Le diagnosi di celiachia sono in netto calo, una notizia che può essere letta sotto diversi punti di vista. Nel 2017 il tasso di crescita dei nuovi casi sono stati dimezzati rispetto a quanto era accaduto l’anno precedente. Attenzione però a quelli che vengono chiamati “pazienti camaleonte”, cioè quelli nascosti alla diagnosi perché hanno dei sintomi insoliti come le afte in bocca o l’orticaria. Sono tantissimi purtroppo i disturbi meno noti da associare alla celiachia, tra questi addirittura anemia e infertilità, che pochi conoscono e non riescono dunque a collegare all’intolleranza al glutine. L’Aic (associazione nazionale celiachia) si è posta come obiettivo dunque quello di riuscire a far emergere questi casi celati appunto dalla mancanza di informazione. Dal prossimo 11 al 19 maggio sarà celebrata la settimana nazionale della celiachia nella quale sarà importante accendere l’attenzione su manifestazioni in grado di far riflettere su diverse e importanti situazioni.
Celiachia diagnosi in calo: i medici sentinella
Le diagnosi in calo di celiachia fanno accendere un campanello d’allarme sui pazienti con sintomi camaleonte. Questo ha fatto muovere l’Aic verso la professionalizzazione di “medici sentinella“. Questi sono specialisti che si occupano di altre competenze mediche, che saranno istruiti per riuscire a scoprire un eventuale caso di celiachia in base a dei sintomi fino a questo momento ritenuti del tutto estranei alla patologia che vieta l’assunzione di alimenti con all’interno glutine. La settimana nazionale della celiachia ribadirà l’importanza di aggiornarsi anche nei confronti degli specialisti che spesso si trovano a curare pazienti con sintomi che sembrano legati al loro campo di competenza, ma che in realtà sono colpiti dalla celiachia. Sarà possibile dunque confronti tra pazienti ed esperti in Lombardia, Piemonte, Umbria e Sicilia.