LA NOTA CEI SUI “MOTU PROPRIO” DEL PAPA: LETTORE, CATECHISTA, ACCOLITO
Dal Motu Proprio “Spiritus Domini” a quello “Antiquum Ministerium”: la CEI ha elaborato una Nota ufficiale per orientare la prassi della Chiesa italiana su nuove funzioni e modalità dei ministeri istituiti, ovvero Lettore, Accolito e Catechista. È stata approvata negli scorsi giorni “ad experimentum”, per il prossimo triennio, dalla 76ª Assemblea Generale ed integrata dal Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana. La Nota definisce «identità e compiti dei ministeri istituiti», oltre a illustrare nel dettaglio i criteri per l’ammissione e il percorso formativo necessario per ricevere il “mandato” dal proprio Vescovo. Con la Nota della Dei, le riforme del Santo Padre vengono definitivamente rese permanenti e stabili per la Chiesa cattolica: in questo modo laici e laiche potranno assumere un ufficio qualificato all’interno della Santa Chiesa Cattolica italiana.
I candidati ai ministeri istituiti da Papa Francesco possono essere sia uomini che donne, come precisamente indicato dallo stesso Pontefice nel Motu Proprio: «devono avere almeno 25 anni ed essere persone di profonda fede, formati alla Parola di Dio, umanamente maturi, partecipi alla vita della comunità cristiana, capaci di instaurare relazioni fraterne e di comunicare la fede sia con l’esempio che con la parola». Saranno istituiti dal Vescovo della singola Diocesi dopo un tempo di formazione di almeno un anno tramite una squadra di esperti. I percorsi formativi avranno invece diversi obiettivi stabiliti dalla CEI: «aiutare nel discernimento sull’idoneità intellettuale, spirituale e relazionale; perfezionare la formazione in vista del servizio specifico; consentire un aggiornamento biblico, teologico e pastorale continuo».
LE NOVITÀ SUI NUOVI MINISTERI ISTITUITI DA PAPA FRANCESCO
Il mandato istituito dal Vescovo per ciascun nuovo ministero istituito avrà una durata di 5 anni iniziali, rinnovabili solo tramite verifica dello stesso Vescovo che assieme all’equipe di esperti «valuterà il cambiamento delle condizioni di vita del ministro istituito e le esigenze ecclesiali in continuo mutamento». Ancora nella Nota della CEI vengono recepiti tutti gli effettivi incarichi che ogni singolo ruolo – Lettore, Accolito. Catechista – è stato investito dalle riforme volute da Papa Francesco. Eccoli, nel dettaglio:
Lettore
«proclama la Parola di Dio nell’assemblea liturgica, in primis nella celebrazione eucaristica; potrà avere un ruolo anche nelle diverse forme liturgiche di celebrazione della Parola, della liturgia delle Ore e nelle iniziative di (primo) annuncio. Prepara l’assemblea ad ascoltare e i lettori a proclamare i brani biblici, anima momenti di preghiera e di meditazione (lectio divina) sui testi biblici, accompagna i fedeli e quanti sono in ricerca all’incontro vivo con la Parola»;
Accolito
«è colui che serve all’altare, coordina il servizio della distribuzione della Comunione nella e fuori della celebrazione dell’Eucaristia, in particolare alle persone impedite a partecipare fisicamente alla celebrazione. Anima inoltre l’adorazione e le diverse forme del culto eucaristico»;
Catechista
«cura l’iniziazione cristiana di bambini e adulti, e accompagna quanti hanno già ricevuto i sacramenti nella crescita di fede. Può coordinare, animare e formare altre figure ministeriali laicali all’interno della parrocchia, in particolare quelle impegnate nella catechesi e nelle altre forme di evangelizzazione e cura pastorale». Lo stesso Catechista può essere, come definisce la CEI, «sotto la decisione prudente del Vescovo e sotto la moderazione del parroco, un referente di piccole comunità (senza la presenza stabile del presbitero) e può guidare, in mancanza di diaconi e in collaborazione con Lettori e Accoliti istituiti, le celebrazioni domenicali in assenza del presbitero e in attesa dell’Eucaristia».