Di pari passo con i nuovi casi positivi di Coronavirus in Italia, cresce e si alimenta giorno dopo giorno anche l’ondata di solidarietà nel nostro Paese, che vede coinvolti enti, associazioni e privati nel supporto alla sanità, messa a dura prova da una battaglia senza precedenti. In tal senso, prosegue dunque l’opera di sostegno della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che ha donato altri 2,4 milioni alle strutture ospedaliere, ricavati dall’8 per mille alla Chiesa cattolica. “Ai 6 milioni di euro già stanziati nelle scorse settimane in risposta alle esigenze di 7 presidi sanitari e socio-sanitari cattolici, distribuiti sul territorio nazionale – spiegano dalla CEI – sono stati messi a disposizione altri 2 milioni e 400mila euro, provenienti dai fondi dell’8 per mille, che i cittadini destinano ogni anno alla Chiesa cattolica a beneficio di altre cinque realtà”. I vescovi italiani rinnovano in questo modo quella “carezza di consolazione che apre il cuore e ridona speranza”, sottolineata dal recente Consiglio Episcopale Permanente. Aperta anche una raccolta fondi, mediante la quale è possibile contribuire alla causa con un bonifico sul conto corrente CEI (IBAN: IT 11 A 02008 09431 00000 1646515, causale: “Sostegno sanità”).
CEI, FONDI 8 PER MILLE ALLA SANITÀ: ECCO QUALI STRUTTURE NE BENEFICERANNO
2,4 milioni di euro dalla CEI a cinque strutture ospedaliere presenti sul suolo nazionale, dicevamo: ma quali sono i destinatari di tale donazione? Come riferito dalla stessa Conferenza Episcopale Italiana, il contributo è destinato al supporto della Fondazione Papa Paolo VI di Pescara, dove l’Arcidiocesi ha aperte tre case di riposo, per un totale di 150 posti finora preservati dal contagio, un centro per malati quasi terminali con 50 posti e un centro residenziale con 30 posti per diversamente abili. Ne beneficeranno anche: la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia), la cui ‘area Covid’ annovera 123 posti letto e 18 posti letto di terapia intensiva estensibili in caso di necessità; la “Provincia Lombardo-Veneta Fatebenefratelli,” che ha visto tutte le strutture dell’ordine ospedaliero adoperarsi per riorganizzare i reparti e aumentare i posti letto a disposizione dei pazienti Covid-19, oltre che per proteggere e tutelare tutti gli altri ospiti dal rischio del contagio; l’istituto “Figlie di San Camillo”, nelle cui strutture sanitarie Covid-19 (a Roma, Treviso, Trento, Cremona e Brescia), con 321 posti letto a disposizione, sono operative 89 suore e circa 2 mila dipendenti laici. Infine, una parte del contributo andrà alla “Provincia Religiosa Madre della Divina Provvidenza”, duramente colpita dall’emergenza, particolarmente nella popolazione fragile delle residenze sanitarie per anziani e per disabili.