Il film “Le lettere di Madre Teresa” prende le mosse dallo scambio epistolare tra la santa di Calcutta e Celeste Van Exem. Ma chi era costui? Stiamo parlando di un suo amico decennale, qualcuno lo definisce padre spirituale della religiosa albanese naturalizzata indiana, altri lo chiamano “consigliere”. Fatto sta che Celeste Van Exem è stato per Madre Teresa di Calcutta un personaggio di assoluto rilievo. Nato il 4 ottobre 1908, stiamo parlando di un sacerdote gesuita belga che ha vissuto a Calcutta dal 1944 fino alla sua morte, avvenuta il 20 settembre del 1993. Van Exem si è laureato all’Università di Lovanio, in Belgio, e ha studiato in Siria ed Egitto. Dopo essersi trasferito in India nel 1938, l’intento iniziale della sua missione era quello di lavorare a stretto contatto con i musulmani indiani, aiutato dalla sua competenza in arabo e dalla conoscenza dell’Islam . Tuttavia, poco dopo il suo arrivo in India, incontrò Madre Teresa alla Loreto School nel sobborgo Entally di Calcutta, dove era di stanza.



CHI È CELESTE VAN EXEM, PADRE SPIRITUALE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA

L’incontro tra Celesta Van Exem e Madre Teresa di Calcutta è stato di fondamentale importanze per entrambi. Il prete gesuita belga ha infatti esercitato una grande influenza sulla formazione e sulla gestione dell’organizzazione delle Missionarie della Carità e ha continuato a consigliare Madre Teresa fino alla sua morte. L’importanza di padre Celeste è da rinvenire anchnella sua lungimiranza: il sacerdote infatti si premurò di custodire e conservare tutta la corrispondenza con Madre Teresa di Calcutta.



Una scelta che si rivelò importantissima anche ai fini del processo di canonizzazione che ha portato la Chiesa Cattolica a dichiarare santa Madre Teresa. Uno dei nove teologi che hanno esaminato la positio – la vita, le virtù e la reputazione della santità – ha suggerito che fossero pubblicate. Padre Van Exem aveva cinque scatole di materiale, Madre Teresa continuava a fargli pressione per distruggerle ma il sacerdote ha avuto la saggezza di conservarle, perché rivelano una parte molto importante della santità di Madre Teresa e un aspetto importante del carisma delle Missionarie della Carità.

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