LA DICHIARAZIONE PER LA PACE DA ASSISI: IL TESTO INTEGRALE DELLA CEI

Al termine della sessione mattutina dell’Assemblea Generale Straordinaria della CEI ad Assisi, i vescovi italiani hanno approvato il testo della “Dichiarazione per la pace” che verrà poi letta alla Santa Messa per la pace convocata per questo tardo pomeriggio nella Basilica Inferiore di San Francesco. «Come Vescovi, riuniti in Assemblea Generale ad Assisi, esprimiamo la nostra preoccupazione per l’escalation di violenza e odio di questi giorni, che sta assumendo proporzioni sempre più tragiche. Sentiamo impellente il compito di denunciare le logiche della contrapposizione e dell’individualismo, e di favorire la collaborazione e la riconciliazione», si legge nella Dichiarazione per la pace diffusa anche sul portale online della CEI.



La Chiesa italiana guarda con dolore e preoccupazione per quanto avviene in queste settimane in Medio Oriente, rinnovando l’appello al “cessate il fuoco” fatto da Papa Francesco negli scorsi giorni: «Le armi si fermino, non porteranno mai la pace, e il conflitto non si allarghi! Basta! Basta, fratelli, basta! A Gaza, si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata. Si liberino gli ostaggi, tra i quali ci sono tanti anziani e bambini», spiegava il Santo Padre nell’Angelus del 12 novembre scorso. Dal Medio Oriente all’Ucraina, al Sud Sudan e in altri luoghi spesso dimenticati dai media: «Non possiamo rassegnarci al silenzio: sentiamo forte l’imperativo a comunicare il Vangelo dell’unità e della riconciliazione in un mondo sprofondato nelle tenebre ma desideroso di luce».



SALUTO DEL CARD. PIZZABALLA ALL’ASSEMBLEA CEI: “QUANTA SOFFERENZA E QUANTO ODIO IN TERRA SANTA”

Dalla città della pace per eccellenza, Assisi, il cardinale Zuppi con gli altri vescovi della CEI invoca l’intercessione di San Francesco per elevare a Cristo la preghiera di pace: «Egli sostenga l’impegno di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, nella consapevolezza che la costruzione della pace è responsabilità di tutti». I vescovi italiani non vogliono che la cultura dell’odio e del pregiudizio continuino a seminare divisione, distruzione e morte. «Questa – conclude la Dichiarazione per la pace – «è una sfida da affrontare insieme, non più procrastinabile. Nel cantiere della pace c’è posto per tutti: “C’è bisogno di artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia”».



Al termine dell’udienza di oggi all’Assemblea CEI (lavori dal 13 al 16 novembre 2023) si è collegato con la platea il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini: «un momento di grande condivisione e partecipazione al dolore e alla sofferenza di quanti vivono il dramma del conflitto in Terra Santa», spiega la nota del Patriarcato al termine dell’Assemblea Generale. Pizzaballa ha presentato in numeri e testimonianze la drammatica situazione dei civili presenti a Gaza dall’inizio della guerra: «I cristiani presenti a Gaza, dove le infrastrutture sono completamente distrutte, sono meno di un migliaio, accolti in un centro ortodosso e in una parrocchia cattolica nella zona settentrionale, sotto bombardamenti continui e al centro delle operazioni militari». La preoccupazione però è allargata anche per i cristiani presenti a Betlemme e nelle zone vicine alla Cisgiordania per i continui scontri interni tra coloni e palestinesi: nel ringraziare la Chiesa italiana per la vicinanza concreta e spirituale, il cardinal Pizzaballa ha espresso «l’auspicio che si arrivi presto ad una soluzione che garantisca pace e sicurezza per tutti». La preghiera del neo-cardinale durante l’Assemblea CEI è volta a tutte le vittime innocenti: «La sofferenza degli innocenti davanti a Dio ha un valore prezioso e redentivo, perché si unisce alla sofferenza redentrice di Cristo. Che la loro sofferenza avvicini sempre di più la pace e non contribuisca a generare altro odio!», conclude Pizzaballa.