Celine Dion e la malattia: gli effetti della sindrome della persona rigida sul suo corpo

Celine Dion è tornata a parlare della sua malattia, la sindrome della persona rigida, e l’ha fatto in un’intervista concessa a Hoda Kotb per la trasmissione TODAY della NBC e che andrà in onda domani in forma integrale. In un estratto dell’intervista, la cantante ha descritto gli effetti che la sua rara condizione neurologica hanno avuto sulla sua voce e sul suo corpo, e su quanto la malattia abbia influenzato la sua capacità di cantare. “È come se qualcuno ti stesse strangolando“, ha dichiarato. “È come se qualcuno stesse spingendo la tua laringe/faringe in questo modo“.



Quando si verificano queste condizioni, può solo parlare secondo certe tonalità di voce: “Non puoi andare in alto o in basso“, ha dichiarato in riferimento agli spasmi muscolari che colpiscono anche la sua gola. Queste dichiarazioni sono state rilasciate nella prima intervista televisiva da quando Celine Dion ha reso pubblica la sua malattia, la sindrome della persona rigida: il disturbo non solo provoca rigidità del busto e degli arti, ma può anche produrre intensi spasmi muscolari secondo l’Istituto Nazionale dei Disturbi Neurologici e dell’Ictus.



Celine Dion e l’effetto degli spasmi: “Possono anche rompersi alcune costole

Celine Dion ha definito incontrollabili gli spasmi muscolari dovuti alla malattia e la rigidità delle mani e dei piedi, che è presto diventato un problema serio. “Può anche essere nell’addome, può essere nella colonna vertebrale, può essere nelle costole“, ha dichiarato la cantante. “Ma sembra che se punto i piedi, rimarranno in una posizione bloccata, o se cucino – perché amo cucinare – le mie dita, le mie mani, si metteranno in posizione”.

Inoltre, gli spasmi muscolari sono così gravi da causarle lesioni importanti: “A un certo punto mi si sono rotte delle costole perché a volte, quando è molto grave, possono anche rompersi alcune costole“. Le condizioni di salute di Celine Dion l’hanno portata a cancellare tutti gli impegni ufficiali, comprese le esibizioni dal vivo prontamente interrotte. Ad aprile, in un’intervista a Vogue France, aveva affermato di ricevere una terapia cinque giorni alla settimana per la sua sindrome, lavorando su tutto, dalle dita dei piedi alla sua voce, e che non sa se potrà tornare a cantare.