare le competizioni Uefa dovranno avvicinarsi ad essa, tenuto conto del fatto che le inglesi hanno ammesso di aver sbagliato.



IL NUOVO PRESIDENTE ECA

A chiosa dell’intervento, Ceferin ha anche fatto le sue congratulazioni a Nasser Al-Khelaifi: il patron del Psg è il nuovo presidente della ECA, al posto del dimissionario Agnelli. Secondo lo sloveno, “lui sa prendersi cura degli interessi di più società e non solo della sua”, e nell’affermare come si tratti di un uomo del quale si può fidare c’è l’ennesima stilettata, non troppo nascosta, al presidente della Juventus. È insomma un Ceferin a tutto tondo, idealmente piazzato su un palco a godersi il momento del trionfo; lo dice anche, “mi aspetto che in futuro nessuno nel mondo del calcio mi sottovaluti”. Forse suona come una minaccia, di sicuro in questo momento il presidente della federcalcio europeo può permettersi di guardare tutti dall’alto in basso, almeno idealmente e nell’immaginario collettivo: anche attraverso l’uso di aut aut, come abbiamo visto nei giorni scorsi, ha smantellato la Super League. Che poi sia stato lui in prima persona o meno, poco importa agli occhi esterni: adesso, la risposta la dovranno fornire i 12 club fondatori di un progetto che non c’è più.