La cella di Vasco Rossi riapre nella fortezza di Rocca Costanza a Pesaro

Riapre la fortezza di Rocca Costanza a Pesaro, dove Vasco Rossi venne imprigionato nel 1984. Ai turisti che si recheranno in visita per vedere la grande opera di fortificazione della città commissionata dagli Sforza, poi trasformata in carcere nel 1864, sarà possibile anche vedere la cella nella quale fu incarcerato il rocker emiliano. Il 20 aprile 1984, infatti, il musicista venne messo dietro le sbarre per essere stato trovato in possesso di cocaina: uso e detenzione erano le accuse che portarono due carabinieri e prelevarlo in un capannone alle porte di Bologna per trasferirlo nel carcere di Pesaro.



Il cantante, dopo essere finito in manette, trascorse inoltre cinque giorni in una cella d’isolamento e poi altri 17 giorni in una cella comune. Proprio la cella sarà visitabile dai turisti che decideranno di entrare nella fortezza di Rocca Costanza, simbolo di Pesaro. Il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, commentando la riapertura della fortezza che nel 2019 era stata chiusa, ha affermato: “Ecco, questa è la cella dove è stato Vasco Rossi”. Dunque, molti turisti potrebbero accorrere a Pesaro proprio per visitare il luogo in cui Vasco venne rinchiuso.



Cella di Vasco Rossi: ecco quando si potrà visitare

I turisti che si recheranno a Pesaro per visitare la fortezza di Rocca Costanza potranno vedere la cella di Vasco Rossi, quella comune, ma non quella di isolamento, che è stata demolita e non è accessibile. L’ex carcere di Pesaro sarà visitabile per tutto il mese di settembre, dieci volte alla settimana: gli accessi saranno infatti due al giorno, alle ore 11 e alle ore 17.30, cinque giorni su sette: sarà possibile attraversare i cunicoli e le celle il martedì, il mercoledì, il giovedì, il sabato e la domenica.

L’arresto di Vasco Rossi avvenne nel 1984 dopo un’inchiesta portata avanti dalla Procura di Pesaro, in seguito alla confessione di uno spacciatore che fece il nome del cantante e di tutta la sua band, tecnici compresi. Il musicista, di fronte ai due carabinieri, consegnò una busta di cocaina e fu poi trasportato proprio nel carcere di Pesaro.