Terrore all’ospedale militare del Celio ieri sera. Tre migranti, che erano stati trasferiti da poco da un centro d’accoglienza vicino Roma in quanto positivi al coronavirus, hanno scatenato il panico quando hanno compreso che non sarebbero stati dimessi come altri stranieri che invece erano risultati negativi al tampone. I tre cittadini nigeriani, un uomo e due donne, hanno aggredito tre sottufficiali addetti alle dimissioni dei pazienti, poi anche il responsabile del reparto emergenza Covid e il suo vice. Una serata di paura quella andata in scena venerdì, come ricostruito dal Corriere della Sera. I tre hanno perso il controllo e hanno devastato il reparto prima di essere bloccati dai carabinieri. Sono anche arrivati ad aggredire con morsi dalle ragazze che, insieme al loro connazionale, sono state denunciate per resistenza, violenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale, violenza privata e lesioni a incaricato di pubblico servizio. I cinque militari feriti, invece, sono stati medicati.



CELIO, MIGRANTI POSITIVI AGGREDISCONO MEDICI E MILITARI

Sulla vicenda dei tre migranti che hanno scatenato il panico all’ospedale Celio è intervenuto anche il leader della Lega: «Gli italiani pagano per l’incapacità di Conte e Lamorgese. Questo governo mette in pericolo l’Italia», ha dichiarato Matteo Salvini. Sulla stessa lunghezza d’onda Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia: «Questo Governo di pazzi irresponsabili mette in pericolo la sicurezza e la salute degli italiani e vuole trasformare l’Italia nel campo profughi d’Europa. Vergogna». Nella serata di ieri è arrivata poi la precisazione dello Stato maggiore della Difesa, che ha parlato di un «tentativo di evasione e il mancato rispetto delle norme che regolano la quarantena e la rispettiva sorveglianza sanitaria». I tre migranti sono stati fermati, «mentre per tutto il personale coinvolto sono state predisposte le misure di sicurezza sanitaria previste dal protocollo definito nell’ambito delle misure di contrasto al Covid 19». Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, non si esclude che i tre abbiano preso parte nei giorni scorsi alla rivolta di migranti nel centro d’accoglienza Mondo Migliore a Rocca di Papa.

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