E’ molto interessante la scoperta dei ricercatori del Brisbane QIMR Berghofer Medical Research Institute che hanno sviluppato delle cellule immunitarie riprogrammate che permetterebbero di sopravvivere al glioblastoma, il cancro al cervello, riuscendo anche a prevenire una eventuale recidiva. La scoperta si basa su una immunoterapia che risulta essere molto promettente e che si basa su CAR-T geneticamente modificate che vanno appunto a colpire e poi a distruggere le cellule tumorali che a sua volta infettano il cervello.



L’autore principale dello studio, Rajiv Khanna, ha spiegato che al momento i primi risultati dopo studi preclinici suggeriscono l’efficacia di queste cellule CAR-T contro il tumore al cervello, ed inoltre, sarebbero in grado di impedire al cancro di ripresentarsi in futuro. “Questa terapia – le parole del professor Khanna – colpisce specificamente le cellule tumorali per prevenire la recidiva della malattia, il che rappresenterebbe una svolta per i pazienti affetti da questa malattia mortale”.



CELLULE CAR-T CONTRO CANCRO AL CERVELLO: “SE SI VERIFICA UNA RECIDIVA…”

E ancora: “Il tumore cerebrale primario può spesso essere gestito se si previene la recidiva. Sfortunatamente, una volta che il tumore cerebrale si ripresenta, l’aspettativa di vita attuale è in genere inferiore a sei mesi. Il nostro obiettivo è prevenire la recidiva curando la malattia nella sua fase iniziale”.

I risultati di questo interessantissimo studio sulle cellule riprogrammate anti cancro al cervello sono stati pubblicati sul Journal of ImmunoTherapy for Cancer e per Khanna si tratta di una scoperta che risulta essere “estremamente incoraggiante per il futuro trattamento del cancro”, essendo in grado di attaccare e disintegrare i vasi sanguigni cancerosi di nuova formazione nonché le cellule staminali. Il segreto di queste particolari cellule CAR-T sta nella proteina EphA3, uno strumento che come un missile teleguidato è in grado di individuare il bersaglio e poi di colpirlo, sconfiggendo così il cancro al cervello.



CELLULE CAR-T CONTRO CANCRO AL CERVELLO: “VOGLIAMO SALVARE LE VITE”

Per il dottor Paulo Martins del QIMR Berghofer, si tratta di un metodo che potrebbe rivoluzionare il trattamento non soltanto del tumore al cervello ma anche degli altri, come ad esempio il tumore al seno, al polmone, alla prostata, il melanoma e alcuni tumori del sangue, soprattutto prevenendo le metastasi e i ricorrenti. Affinchè questo metodo di cura contro il cancro al cervello possa trovare applicazione nella medicina di tutti i giorni, sono però necessarie ulteriori sperimentazioni e nuovi test, e le nuove analisi dovrebbero scattare entro la fine del prossimo anno.

“Il nostro obiettivo a lungo termine è portare questa terapia cellulare dalla fase iniziale di sviluppo fino alla clinica, contribuendo a salvare vite umane”, ha concluso il professor Khanna. Questo studio australiano sembra davvero rivoluzionario e se si potrà applicare nella cura al tumore sarebbe la svolta, l’obiettivo a cui migliaia di medici in tutto il mondo stanno lavorando da anni.