Con l’entrata in vigore degli ultimi Decreti anti-Covid del Governo italiano, la Conferenza Episcopale ha aggiornato le regole sanitarie per l’accesso in chiesa e nelle parrocchie di tutto il Paese. Non cambia il protocollo sottoscritto da Cei e Governo il 7 maggio 2020 (poi aggiornato nel luglio 2021 da Draghi) ma vengono inserite alcune avvertenze e raccomandazioni per meglio adeguarsi alle misure nazionali.
Nella nota prodotta dalla Segreteria Generale dei vescovi italiani – inviata il 10 gennaio a tutte le Diocesi – si fa riferimento alla pandemia ancora in corso: «Consci della situazione generale, raccomandiamo a tutti prudenza, senso di responsabilità e rispetto delle indicazioni utili a contenere l’epidemia». Con riferimento ai decreti entrati in vigore il 24 dicembre, 30 dicembre e 7 gennaio scorso, i vescovi guidati dal Presidente Card. Gualtiero Bassetti richiamano alcuni punti con relativi consigli e suggerimenti.
LE REGOLE “AGGIORNATE” DALLA CHIESA CONTRO IL COVID
Consiglio di mascherina FFP2 a Messa, niente Green Pass e particolare attenzione al catechismo, dove i ragazzi sottoposti a “testing” non saranno ammessi in presenza: di questo tratta l’aggiornamento della Cei sul pacchetto di regole, inviato alle singole Diocesi e riassunto in questi pochi ma semplici passaggi.
Celebrazioni
«Non è richiesto il Green Pass, ma si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo CEI-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote…»
Mascherine
«il Protocollo non specifica la tipologia, se chirurgica o FFP2; certamente quest’ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata, come peraltro le autorità stanno ribadendo in questi giorni»; «Può essere opportuno che le parrocchie tengano alcune mascherine FFP2 di scorta da far utilizzare a chi ne fosse sprovvisto o l’abbia rotta, sporca o eccessivamente usurata»
Catechismo
«Le disposizioni circa il tracciamento scolastico prevedono, in alcuni casi, la “sorveglianza con testing”: a seguito di contatto stretto in ambito scolastico, studenti e docenti non vengono posti immediatamente in quarantena ma devono sottoporsi a tampone il prima possibile e nuovamente cinque giorni dopo. Le indicazioni del Ministero della Salute sconsigliano la partecipazione ad attività extrascolastiche durante tale periodo, tra il primo e il secondo tampone. Pertanto, chi è sottoposto a “sorveglianza con testing” non potrà partecipare al catechismo, pur risultando negativo al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo»
Obbligo vaccinale over-50
«dal giorno 8 gennaio 2022, è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni.
La vaccinazione può essere omessa o differita in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore. Dal 1° febbraio 2022 saranno in vigore le sanzioni pecuniarie per coloro che non vi adempiono e dal 15 febbraio 2022 sarà necessario il Green Pass rafforzato». Nel protocollo non viene però fatto esplicito riferimento alla situazione dei fedeli non vaccinati over-50, così come per vescovi, sacerdoti e diaconi non vaccinati: va da sé che permangono le regole stabilite sul suolo nazionale, per cui eventuali sanzioni per chi, ultracinquantenne, dovesse risultare non in possesso della vaccinazione.